Amministrative 2012: calo votanti per Regione

A livello nazionale alle ultime amministrative si è registrato un calo marcato della percentuale di votanti, che passa dal 73,7% del 2007 al 66,9% del 2012. La diminuzione di quasi 7 punti percentuali costituisce un dato inconfutabile di crescita della disaffezione. Circa un terzo dell’elettorato ha rinunciato a recarsi alle urne e questo aspetto non può essere sottovalutato anche per la diversa propensione tra Nord e Sud.

L’Istituto Cattaneo di Bologna ha effettuato un’analisi della partecipazione elettorale negli oltre 900 comuni in cui si è votato. Nel complesso, gli elettori si sono allontanati dalle urne soprattutto nelle regioni settentrionali, al punto da determinare un’inversione del tradizionale divario partecipativo che penalizza solitamente le regioni meridionali. I risultati presentati nel grafico sono distinti per regione e riportano la variazione percentuale della partecipazione tra il 2007 e il 2012.

La progressione dell’astensione tra i due turni di elezioni amministrative (2007 e 2012) porta in testa l’Emilia-Romagna, con quasi 11 punti percentuali di calo, seguita dalla Toscana (-10 punti percentuali) e dalla Lombardia (- 9 punti percentuali). Il dato è particolarmente significativo se si considera che l’elettorato di queste regioni ha espresso storicamente i livelli più alti di mobilitazione. La crisi in corso, allora, può essere presa in considerazione solo per i suoi aspetti finanziari, mentre viene meno la risorsa della democrazia? “Governi tecnici” fino a quando?