
In questi giorni scopriamo finalmente che il trasposto su gomma dell’80% di tutte le merci che si spostano nel nostro Paese costituisce un assurdo. Che potremmo utilizzare la rotaia e le ferrovie del mare. La protesta dei TIR, poi, ci avvisa che è assurdo utilizzare il mezzo più dispendioso e più inquinante per far viaggiare merci spesso povere, costringendo i proprietari dei camion a indebitarsi e a ricorrere a proteste clamorose perché aumenta il carburante. Altro che spread!
Ora che si abbassa leggermente il divario tra BTP e Bund tedeschi, benzina e gasolio al contrario salgono senza limite e la concorrenza degli autocarri guidati da extracomunitari o provenienti dai Paesi dell’Est strangola la manodopera locale. Diminuisce la sicurezza sulle strade e aumenta l’inquinamento già elevatissimo.
Il grafico di oggi mette in evidenza come l’indice di efficienza dei trasporti in Italia sia migliorato per tutti i sistemi (auto, ferrovia, aerei), ma terribilmente peggiorato per i camioncini e gli autocarri, che pur costituendo la principale modalità di trasporto merci, troppo spesso si muovono senza carico tra una tratta e l’altra e hanno motori e scarichi fuori controllo.
Molto interessante questa modalità di comunicazione. Ogni giorno un tema scelto sostenuto dai dati di riferimento. Vedremo quali saranno i temi che mette in evidenza e quale il filo conduttore. Comunque, ripeto, intrigante.
Scritto da Piero Mezzi il 25/1/2012 alle 22:07
non è la prima volta che si fanno azioni di questo genere, un tempo in tali occasion ci si ricordava che fu uno sciopero dei camionisti a dare il colpo finale all'allora governo Allende in cile, nessuno ricorda piu tale fatto, significa che almeno pericoli di tale portata siano possibil cioe la democrazia è solida?
ps.non ritieni che la nuova impaginazione di VN sia eccessivamente penalizzante per varese politica?
Scritto da angelo m il 26/1/2012 alle 13:13