"abbiamo saputo restare legati alla gente, ascoltarla e dare risposte"
(Bossi)

Luciana Ruffinelli   lucianaruffinelli@libero.it
inserito il 30/7/2010 alle 00:46

 

 

 

La risoluzione che ci accingiamo a votare rappresenta il più completo documento possibile sulla crisi causata da Alitalia e dalla contingenza finanziaria ed economica all’aeroporto di Malpensa, sulla capacità di resistenza e di ripresa dello stesso e sulle sue prospettive a medio termine (come il 2015 di Expo) e a lungo termine.
 
La premessa mette in luce quello che chi era in Consiglio Regionale nella scorsa legislatura sa bene avendolo vissuto sulla propria pelle.
La Regione ha fatto di tutto per contrastare lo spregio con cui Alitalia ha abbandonato Malpensa, anche a costo di perdere il proprio miglior bacino di utenti. Decisione infausta dopo anni di scellerata gestione romano-centrica della compagnia di bandiera, con il ricorso costante ad aiuti di stato che erano fondamentalmente costituiti da denari provenienti dalle contribuzioni fiscali dei cittadini del nord.
Gli scorsi anni abbiamo invocato le competenze concorrenti per intervenire sul sistema degli slot e per affiancare la SEA nella ricerca di nuovi soggetti interessati a investire sull’aeroporto di Malpensa; abbiamo risolutamente chiesto al Governo la revisione degli accordi bilaterali e la liberalizzazione dei diritti di traffico; abbiamo dato mandato alla Giunta di tessere relazioni con le istituzioni vicine a Malpensa e con gli operatori economici del territorio per rilanciarne la funzione.
Ma soprattutto la Regione e la SEA hanno fatto quello che si deve fare nei momenti difficili: continuare ad agire senza piangersi addosso. La Regione ha migliorato significativamente il sistema di accessibilità ferroviaria e stradale per l’aeroporto; ha prorogato il Piano Territoriale d’Area del 1999 e ne ha avviato uno nuovo come piano strategico per lo sviluppo economico. La SEA ha incessantemente ricercato nuove compagnie interessate a Malpensa; ha continuato la progettazione del suo potenziamento; ha investito in adeguamenti e nuovi servizi.
Non ho letto nella risoluzione un’altra importante iniziativa: quella di costituire a Malpensa con il concorso di Regione,Università e Politecnico, Sea, Lufthansa e tante altre Società del settore un Polo per la Formazione Superiore Tecnica Aeronautica e per il Lavoro in diverse professionalità inerenti i servizi di manutenzione e di logistica. Anche questa una azione strategica per qualificare e specializzare i giovani del territorio e aumentare con l’alta professionalizzazione l’attrattività dello scalo..                                                                                                                                   
Regione e Sea non hanno mai abbandonato Malpensa. E aldilà delle impostazioni ideologiche che hanno fatto sottolineare ai vari partiti anche aspetti differenti della sofferenza di Malpensa e del suo territorio, i consiglieri di Regione Lombardia hanno saputo fare sistema e trovare spesso sintonia nelle decisioni da prendere.
Nel frattempo il valore strategico di posizione, l’efficienza di gestione e soprattutto la forte realtà imprenditoriale circostante hanno fatto sì che Malpensa si risollevasse con le sue stesse forze, tornasse a “decollare con le proprie ali”, e - in controtendenza con altri aeroporti – riuscisse ad invertire il trend di passeggeri e merci già dal primo trimestre del 2010.
Oggi siamo chiamati a votare una risoluzione che ripercorre questa vicenda (come leggiamo nella premessa), ma che delinea ulteriori scenari futuri: una seria considerazione che non solo pensa di sfruttare l’abbrivio dell’Expo ma si interroga su come non mortificare altri aeroporti lombardi o limitrofi;  che pensa alla terza pista ma si impegna sull’inserimento ambientale sempre più compatibile con il territorio; che chiede contemporaneamente alla politica di impegnarsi per rimuovere i monopoli e perseguire l’open sky e di impegnarsi a sostenere chi ha perso il lavoro sia nello scalo che nell’indotto.
Si chiede a SEA di continuare una strategia gestionale di lunga gittata e di forte investimento, ma altrettanto la si sollecita a rapportarsi con il  territorio e a perseguire una sinergia di scelte.
 
Come si è arrivati ad un documento così complesso e completo?
Personalmente credo che sul tema di Malpensa ci possa essere davvero una convergenza forte, che contemperi idee diverse e interessi variegati, perché  c’è chiarezza di valore.
Chi parla viene proprio da quel territorio e ne conosce abbastanza bene la storia. Malpensa è per noi quello che la Fiat è stata per Torino: un propulsore economico e una risorsa per il mercato del lavoro.
Chi abita intorno a Malpensa ha sopportato anche gravi disagi per il benessere che lo scalo poteva produrre. L’inquinamento acustico e atmosferico, soprattutto negli anni passati, non era una fantasia. La delocalizzazione di interi nuclei abitati non è stata una bazzecola. Molte famiglie hanno trovato lavoro a Malpensa e molte famiglie hanno abbandonato la propria casa a causa di Malpensa. Tutto quello che di pesante è derivato da Malpensa è sempre stato accettato dal nostro territorio come una ineludibile necessità di fronte alla logica del lavoro.
 
Oggi i Sindaci guidano una Comitato del Territorio e chiedono di vagliare le decisioni e di cercare condivisioni e compensazione. Ma le loro posizioni non sono assolutamente pregiudizievoli o ostative. Probabilmente in pochi altri luoghi del mondo si potrebbe trovare un atteggiamento così responsabile.
Per la Lega il documento che oggi votiamo non è comunque un mero riassunto di tutto quanto già fatto né una conciliazione super partes di tutto ciò che in futuro ci si propone di fare. Ma è principalmente una risposta seria, complessa e completa, a una territorio in cui ci identifichiamo.
La Lega ha seguito la vicenda di Malpensa da vicino ed è stata promotrice di tante delle risoluzioni che sono citate in premessa.  Oggi siamo convinti di aver fatto un buon lavoro politico – sempre ricordando comunque che in gran misura Malpensa si sta salvando per la sua forza intrinseca -.
Ma proprio per il lavoro politico ci permettiamo di sottolineare che la prospettiva temporale è ancora molto lunga, sia per le infrastrutture che per l’azione di conquista di maggior liberismo nel trasporto aereo.
Votando a favore non deleghiamo soltanto alla Giunta e al Governo le azioni di salvaguardia del nostro territorio e di valorizzazione del nostro aeroporto. Siamo stati finora parte attiva e propositiva e continueremo a vigilare in futuro.
 
Categoria: Malpensa
Commenti dei lettori: -
Archivi:
Links: