Il blog di CNA Varese Ticino Olona: uno spazio aperto agli associati per dialogare di politica con la politica.
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inserito il 17/3/2008 alle 08:30

Un decalogo per chi prepara a governare l'Italia. Anzi, un decalogo più uno: un endecalogo. Ce ne vogliono undici, di punti da chiarire e approvare, per rispondere alle esigenze della piccola impresa artigiana, secondo noi. Per poterci fare ricominciare a sperare.
Perchè l'Italia possiede grandi potenzialità, ma è un paese bloccato.
Perchè gli indicatori economici dicono che l’economia italiana è, da diversi anni, in affanno E la crescita la posiziona in fondo alla classifica in Europa:: il debito pubblico è tra i più alti, la competitività bassa e calante in molti settori, le infrastrutture sono inadeguate e una pubblica amministrazione pesante e inefficiente rappresenta un forte ostacolo alla crescita.
In generale, la Società e l’economia esprimono una forte richiesta di cambiamento e di rinnovamento: per questo facciamo "la lista della spesa" a chi si candida alla classe dirigente del paese. E che si deve impegnare innanzitutto a garantire la governabilità, perché si possano prendere con la necessaria tempestività e liberi da veti incrociati decisioni importanti.
Una "lista della spesa" in cui abbiamo messo undici punti fondamentali per il mondo delle piccole imprese.
1) PROMUOVERE e INCENTIVARE l’imprenditorialità e l’attitudine al rischio;
2) APRIRE i mercati, eliminare i monopoli, le rendite di posizione, promuovere la concorrenza;
3) RIDURRE la pressione fiscale sulle piccole imprese;
4) RIDURRE e riqualificare la spesa pubblica orientandola verso gli investimenti, le infrastrutture, la mobilità, la ricerca, l’innovazione;
5) DIMINUIRE i “costi” della politica per uno Stato nuovo, efficiente e capace di decisione;
6) SEMPLIFICARE la vita alle piccole imprese. Passare dall’amministrazione che autorizza all’impresa responsabile.
7) AUMENTARE i livelli competitivi delle piccole imprese;
8) DEFINIRE una nuova concertazione che riconosca il pieno ruolo della piccola impresa;
9) AFFERMARE la strategia dello sviluppo sostenibile definendo una politica energetica che combini l’aumento dell’offerta, l’efficienza e l’ecocompatibilità delle fonti;
10) COSTRUIRE un nuovo patto sociale per il lavoro che coniughi competitività e flessibilità con sicurezza e protezione;
11) GARANTIRE legalità e sicurezza per lo sviluppo delle imprese e dell’occupazione.
Cosa significa, nei fatti, ognuno di loro? Ve lo preciseremo, con maggiori particolari, nei nostri prossimi post: dove affronteremo i punti dell'endecalogo uno a uno.

 

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