Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 30/12/2008 alle 09:47

Nessuna buona notizia per i 350mila pendolari lombardi che utilizzano il trasporto ferroviario. La situazione non si sblocca dopo che Trenitalia ha deciso di battere cassa assicurando meno servizi oltre all'incremento delle tariffe. Trenitalia chiede a Regione Lombardia un importante incremento economico sul contratto di servizi (dagli attuali 201 milioni di euro ai 253 milioni per il 2008 e 260 milioni per il 2009) e in cambio offre ai propri clienti un aumento  delle tariffe (dal 15% per gli abbonamenti su Intercity,  al 37% per i possessori della Ic card ma, soprattutto il 136% per quanti hanno la tessera regionale) oltre alla soppressione di treni Intercity sulle linee più frequentate, oltre  alla sostituzione di 36 treni Ic in altrettanti Eurostar. Nessun miglioramento in vista per i numerosi pendolari che, da ogni parte della Lombardia, raggiungono il capoluogo. Senza contare la  riduzione degli interregionali che non arriveranno più a Milano centrale bensì alla stazione di Pioltello oppure Milano Lambrate. E odora di beffa la notizia di questi giorni di un programma straordinario che Trenitalia ha deciso di attuare sui treni malmessi dei pendolari dalla vigilia di Natale fino all’epifania: buon funzionamento delle porte, del riscaldamento e delle luci delle carrozze saranno passati sotto la lente d'ingrandimento.
Ma rimane una certezza: il servizio di trasporto su ferro è resterà scadente. E' sufficiente un viaggio tra Varese e Milano per rendersi conto della frustrazione di ogni giorno. Un viaggio che ilpollonord.it racconta con puntualità e ironia tra ritardi, guasti e aumenti.


 

Categoria: Infrastrutture
Commenti dei lettori: 1 commento -
Anni fa, molti partiti politici gridavano uno slogan: Efficientare il carrozzone pubblico, usando il sistema del privato. Essi lo dicevano quando, nel mondo che già usava solo il privato, questo mostrava le sue debolezze, specie nel trasporto ferroviario, davvero poco adatto alla gestione privata (vedi FNM). Gli stessi partiti hanno seguitato a tagliate fondi alle ferrovie, durante le finanziarie e, inevitabilmente oggi si paga lo scotto. In fondo, i pendolari sono anche elettori...
Scritto da Silvano Madasi il 2/1/2009 alle 19:45
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