Tasso tendenziale d'inflazione e retribuzioni orarie (IPCA = indice prezzi al consumo armonizzato)
A inizio 2009 il potere d’acquisto dei salari degli italiani era di due punti sopra l’indice dei prezzi, ma a febbraio 2012 la situazione è molto cambiata: gli stipendi sono finiti 2,3 punti sotto. L’indice dei prezzi al consumo armonizzato tiene conto delle anomalie temporanee dovute a cause straordinarie che potrebbero essere riassorbite, eppure è ormai in costante ascesa dall'inizio del 2011, a dispetto della costante discesa delle retribuzioni. Significa che chi vive di lavoro e pensioni vede peggiorare continuamente le sue condizioni di vita, mentre le altre classi sociali reagiscono almeno in parte, caricando sulle merci e sui servizi venduti le difficoltà che la crisi presenta loro.
Siamo alla dimostrazione di chi paga in prima persona una crisi che non ha creato e di come quest’anno la scadenza del PRIMO MAGGIO debba richiamare il mondo del lavoro a reagire ad una sconfitta che ormai ha tutto il sapore dell’ingiustizia sociale e, diciamolo, dell’arretramento del potere della classe lavoratrice conquistato anche in applicazione alla Costituzione celebrata il 25 aprile.