Continuiamo a presentare le nostre domande/proposte al futuro Presidente della nostra Provincia: dopo istruzione e formazione tocca al mercato del lavoro.

Anche in questo particolare e delicato aspetto della società, dell’economia e del lavoro, il ruolo che la Provincia può interpretare è di grande sostanza, avendo come obiettivi:

-          La razionalizzazione degli interventi per i Centri per l’impiego nel rapporto tra pubblico e privato, in una logica di maggiore sinergia;

-          La valorizzazione e la salvaguardia dei servizi offerti dagli stessi in materia di incrocio fra domanda e offerta di lavoro a favore delle microimprese e delle fasce deboli della popolazione;

-          Politiche attive e innovative che prevedano forme di accompagnamento e sostegno all’autoimpiego e autoimprenditorialità;

-          Una maggiore attenzione all’acquisizione di conoscenze più approfondite delle dinamiche del mercato del lavoro locale (osservatori) per individuare con maggiore precisione le caratteristiche professionali dei lavoratori disoccupati e dei posti vacanti al fine della segnalazione agli interessati, imprese e lavoratori, delle opportunità che emergono dall’incrocio tra i dati relativi alla domanda e all’offerta di lavoro.

In funzione dei profondi cambiamenti delle dinamiche del lavoro (maggiore flessibilità, disoccupazione “adulta” in crescita, fasce deboli da tutelare maggiormente, imprese meno strutturate da accompagnare nell’incrocio tra domanda e offerta di lavoro e nella preselezione) occorrerà andare ad offrire servizi alla collettività che dovranno rispondere in maniera quantitativa e qualitativa ai bisogni manifesti e latenti del sistema delle imprese e dei lavoratori così da creare occupazione e opportunità di lavoro, nascita di nuove imprese ma anche un ambiente favorevole per lo sviluppo e la competitività delle imprese.