Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 4/4/2012 alle 18:39

Conflitti e rivolte in corso in Africa centrale

 

La caduta di Gheddafi sta provocando reazioni a catena tra etnie e poteri tribali a sud della Libia. Dopo le primavere arabe dell’inizio del 2011 e i conflitti in Sudan, Costa d’Avorio e Congo, si sta destabilizzando in questi giorni il Mali, una nazione povera, ma con un'antichissima tradizione imperiale (Djenne, Timbuctu) e uno sviluppo culturale altissimo (la musica e la scultura maliana sono notissime). Si tratta della porta dell’Africa Nera, ricchissima di minerali e petrolio. Proprio tra la Libia, l’Algeria e il Mali si sono sempre mossi i Tuareg, gli uomini azzurri grandi carovanieri, che rivendicano la loro indipendenza nei territori deserti.

Dietro agli scontri in corso ci sono antiche tensioni, ma anche le grandi multinazionali e gli interessi europei, cinesi e americani che alimentano il ricorso alle armi e appoggiano gli eserciti che si combattono aspramente. Intanto è salito il prezzo dell’uranio e le borse petrolifere sono in apprensione. Come un battito d’ala di farfalla può provocare un ciclone a migliaia di chilometri di distanza, così una carica di cammelli nel deserto potrebbe causare un balzo dello spread dalle nostre parti. Che mondo, quello in cui si viene a sapere del massacro di africani attraverso la risalita di un grafico in Piazza Affari!

Commenti dei lettori: 1 commento -
Arrivano notizie terribili dalla zona di Timbuctu. Se volete aggiornarvi vedete il sito http://www.lemonde.fr/afrique/article/2012/04/02/la-cedeao-se-reunit-a-dakar-pour-evoquer-la-crise-malienne_1678862_3212.html
Scritto da Marta il 4/4/2012 alle 19:08
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