Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
I post di Aprile 2013
inserito il 3/4/2013 alle 13:44
L'ipotesi migliore sarebbe un forte, stabile e omogeneo governo politico a guida Bersani ma non è fattibile. Quindi penso che il “governo di scopo” con chi ci sta (pochi punti e poi alle urne), fosse e sia l’unica scelta possibile. L’ostinazione nel perseguire a tutti costi l’accordo con Grillo è senza sbocchi e senza senso.
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inserito il 5/4/2013 alle 08:40
Condivido molte dichiarazioni di Matteo Renzi, ma su quella più importante ho un forte dubbio. Lui dice: ”O si va a votare subito….altrimenti si fa un patto costituente da cui nasce la Terza Repubblica”. Mah! Con il centrodestra dominato da Berlusconi si può fare un governo provvisorio di scopo ma non si avvia la “Terza Repubblica”. Si resta ancorati all’epilogo angoscioso della Seconda mentre il Paese va a rotoli.
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inserito il 7/4/2013 alle 10:07
C’è un modo di interpretare l’unità del Pd che è piatto conformismo e patologia. Allo scopo di tenere le acque chete i furbastri fomentano la paura che il partito si spacchi. Invece non è così. Mi viene voglia di cantare l’elogio del dissenso. Dobbiamo avere più fiducia in noi stessi. Lo scissionismo è stato una malattia di una vecchia sinistra che non deve più tornare.
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inserito il 8/4/2013 alle 13:18
Il numero dei licenziamenti nel 2012 (più di un milione) sfiora la catastrofe. Serve un governo subito per tentare di invertire la rotta. Il Pd ha vinto le elezioni sia pure di un soffio. Non deve decidere cosa vuole, deve fare quello che può senza perdere un giorno. Oppure sarà travolto dalla rabbia popolare.
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inserito il 10/4/2013 alle 09:24
Nel caso di una nuova emergenza elettorale vicina nel tempo ci sarebbe una sola possibilità per non votare ancora con la “porcata”di Calderoli: ritornare al vecchio Mattarellum (1994, 1996, 2001). Il che richiederebbe al massimo qualche mese. E’ un sistema con alcuni forti difetti ma migliore dell’attuale, che per lo meno restituirebbe agli elettori la parola decisiva sui parlamentari. In attesa di tempi migliori.
Categoria: Idee e proposte
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inserito il 12/4/2013 alle 08:44
Siamo alla vigilia di un probabile cambiamento del Pd. Se sarà solo di facciata sarà la fine del partito. Se sarà reale e profondo costituirà il suo rilancio. Al termine ci sarà una scissione? Penso di no, se non per frange di poco peso come è successo per Rutelli e altri usciti a “destra”. E potrebbero accadere anche verso “sinistra”. La scissione da evitare a tutti i costi è quella degli elettori che in parte è già avvenuta.
Categoria: Idee e proposte
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inserito il 14/4/2013 alle 10:50
Quelli da mettere e da escludere nella maggioranza politica ideale in una emergenza drammatica.
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inserito il 16/4/2013 alle 09:10
Da grande elettore in rappresentanza della Lombardia nel 1992 feci il nome di Giorgio Napolitano in una delle molte riunioni delle correnti Dc. L’ho sempre stimato. Molti criticano il suo interventismo politico, l’aver voluto Monti nel 2011 e l’aver suggerito il governo di scopo nelle settimane scorse in contrasto col Pd. Ma è l’evoluzione del ruolo del Presidente in una stagione di conflitti politici acuti e insanabili. Meno male che Napolitano c’era.
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inserito il 17/4/2013 alle 10:57
Il Presidente giusto è quello asseconda l’avvento della Terza Repubblica. No ai calcoli di convenienza immediata.
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inserito il 18/4/2013 alle 09:03
Amarezza per il dopo elezioni del Pd, tutto da dimenticare. Un cattolico al Quirinale, un “socialista” al governo. Roba del secolo scorso. E non è detto che il gioco riesca. Dopo aver contato fino a mille ho cambiato il titolo che era “Ha vinto Berlusconi
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inserito il 19/4/2013 alle 10:07
Prima di Matteo Renzi, di una parte dei “giovani turchi”, dei veltroniani ed altri ancora, il no a Franco Marini è tuonato sulla Rete: social forum e blog. Se i partiti continueranno con i loro stanchi rituali e non saranno molto più presenti nella società con le loro idee e proposte, insomma con la loro cultura segneranno la loro fine.
