Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 11/3/2009 alle 11:22

La proposta del Governo Berlusconi (prontamente appoggiata da Formigoni) di concedere abusi edilizi a gogò per i proprietari che vogliono ampliare le loro proprietà in barba ai piani regolatori, ci porta diretti nel baratro. Ancora crescita e cemento, ancora devastazione di territorio, per un mercato già in profonda crisi, per politiche di contrattazione urbanistica a senso unico negli interessi degli immobiliaristi. Tutto ciò non ci permette minimamente di rispondere alle sollecitazioni di questa tremenda crisi, non indica una strada di cambiamento che abbandoni le "politiche del sacco del territorio", la difesa degli interessi dei grandi speculatori, il pericolo di infiltrazioni mafiose e criminali negli appalti pubblici. Una strada che faccia investimenti sul risparmio energetico, sul riuso, sul riciclo, sui consumi solidali, che provi a voltare pagina come sembrano fare gli USA di Obama, mettendo in rete tante buone piccole pratiche. Purtroppo i dati della crisi sono da brivido: la Borsa italiana ha perso il 50% della sua capitalizzazione nel 2008 e ora, in poco più di due mesi del 2009, un altro 25%. E potrà andare molto peggio: il Pil (Prodotto interno lordo) potrebbe scendere del 2,5% quest'anno, dopo aver perso già l'1% nel 2008. Nel 2009, secondo alcune stime, arriverebbero altri 2.500.000 disoccupati. La recessione del 2009 comincia ad essere molto simile alla Grande Depressione del 1929. Ma, allora, si può follemente spingere al consumo di merci e di suolo, sprecando il capitale anche delle future generazioni?Certamente si può fare altro! Attuando una nuova alleanza fra la città e il proprio territorio rurale; sostenendo il proprio sviluppo a partire dalla valorizzazione della peculiarità dei propri patrimoni ambientali, territoriali e sociali; creando reti tra Comuni per realizzare sistemi economici locali fondati sulla identità locale e la tipicità dei prodotti e per attivare scambi solidali nel mondo. Basterebbe incentivare con fondi e sgravi fiscali il trasporto pubblico locale, l'acquisto di mezzi stradali ecologici, fare interventi su linee metropolitane e di superficie, tram e filo tranvie, sulle reti ferroviarie interprovinciali e di cintura metropolitana per le città. Piani di bike sharing e interventi di stradalizzazione di piste ciclabili in tutte le vie comunali. Riqualificazione edilizia con regolamenti strettissimi, accettando esclusivamente progetti che hanno come condizione obbligatoria interventi di  di riuso e recupero, con applicazione delle normative europee sugli interventi edilizi con alta efficienza energetica, incentivando interventi sul risparmio nell’illuminazione pubblica, sulla  certificazione obbligatoria  energetica degli edifici e degli impianti, sull'utilizzo obbligatorio del fotovoltaico, estendendolo a  tutte le strutture civiche. Piani di interventi per l’edilizia scolastica, piani di interventi per i centri sportivi comunali, piani di intervento per centri culturali, biblioteche, centri giovanili, cinema e teatri comunali e piani di intervento per gli acquedotti pubblici, i corsi fluviali e la messa in sicurezza di rogge argini. Ma così non si fanno grandi affari e si mette in primo piano il bene pubblico e non l’interesse privato…

 
 
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 1 commento -
caro Mario, tutti sanno quello che si dovrebbe fare, che sarebbe giusto fare, ma tutti fanno il contrario. Le tue parole, che condivido sempre, assomigliano sempre piu alle favole che ci raccontava la nonna con una differenza , oggi a vincere è sempre il lupo cattivo. Tieni duro almeno tu, io ho mollato da un pezzo
Scritto da angelo il 11/3/2009 alle 13:05
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