Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 21/4/2009 alle 15:54

«Berlusconi farebbe bene a non andare alla manifestazione del 25 aprile perché è solo una sfilata di propaganda». È così che Ignazio la Russa, ex “colonnello” di An ora confluito nel Pdl, vede la commemorazione della Giornata della liberazione insistendo a non capirne il significato profondo. Questa ricorrenza ha purtroppo assunto negli anni un’altra connotazione: è il giorno degli attacchi fra “sinistra” e “destra”. Se i primi si considerano i detentori della ricorrenza, i secondi non perdono occasione per svuotare il simbolismo di questa importante data.
Quest’anno Franceschini ha deciso di invitare pubblicamente Berlusconi a partecipare, ma subito si è alzato un polverone. «C’è parte della sinistra che vuole estromettere la partecipazione delle istituzioni – ha detto Roberto Formigoni - e che ha ritenuto e ritiene che il 25 aprile sia proprietà privata». E dalla sinistra “radicale” arrivano perplessità sulla proposta del leader del Pd.
In questo mare di dichiarazione da una parte e dell’altra, ho letto una bella intervista di Luciano Violante che vi segnalo. L’ex presidente della Camera afferma: «Il 25 aprile è proprietà degli italiani, non di questa o di quella parte politica. Il Cavaliere dovrebbe marciare a fianco di Franceschini. Ma pacificazione non è parificazione».

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 12 commenti -
Destra contro sinistra. La tua frase ha un senso e dimostra l'importanza del "centro" come luogo della mediazione e del buon senso.
Scritto da Giorgio F. il 21/4/2009 alle 16:52
Le Resistenza è il fondamento della Repubblica italiana e del conseguente ordinamento democratico su cui, nonostante perduranti anomalie,si regge la vita degli italiani. E' un dato che va oltre ogni mitizzazione e strumentalizzazione di parte. E' un valore condiviso e come tale deve essere vissuto da tutti i cittadini. In primis dagli eletti in parlamento e dunque dal governo in corpore. L'anomalia non è la presenza di Berlusconi al corteo ma semmai la sua pretestuosa assenza in passato.
Scritto da cesare chiericati il 21/4/2009 alle 17:02
Malgrado gli sforzi di Fini, che anch'io reputo abbastanza sinceri, i fascisti restano fascisti.
Scritto da Lorenzo il 21/4/2009 alle 17:07
Per Cesare Chiericati: sei sicuro che la Resistenza sia un valore condiviso da tutti? Io ho qualche dubbio.
Scritto da Giuseppe V. il 21/4/2009 alle 17:19
Condivido e sottoscrivo quanto afferma Luciano Violante. Però mi capita di pensare che più di una volta mi sono cosparso il capo di cenere per le strumentalizzazioni che certa sinistra fa del XXV aprile... però i camerati fascisti, anche loro non mollano proprio!!! Dal Duce proiettato a Roma, appena possono mostrano la loro indole!
Scritto da Lele il 21/4/2009 alle 17:29
Caro Lorenzo, i comunisti rimangono comunisti e così via... così si alimenta uno scontro permanente. Invece il valore del 25 aprile è nella costituzione scritta anche per chi non ha partecipato alla resistenza. Scrive bene Violante. Io non fischierò il Sindaco della mia città anche se è di CDX perchè il valore dell'istituzione che rappresenta è molto più importante di quello che rappr. alcuni esp.. della sua coalizione. E a fianco a me ci saranno partigiani che la pensano così.
Scritto da ale il 21/4/2009 alle 17:49
"Pacificazine non è parificazione" mi piace. Berlusconi dovrebbe partecipare al corteo e la sinistra dovrebbe garantirgli che viene accolto correttamente.
Scritto da Lucianone il 21/4/2009 alle 19:55
Ha ragione Violante. Il 25 aprile è proprietà di tutti gli italiani Ho partecipato ormai a più di 60 celebrazioni. In parecchie occasioni invitato da Amministrazioni comunali ( di ogni colore anche DC e più recentemente della Lega ) e designato dall' ANPI ho pronunciato il discorso ufficiale. Io ex partigiano iscritto al PCI non mi sono mai considerato detentore della ricorrenza. Avrei fatto a meno di andare a parlare, non c'erano altri... Più volte mi è capitato di riflettere su tante assenze
Scritto da Ambrogio Vaghi il 21/4/2009 alle 21:27
Assenze di compagni di lotta partigiana, di persone che avevano dato contributi importanti alla Resistenza rischiando la vita. Li ha respinti la sinistra? Alcuni non impegnati politicamente sono rientrati nell'ombra delle loro cose private. Scelta rispettabile.. Mentre i gruppi dirigenti DC, come afferma Violante, sono rimasti tiepidi disertando le celebrazioni per non legittimare il PCI? Non voglio rovesciare l'assunto ma chi è rimasto assente non ha alcuna responsabilita? Parliamone.
Scritto da Ambrogio Vaghi il 21/4/2009 alle 21:42
il 25 aprile è proprieta degli italiani? fa piacere che a 73 anni e ad un mese dalle elezioni anche berlusconi abbia preso la cittdinanza!
Scritto da angelo il 21/4/2009 alle 22:08
Se Berlusconi va al corteo lo fischiano. Se fossi in lui non andrei. La sinistra perde il pelo ma non il vizio, parola di leghista.
Scritto da Walter il 21/4/2009 alle 22:11
Caro Vaghi, anch’io ho celebrato varie volte il 25 aprile pur non avendolo vissuto. Ma è anche vero che noi della DC, nel corso dei decenni, ci siamo a volte mostrati un po’ tiepidi verso questa ricorrenza. Abbiamo però sempre riconosciuto che, come dice Cesare Chiericati, la Resistenza è il fondamento della Repubblica Italiana. Questa è la ragione per la quale siamo così ostinati nel difendere i principi e gli ideali della Costituzione Repubblicana.
Scritto da giuseppe adamoli il 22/4/2009 alle 12:30
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