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inserito il 20/4/2013 alle 08:49
Pierluigi Bersani lascerà la guida del Pd subito dopo che sarà stato eletto il capo dello Stato. Grazie per l’impegno profuso. Rosy Bindi lo aveva preceduto nelle dimissioni ed altri dovranno seguire. Basta con la storia della Ditta e della radici antiche. Non si dissemini la strada di macerie. Solo così il Pd potrà ripartire
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inserito il 20/4/2013 alle 18:51
Speravo ardentemente di non dover più pensare o scrivere: “Meno male che Napolitano c’è”. Non c’è proprio nulla da celebrare. L’Italia non ha bisogno di salvatori della patria, di monumenti nazionali, di personalità sacrali. Avrebbe bisogno di tanta normalità, di leader riconosciuti che la politica non possiede. Che il mio partito, salvato all’ultimo istante da una peggiore debacle, non possiede. La speranza non si spegne mai, ma le parole per sostenerla razionalmente sono poche.
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inserito il 22/4/2013 alle 18:18
L’Italia è aggrappata ad un uomo di 87 anni in una condizione impervia. Grazie a lui non siamo precipitati nel vuoto ma siamo ancora su una parete di sesto grado. Lui oggi ha indicato l’itinerario, esortato tutte le energie disponibili, rivolto ammonimenti severi, fornito le motivazioni giuste. Se la cordata sarà forte e solidale forse ce la faremo.
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inserito il 23/4/2013 alle 20:45
I partiti sono di fatto commissariati (per loro manifesta incapacità). Accetterò senza fiatare qualsiasi nome il Presidente proporrà. Posso timidamente dire che Enrico Letta mi andrebbe bene? Non so se in questo caso il Pd elaborerà più in fretta il lutto. Francamente non me ne importa molto.
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inserito il 24/4/2013 alle 13:27
Enrico Letta ha ricevuto l’incarico. Approvo e sono soddisfatto. L’idea che in un governo difficilissimo e probabilmente impopolare il Pd non debba impegnare i suoi uomini migliori la considero sbagliata. Non abbiamo fatto la campagna elettorale sul leitmotiv “Prima l’Italia”? Gli confermo col cuore il mio augurio di ieri sera e dei giorni scorsi.
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inserito il 26/4/2013 alle 14:42
Il Pd non può essere né una “caserma” né un “bordello”. L’anarchismo denunciato da Pierluigi Bersani deve lasciare il posto a un confronto intenso ma leale e costruttivo. Servono congressi veri, subito e liberi. Ecco l’intervista che mi ha fatto Marco Tavazzi su La Provincia di Varese di questa mattina.
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inserito il 27/4/2013 alle 17:59
Dunque il governo c’è e giurerà domani mattina. Che governo sarà? Del Presidente, di caratura politica e di unità nazionale, di scopo, di ricambio generazionale. Buon governo, Enrico, non tanto perché sei un amico, ma perché l’Italia ha bisogno del tuo governo.
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inserito il 29/4/2013 alle 11:00
I ministri donna Josefa Idem e Cécile Kyenge segnalano l’emergere positivo di un’Italia nuova anche in politica. Ma la novità che più mi ha conquistato è Emma Bonino al ministero degli Esteri. L’ho sempre apprezzata, sia come Commissario europeo che come ministro di Prodi, malgrado la nostra diversa cultura.
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inserito il 29/4/2013 alle 16:43
Ho ritrovato nel discorso del premier l’Enrico Letta che conoscevo. E’ una coerenza segno di personalità. Ambizioso ma sobrio. Senza boria ma determinato. Vuole essere il Davide della coesione nazionale contro il Golia del bipolarismo armato. Va bene così.
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inserito il 30/4/2013 alle 10:28
Enrico Letta: “Mi batterò affinché non si prolunghi l’agonia della Seconda Repubblica ma si entri nella Terza con l’apporto di tutti, anche delle opposizioni”….. “Se fra 18 mesi il risultato non sarà soddisfacente ne trarrò le conseguenze”. Una scommessa da vincere non solo per il governo ma per l’intero Paese.
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