Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 23/4/2012 alle 11:45

Riduzione prestiti bancari (2008-2012)

Questo grafico è terribile e dice bene come la cura per salvare a tutti i costi le banche possa produrre disperazione ed effetti recessivi, con gli esodati che nessuno sa nemmeno prevedere quanti saranno in futuro. Ebbene, dalla crisi del 2008, i prestiti delle banche a famiglie e imprese crollano e, dall’avvento del governo Monti, per le piccole imprese si abbattono ancora più rapidamente. Ma come mai, visto che gli istituti di credito hanno avuto quasi mille miliardi di euro dalla BCE a tasso quasi zero e avrebbero dovuto far credito come primo dovere?

In effetti hanno reinvestito o nei Titoli di stato (a tasso + 7%!) o addirittura nel mercato petrolifero. Un mercato nel quale si fa finta di comperare e vendere barili di petrolio in base a scambi che dovrebbero fissare il prezzo di tutti i tipi di petrolio prodotti nel mondo, e dove si può guadagnare normalmente dal 30% al 70% della speculazione ordinata. Quindi, niente mutui per la casa o anticipi per investimenti o “castelletti” per i pagamenti. E poi ci si lamenta se aumenta la benzina, se le imprese vengono strangolate dall’usura e se i lavoratori rimangono disoccupati.

Commenti dei lettori: 2 commenti -
sono rabbrividita settimana scorsa nel sentire il nostro primo ministro paragonare i numeri dei suicidi italiani con quelli della vicina grecia... davvero una caduta di stile!
Scritto da eleonora reggiani il 23/4/2012 alle 11:35
a parlar di banche mi si rizzano i capelli e mi inizio a incazz... possibile che questi traffici non possano essere "gestiti" o regolati dalla politica? sempre pių sfiduciato delle istituzioni!!
Scritto da francesco maffeis il 23/4/2012 alle 13:32
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