Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 20/4/2012 alle 07:33

I Comuni delle bioenergie

Sono 1.248 i Comuni in Italia in cui sono localizzate centrali a biomassa, biogas e bioliquidi per una potenza complessiva di 2.117 MW elettrici, 731,7 MW termici e 50 kW frigoriferi. Si considerano tutti gli impianti che sfruttano materiali di origine organica per la produzione di energia elettrica, siano essi impianti a biomassa solida, cioè materiali di origine organica, vegetale o animale attraverso la cui combustione è possibile produrre energia, sia impianti a biogas che invece producono energia elettrica e/o termica grazie alla combustione di gas, principalmente metano, prodotto dalla fermentazione batterica (che avviene in assenza di ossigeno) dei residui organici provenienti da rifiuti (agroindustriali) come vegetali in decomposizione, liquami zootecnici o fanghi di depurazione, scarti dell’agro-industria, sia impianti a bioliquidi, ovvero impianti, che producono energia elettrica attraverso l’uso di combustibile liquido derivato dalla biomassa come oli vegetali puri, grassi animali o oli vegetali esausti di frittura. La concentrazione è al Centro Nord e nelle aree interne, mentre al Sud gli impianti sono nelle aree costiere e vicino ai porti. Gli impianti a biogas mostrano invece una distribuzione maggiormente uniforme lungo tutta la penisola.

Commenti dei lettori: 3 commenti -
mi pare che a sesto calende una proposta di tal genere sia fonte di discussione, e prossimamente di un referendum cittadino, come a dire non è tutto oro quello che luccica, ne è un ulteriore esempio la gazzara inscenata a roma tra ambientalisti pro eolico e ambientalisti pro difesa del paesaggio
Scritto da angelo m il 20/4/2012 alle 13:14
la questione di Sesto è semplice e complessa ad un tempo. Semplice è capire che la giunta leghista-pdl ha gestito la cosa con superficialità e forse con qualche interesse diverso. Ha mandato avanti un a ditta che ha tentato di "vendere un maiale tutto di prosciutti" per ottenere una variante al PGT che consentisse di realizzare un impianto su un'area vincolata per particolare pregio ambientale. Complessa è capire quale sia il vantaggio energetico e di CO2 nel rapporto con i nostri boschi.
Scritto da roberto caielli il 21/4/2012 alle 15:14
Aggiungo che il gruppo di opposizione ha chiesto precise informazioni e ha fatto emergere le contraddizioni e le ambiguità della presentazione del progetto (diverse versioni via via smentite). A quel punto la giunta, non sapendo che pesci pigliare ha avuto la pensata di fare una consultazione, ma sta tuttora negando le informazioni richieste.
Scritto da roberto caielli il 21/4/2012 alle 15:17
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