Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 21/4/2009 alle 10:17

Alla conferenza di Ginevra dell’ONU parla il Presidente iraniano Ahmandinejad e i governi europei, finalmente, lasciano la sala.
Anche in politica, a volte, due più due fa quattro. Solo per una certa sinistra fa tre quando si difende lo stato ebraico e fa cinque quando lo si attacca.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 8 commenti -
Condivido tutto. L'opposizione seria si fa anche dando ragione, pochissime volte per la verità, al governo in carica.
Scritto da Maroni L. il 21/4/2009 alle 10:27
Quello che paventavo si è, come previsto, puntualmente verificato. Ahmadinejad ha dato un saggio della sua bravura di grande statista che si batte per la pace. Fortunatamente ha suscitato reazioni sdegnate e ha indotto i rappresentanti Europei ad abbandonare la sala (non però i lavori, come avrei auspicato). Il Vaticano non è stato della partita. Federico mi esorta a non confonderlo con gli stati nazionali, avendo come scopo una missione universale. Per parte mia non riesco a comprendere; quali altre sciagurate affermazioni servono per provocare l’indignazione del Nunzio Apostolico?
Scritto da Angelo Eberli il 21/4/2009 alle 10:48
Non sono assolutemente d'accordo con la sudditanza verso Israele dimostrata da diversi paesi. Non dimentichiamoci che Israele e' stato condannato diverse volte dall'ONU per la sua politica discriminatoria verso i Palestinesi. Trovo ignobile che qualunque critica (legittima) alla politica israeliana venga tacciata d'ufficio di antisemitismo. Per non parlare dei crimini di guerra (riconosciuti dall'ONU e diverse ONG) commessi a Gaza nel silenzio piu' completo di molti governi occidentali.
Scritto da Fabio il 21/4/2009 alle 10:51
Caro Giuseppe credo che, nel condividere quanto scrivi, si possano sottolineare alcuni punti fermi. La politica dello Stato di Israele si può anche criticare, ma non va dimenticato che Israele è l'unica democrazia presente nel medio-oriente. Gli altri Stati sono dittature o governi autoritari. In Israele i giudici mettono sotto accusa i vertici politici e richiamano il rispetto dei diritti umani anche nei confronti dell'esercito. Da altre parti la gente "sparisce" per questo. C'è di che meditare
Scritto da Roberto Molinari il 21/4/2009 alle 12:08
Pillola pungente, come dev'essere una pillola. C'è bisogno di scuotere un pò la sinistra sotto il profilo culturale.
Scritto da Attilio il 21/4/2009 alle 15:47
Vi segnalo un articolo, pubblicato oggi su "La Repubblica", di Lucio Caracciolo, si intitola "La provocazione di Teheran" e mi sembra evidenzi bene alcuni scenari che potrebbero aprirsi.
Scritto da Lele il 21/4/2009 alle 18:10
La domanda è: ma invece di essere i paesi occidentali a non partecipare al summit, non si poteva non invitare Ahmandinejad? Perché lasciare il palcoscenico a certa gente? Il risultato è stato quello di delegittimare l'iniziativa dell'ONU. Quando però in sede ONU ci sono incarichi ben più proficui da spartirsi, i paesi occidentali ci sono eccome. E quelli che possono fanno valere tutto il loro potere di veto...
Scritto da Adriano il 21/4/2009 alle 18:53
La pillola è si pungente, come dice qualcuno, ma al fondo è veritiera. L'odio per l'occidente di una parte della sinistra è fuori tempo, come sta dimostrando Obama.
Scritto da Enrico il 21/4/2009 alle 19:09
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