Cresce il debito, diminuisce produzione e occupazione
Le immagini che arrivano da Atene sono sconvolgenti. Sono le immagini di una democrazia sospesa. Un Parlamento non più luogo della libera scelta in rappresentanza delle idee del popolo sovrano ma sede del rito sacrificale officiato dalla tecnocrazia e dalla troika dei sacerdoti. E una moltitudine che lo assedia nel disperato tentativo di riprendersi il diritto di scegliere sulla propria vita.
A nulla serve spiegare che dopo due anni di questa cura, voluta da BCE, Merkel e Sarkozy e, tutto sommato, non contrastata mai dai nostri governi – Monti compreso - il paziente greco è moribondo. Che il debito in nome del quale si consuma il sacrificio è schizzato dal 120% al 180%; che il dio pil è crollato del 15%. Tanto meno ricordare che il debito è quello creato trasformando una crisi finanziaria in crisi sociale.