Una buona notizia che viene dal Sud: in Puglia la Regione ha stilato un accordo con i medici di base che si impegnano a garantire le cure a tutti gli immigrati, senza discriminazioni e delazione a danno dei clandestini. In Lombardia oggi Formigoni ha affermato:”… non è possibile che sia lasciato perpetuare nel nostro Paese un atto di barbarie assolutamente contrario alla nostra tradizione giuridica, legislativa e culturale”. Purtroppo non all’odioso provvedimento deciso dal Governo contro gli immigrati che sta alimentando quella “società dell’odio” che in Italia continua a crescere intorno a tutti noi senza sosta, ma al contrario al drammatico caso di Eluana, contro una legittima sentenza della magistratura, che ora trova copertura in un intervento senza precedenti da parte del Governo, un decreto d’urgenza che perpetua un atto di inaudita “violenza” e di “morte” della ragione, in nome della vita.. A Formigoni tuttavia ci sentiano di chiedere un atto di coerenza e un impegno: faccia come in Puglia, riunisca le organizzazioni confederali e le associazioni sindacali dei medici, e difinisca un percorso tale da garantire, non in base alla coscienza dei singoli, un diritto alla salute e una disponibilità all’accoglienza nei confronti di tutte le persone che hanno bisogno di cure, questa si rientrante nella tradizione culturale e sociale della Lombardia. In questo senso mi sono rivolto alle organizzazioni sindacali è ho saputo  di iniziative in corso in tutta la regione per assicurare la continuità delle cure a tutti gli immigrati, che per parte nostra sosterremo nei confronti della Giunta e in Consiglio regionale.