Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 25/2/2012 alle 15:30

E’ notizia ormai assodata che la misura di una presunta velocità dei neutrini superiore a quella della luce, sia stata inficiata da un cattivo funzionamento di un cavo connesso al computer. Einstein e la sua teoria sarebbero salvi e un banale collegamento avrebbe mandato a monte calcoli complicatissimi. C’è molto su cui meditare, ma qui importa illustrare in qualche modo come si svolge la corsa dei neutrini da Ginevra al Gran Sasso.

L’esatta distanza tra i due laboratori, rilevata con satelliti GPS, divisa per il tempo di percorrenza tra il momento della produzione dei neutrini e la loro rilevazione fornisce la velocità in discussione. Viene pertanto generato un fascio di neutrini (a partire dai protoni accelerati nell’acceleratore del CERN) che viene incanalato, con un bersaglio di grafite lungo due metri, in direzione del Gran Sasso, come mostrato nella figura sopra. I “cronometri” che registrano partenza e arrivo sono sincronizzati con la velocità della luce: se in Abruzzo si verificasse un arrivo “anticipato”, allora la corsa del fascio di neutrini sarebbe più veloce di quella di un fascio luminoso. Ma sembra che un cavo difettoso abbia comportato l’effetto che un forte vento a favore produce in una finale dei 100 metri.

Commenti dei lettori: 2 commenti -
Tanto da imparare dall'episodio e comprensibile il clamore per le notizie precedenti la verifica. C' è una soddisfazione sottile nell'imbattersi negli sbagli umani che progettano macchine e controlli che sembrerebbero infallibili e quasi sempre superano le prove piùcomplesse, tranne a mostrare vulnerablita proprio a fronte dei dispositivi più di routine.Si direbbe:"chi troppo in altosale, cad sovnte e prefipitevolisimevolmmte
Scritto da matteo efranco bar di sotto il 26/2/2012 alle 01:14
Maristella Gelmini, gigante del pensiero, ha mandato un twitter formidabile: "ora sono più tranquilla, non ero solo io che sbagliavo". Va ricordato che l'allora ministro dell'istruzione aveva ipotizzato la costruzione di un tunnel da Ginevra al gran Sasso per fa passare sottoterra i neutrini e ne aveva attribuito il merito e l'onere finanziario al suo ministero. Buon per noi la scomparsa di simili esemplari.
Scritto da franco cattaneo il 26/2/2012 alle 08:07
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