Il quotidiano francese Le Parisien dà una notizia impressionante: una email inquina più di quanto si possa immaginare. L’Agenzia francese per l'ambiente ed il controllo energetico (Ademe), afferma che tra il click di invio e la ricezione di un messaggio nella casella di posta elettronica, vengono emessi CO2 e gas a effetto serra. Precisamente ogni mail da 1M (una foto a media definizione da telefonino) equivale a 19 grammi di anidride carbonica. Che non è poco, considerando che la media delle auto immatricolate in Europa nel 2010, è di 140 grammi di CO2 per chilometro percorso. Se vengono aggiunti per conoscenza altri dieci destinatari, allora l'impatto ecologico dell'email deve essere moltiplicato per quattro.

Dunque, inviare una foto o un messaggio illustrato a otto persone, equivale a guidare una vettura per un chilometro. Infatti i messaggi di posta elettronica, una volta inviati, vengono copiati una decina di volte dai diversi server che si occupano di inoltrarla nella Rete fino alla destinazione finale. E ad ogni passaggio viene consumata la stessa quantità di elettricità. Dato che sono 250 miliardi le email inviate in media ogni giorno nel mondo,  è come se 500mila auto girassero intorno all’equatore. Se le auto fossero Toyota Prius (l’ibrido che emette la metà di CO2) farebbero il giro della terra un milione di vetture! Inoltre, tenuto conto che l'impiegato di un'azienda di oltre 100 persone riceve in media ogni giorno 58 mail e ne invia a sua volta 33 (che pesano in media 1M) e contando 250 giorni lavorativi all'anno, un “colletto bianco” al computer emetterebbe 13,6 tonnellate di CO2 all’anno.