Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 10/9/2011 alle 12:39

Sembra che Berlusconi si stia occupando ossessivamente di escort ed ex amanti anche quando sulla popolazione italiana si abbatte una crisi che si rivela ormai più terribile di quella del ’29.  Eppure chi ci sgoverna ha chiesto la fiducia in Parlamento su una manovra che avrebbe dovuto limitare i guai. Vediamone gli effetti.

Nei documenti presentati alle autorità europee, il Governo si era impegnato a un aggiustamento prevalentemente sul lato della spesa. La manovra approvata al Senato mercoledì 7 settembre si muove in direzione opposta poichè si basa sull'aumento delle tasse, innanzitutto sull'inasprimento Iva, che vale a regime più di 4 miliardi; bruscolini verranno dal contributo di solidarietà sui redditi superiori a 300 mila euro: circa 140 milioni a regime. Complessivamente il contributo delle tasse salira' al 73 per cento nel 2012, anzi di più, considerando le nuove tasse degli enti locali che si rifaranno dei tagli ai trasferimenti aumentando le addizionali Irpef, come loro consentito già nel 2012. Il risultato finale è che per ogni euro generato (alla luce del sole e non in nero), metà andrà all'erario.

E i tagli ai costi della politica? Spariti; un emendamento del governo in zona cesarini ha ridotto il taglio delle indennita' dei membri di Camera e Senato, almeno sei volte di meno rispetto a quanto previsto nel testo originario, e ammorbidito l'incompatibilità del loro mandato con gli altri incarichi pubblici. Per taglio province e dimezzamento parlamentari siamo sempre a livello di promesse. Riassumendo: settimane di annunci per partorire una "geniale" manovra fatta del solito inasprimento delle tasse, a carico ovviamente di chi già le paga. Equita'? Ignorata. In compenso, il dibattito viene spostato sulla proibizione delle intercettazioni che riguardano il nottambulo che, a tempo perso tra amorazzi e affari, ha fatto il premier di un grande Paese in questi anni di follia.

Categoria: Economia, Persone
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