Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 15/5/2011 alle 13:09

Aspetto assieme a molti e con fiducia l’esito delle votazioni, in particolare per Varese, Busto, Gallarate e Milano. Tutti noi stiamo affrontando un periodo molto impegnativo, denso e  faticoso. Ma nei prossimi giorni si può aprire una fase di speranza a lungo costruita e non solo attesa, che attraverserà la scadenza dei ballottaggi e culminerà con i referendum del 12 e 13 giugno. Una scadenza che il Governo vuole a tutti i costi scippare, ma che per noi è di importanza straordinaria.

Manca solo un mese al voto dei referendum, ma da tempo molti stanno lavorando perché su acqua pubblica e sul rifiuto del nucleare si costruisca un'alternativa di politica economica e industriale, di buona occupazione, di democrazia territoriale e di conservazione dei beni comuni. Qualcosa di finalmente intenso e profondo nello scenario politico e sociale, che collega le battaglie per il lavoro e contro la precarietà alla sostenibilità e desiderabilità di un futuro fin qui esorcizzato dalla povertà del dibattito quotidiano. Una strada osteggiata fino all’impudenza dal governo in carica e dalla vecchia politica che non riescono a incasellare le nuove aspirazioni nelle classiche dinamiche e non  capiscono come un movimento che risiede nei territori possa essere arrivato ad  essere così forte, a porre delle questioni in modo così radicale e determinato e a prefigurare il quorum in una contesa su cui si è fatto calare il silenzio più infame e spudorato.  

Ormai i comitati per l’acqua e antinucleare lavorano insieme, fondono i loro racconti, potenziano convergendo le loro scadenze. La comunicazione per i SI ai referendum prosegue, ovunque si lanciano iniziative, compaiono simboli, si attiva il passa parola. Ci sarà una grande catena umana attorno alla centrale di Caorso il 21 maggio, si svolgeranno feste e spettacoli per l’acqua dai piccoli centri alle città, ci saranno notti gialle in tutte le province, si riempiranno tutte le piazze lombarde per il diritto a votare i quattro referendum senza inganni la domenica 5 giugno.  Per questo spero che tutti/e , sulle ali dei risultati delle elezioni amministrative in corso, affrontino questo  ultimo mese con altrettanta passione e determinazione.  I nostri sforzi si dovranno raddoppiare, ma ne vale la pena.

 

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