Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 10/7/2011 alle 20:23

Tragedia, commedia? Difficile dirlo. E’ una tragedia perché malgrado tutto questo Governo adotta provvedimenti che scassano l’assetto costituzionale e colpiscono pesantemente gli strati sociali più deboli. Ma diventa commedia quando dal Governo arrivano provvedimenti preparati da cento proposte, gran parte delle quali non arriveranno nemmeno ad essere parte del testo dei provvedimenti. Tanto fumo serve a coprire la realtà. La realtà, purtroppo, è commedia e tragedia insieme, come quando all’improvviso una sconosciuta (?) manina ha inserito nel testo del decreto legge una norma che avrebbe dovuto fare risparmiare a Berlusconi 560 milioni. Infatti la conferma in appello della sentenza di condanna in primo grado costringe Berlusconi a pagare all’odiato concorrente De Benedetti, a cui è stata soffiata la Mondadori con un lodo comprato, un indennizzo enorme. E qui la commedia si è fatta sguaiata. Questa norma non aveva più padri. Eppure qualcuno l’avrà pur scritta e qualche potente nel Governo dovrebbe averla approvata.

Secondo il Cavaliere, Tremonti sapeva tutto. Si accodano nello scaricabarile via via i vari  Ministri, a partire dallo stesso Tremonti che pure, come dice l’esperienza, sui provvedimenti economici ha l’ultima parola. Ora Berlusconi dichiara che tutti sapevano ma viene smentito dagli interessati che negano, a partire da Bossi. Mica male come gag se non fosse un atto di gravità inaudita che conferma - purtroppo - che vengono fatte leggi nell’interesse di una persona sola. Malgrado una maggioranza blindata con l’acquisto di parlamentari il Governo non riesce a fare provvedimenti per tirare l’interessato fuori dai guai e i pasticci crescono di numero e di ridicolo.

Questi atti fanno crollare la credibilità della politica all’interno e quella dell’Italia nel mondo. Se ci fosse un attacco speculativo contro l’Italia saremmo veramente nei guai. Per di più qualche segnale di turbolenza c’è visto che la differenza degli interessi italiani da quelli sui titoli di stato tedeschi ha raggiunto quota 245. Per di più l’osannato Tremonti non ha trovato di meglio che aumentare la tassazione sui conti titoli. Tutti i titoli, senza nemmeno distinguere tra titoli privati e dello Stato. Così i piccoli risparmiatori in titoli di stato italiano non avranno più convenienza ad investire perché nel calcolo dei rendimenti dovranno tenere conto dei maggiori costi del conto titoli e in molti casi i piccoli ci rimetteranno. Allora, dalla commedia, siamo ripassati alla tragedia.

Ma che fa l’opposizione? L’opposizione continua a fare esercitazioni, è ancora ai preliminari e purtroppo inciampa su abolizione delle Province e referendum sulla legge elettorale, che ora sembrano addirittura 2. Forse fino ad ora le esercitazioni erano considerate necessarie. Per di più con eserciti variabili sotto la strategia (?!) di Bersani: un giorno con Casini, l’altro con Di Pietro e Vendola. Adesso basta. Cerchiamo di chiudere la partita tutti insieme prima che il prezzo per l’Italia diventi insopportabile.

 

Commenti dei lettori: 1 commento -
Tragedia, caro Agostinelli! Qui l'opposizione non si rende conto che il Titanic affonda e sta ancora a perdersi in battute e a bilanciare le alleanze. Bersani è tutti i giorni in TV a distribuire consigli ai timonieri attuali, ma nessuno capisce cosa farebbe lui per disincagliare la nave...
Scritto da Gerardo Bianco il 11/7/2011 alle 12:28
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