Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 27/10/2011 alle 15:50

Sabato 29 ottobre è stata indetta giornata nazionale contro il carbone con una manifestazione a Porto Tolle, dove l’ENEL intende riconvertire a carbone una centrale nel Parco del delta del Po. Il “piano carbone” del governo, non a casorilanciato dopo il referendum che ha bloccato il nucleare, viene sostenuto da 5 bugie:  

 

1) Le nuove centrali sono necessarie all'energia del paese: Falso.In Italia la potenza elettrica installata (centrali attive e collegate alla rete) è di 106 GWp. Il consumo massimo di picco del paese (che si registra in luglio) è di 56 GWh.

2) Il carbone oggi è un combustibile pulito: Falso.Il carbone pulito lo porta solo la befana. Tutto il resto è -letteralmente- fumo negli occhi, o nei polmoni.

3) Il carbone costa meno: Falso. È vero che storicamente il carbone è stato considerato un combustibile fossile povero e più accessibile, ma negli ultimi anni i forti costi estrattivi dovuti alla necessità di scendere sempre più in profondità per
l'estrazione del minerale e la domanda crescente da parte di Cina ed India hanno fatto crescere di molto il suo costo. Inoltre i costi di abbattimento dei fumi incidono sempre di più.

4) Il carbone diminuirà la nostra dipendenza energetica: Falso.Il carbone delle centrali nuove o in corso di ristrutturazione deriverà interamente da approvvigionamenti esteri.

5) Tutti paesi investono in carbone: Falso. Tutti i paesi sviluppati europei stanno uscendo dal carbone con un progetti di svincolo di medio periodo. 

Cinque bugie che hanno come scopo quello di continuare con l’attuale sistema centralizzato di produzione elettrica e di scoraggiare il ricorso alle energie rinnovabili.

 

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