Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 21/10/2011 alle 15:34

Hillary Clinton ha accolto la notizia della morte di Muammar Gheddafi con un “Wow!”, un evviva cameratesco che si lancia magari con un “cinque”, scambiato in palmo di mano agli incontri tra vecchi amici, caratterizzati da eccessi di confidenza e complicità. Ma la Clinton è il segretario di Stato americano ed era impegnata in un'intervista alla Cbs, quando una segretaria le ha passato un telefonino.

Nelle riprese registrate si vede la signora osservare con sorpresa le immagini sconvolgenti dell’uccisione  a freddo del dittatore braccato e offerto inerme alla vendetta più cruenta che un videotelefonino abbia potuto registrare in diretta e far rimbalzare in tempo reale ad ogni angolo del pianeta. C’è qualcosa di enorme che accade tra la scena mediaticamente sdrammatizzata dallo spazio virtuale in cui sembra svolgersi lontana e il gridolino di reazione concreto, familiare all’esperienza quotidiana, di una delle massime istituzioni mondiali: la morte e la guerra vengono rimosse, mentre  la soddisfazione per la fine di un regime già polverizzato da un conflitto sanguinoso viene salutata come una fortunata vittoria ad un videogioco.

 

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 4 commenti -
Tempi feroci, questi! Anche un Wow! è grondante ferocia!
Scritto da Augusto il 21/10/2011 alle 15:57
Gheddafi era l' ultimo ostacolo alla realizzazione di un governo fantoccio senza l' ingombrante figura del Colonnello in giro da qualche parte della Libia o nascosto chissà dove, un governo con il quale in molti ora sperano di fare affari lucrosi. Era dunque un 'Wow' non solo di gioia per la caduta di un tiranno. Del resto il dittatore vivo sarebbe stato scomodo per molti, forse troppi. Lo avrà probabilmente colpito la 'mano' di un rivoltoso diciottenne, la 'testa' stava sicuramente altrove.
Scritto da paolo rossi il 21/10/2011 alle 16:20
caro mario anche tu la fotografia potevi risparmiartela
Scritto da angelo m il 21/10/2011 alle 17:48
Quella di Rossi per essere un ex-democristiano ed oggi Senatore della Repubblica mi pare una posizione coraggiosa che merita rispetto.
Scritto da Guevara il 22/10/2011 alle 00:53
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