Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 1/2/2011 alle 09:14

Secondo l’Istat oltre all’aumento della povertà vera e propria in Italia un terzo delle famiglie non è in grado di far fronte a spese impreviste. I consumi interni dell’Italia si contraggono perché una parte importante del paese fa i conti con difficoltà crescenti e purtroppo le previsioni occupazionali per il 2011 dicono che la situazione peggiorerà. Mentre il Governo continua nell’immobilismo e stringe la spesa, si dice che non c’è alternativa. Ma basterebbe chiedere ai signori dello scudo fiscale di pagare l’Iva dovuta e redistribuire ricchezze e reddito per avere una ripresa della domanda interna, in grado di rafforzare i timidi segnali di aumento delle esportazioni.

 

L’accumulo ulteriore di ricchezza a favore del 10 % che ne possiede il 45 % non serve al futuro del nostro paese, alla ripresa dell’economia e dell’occupazione. Per una redistribuzione bisogna rinnovare i contratti, sostenere il diritto allo studio, potenziare i servizi locali che stanno peggiorando e abbassare le tariffe, che aumentano sempre di più.

 

Sono alcuni aspetti fondamentali che un Governo degno di questo nome dovrebbe affrontare seriamente per ridare una speranza al paese, ai giovani, ai lavoratori, a tutti. E sono i temi su cui dare battaglia dall’opposizione. Ma, purtroppo la FIOM, i lavoratori, gli studenti, i pendolari, i pensionati in questo paese sono sovrastati dai festini di Arcore e dagli affitti di Montecarlo e l’opposizione in Parlamento ha paura a rivoltare un tavolo così mal apparecchiato.

 

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