Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 23/2/2011 alle 13:36

Nei giorni scorsi Niki Vendola, con indubbia generosità, ha proposto Rosy Bindi come leader di una coalizione in grado di rispondere all’emergenza democratica e istituzionale a cui va incontro il Paese per l’irresponsabilità del Presidente del Consiglio. A lui ha replicato D’Alema con una osservazione convincente: “la proposta per la guida di una coalizione va innanzitutto condivisa!”. D’accordo: ma, allora, perché il PD a Varese ha snobbato ogni confronto a sinistra, ha taciuto sulle proposte che SEL provava ad avanzare per l’intero centrosinistra e ha ritardato a dismisura i tempi per poter vincere la competizione elettorale? Non è un errore continuare a concepire lo schieramento che deve battere PdL e Lega come un’appendice delle proprie dinamiche interne e come una risultante a valle delle proprie decisioni? Solo una grande e generosa visione del rapporto tra società e politica può riaprire i giochi e consentirci di rimontare uniti una distanza dagli elettori che, oggi, soffrono per prime le destre, cercando di nascondere una crisi che tocca la loro base sociale e di cui la sinistra dovrebbe saper approfittare.

 

Commenti dei lettori: 4 commenti -
Quando vai in piazza e trovi centinaia di persone unite che si battono per i propri ideali pensi che anche il ceto politico a sx possa fare altrettanto. Invece no. Qusta delusione a Varese è forte ma nessuno sembra vederla.Gli elettori sono trattati come merce, oppure soldatini. Magari in via Monterosa si pensano anche strateghi.
Scritto da claudio il 23/2/2011 alle 14:18
è da diversi decenni che conosco una certa sinistra varesina e nazionale, in tutto questo tempo ho imparato che i criteri e le modalità per le scelte politiche sono sempre "mobili". Oggi un criterio va bene e domani non più. l'importante è che un certo momento e in un luogo il criterio vada bene solo e sempre ai "soliti noti" e tra questi c'è pure e sempre anche il nostro D'alema. Io credo che la strada è ancora molto lunga perchè i nostri alleati del PD imparino le lezioni della storia.
Scritto da robinews il 23/2/2011 alle 17:33
Caro Mario, grazie per l'attenzione alle cose varesine (ne abbiamo davvero bisogno). Il senso della frase di D'Alema è chiaro anche nella tua sintesi, però nella versione integrale è ancora più netto "...visto che si parla di coalizione, il candidato deve essere concordato e non imposto." Ma quando non si è capaci neppure di "concordare" e si rifiutano le primarie tutto diventa maledettamente più complicato.
Scritto da Rocco Cordì il 23/2/2011 alle 17:38
Ma tu caro Rocco non eri stato imposto anche tu ? Partendo prima dello starter e supportato con tanta vis polimica nei riguardi dei "ritardatari".... Forse è il caso di ripartire tutti dallo stesso punto d'avvio. O no ?
Scritto da A. Vaghi il 24/2/2011 alle 13:34
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