Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 10/6/2008 alle 09:52

Dopo le elezioni politiche dell'aprile 2008, ho espresso da subito un mio parere politico con due articoli sotto richiamati. Il dato più macroscopico è lo spostamento rilevante a destra dell’equilibrio politico del Paese. Ma c’è anche la netta semplificazione parlamentare e la scomparsa della sinistra, cosiddetta radicale, dal Parlamento. Sul voto lombardo e delle Regioni del Nord hanno pesato fattori peculiari. Ho dato e do un giudizio positivo della campagna elettorale di Veltroni, ma quando nelle ultime settimane l’ho sentito parlare di una Lega secessionista, in un modo che io stesso consideravo non realistico e provocatorio, ho capito la distanza che purtroppo separa l’umore di questa terra da un centralismo di cui non ci siamo ancora liberati completamente.
Il successo leghista è nato sì dal suo organico rapporto con il territorio, ma soprattutto dalla sua fortissima identità culturale e politica che si basa su un’idea di società distante dalla nostra: su immigrazione e sicurezza, protezionismo economico, tradizionalismo in ogni sua espressione, chiusura sociale.
Se una lezione ci viene dalla Lega è semmai che l’identità di un partito, dalla quale non si può prescindere, dipende dalla visione di società che si ha e che si vuole. Su questo piano dobbiamo fare passi avanti enormi.

Se vuoi leggere gli interventi completi vai su: www.adamoligiuseppe.it
”Agenda per una riflessione sul risultato elettorale” (16 aprile 2008)
“Partito territoriale? Sì, ma non solo” (22 aprile 2008)"
(22 aprile 2008)

Categoria: Idee e proposte
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