Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 13/2/2009 alle 11:36

 

 

Quello che ci aspettavamo...è successo!
Alle 4.50 di martedì scorso, 20 camionette delle forze dell'ordine si sono presentate ai cancelli dell’Innse, fabbrica occupata da sei mesi nella zona di Lambrate, Milano. Si sono divisi tra l'ingresso principale (quello legittimo) e i cancelli sul retro dell'officina (quello dei ladri).
Eravamo in tanti grazie alla solidarietà di tutti, ma loro erano molto di più. Il padrone è entrato come un ladro, dal retro in maniera subdola e usando la violenza delle forze dell'ordine. Lui stesso con una ruspa ha sfondato i cancelli togliendo tutto quello che c’era davanti per impedirgli l'entrata. Qui, erano circa le 6, c'è stato il primo scontro con le forze dell'ordine con le prime cariche dove, oltre a schivare i manganelli, si dovevano schivare i detriti e i tubi rimossi. Chi è caduto è stato manganellato senza pietà, persino due pensionati che avevano portato la loro solidarietà. Dopo neanche un'ora dai primi scontri gli operai hanno subito una nuova carica, ancora più selvaggia della precedente..Due operai hanno subito lesioni gravi.Testa rotta, naso rotto e polso rotto. Ma questo perchè? La risposta è di una semplicità disarmante.
Oggi gli operai della Innse dovevano essere picchiati perchè l'entrata del padrone doveva essere legittima e legittimata dalle forze dell'ordine!
Le forze dell'ordine, purtroppo, hanno fornito un chiaro esempio di come in questo periodo il governo vuole risolvere la questione occupazionale durante questo periodo di crisi economica.
Ogni giorno ci sono più di 3 operai che muoiono sul lavoro.
Bisogna adesso perdere l’incolumità per difendere il posto di lavoro?

 

 

Categoria: Idee e proposte
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