Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 16/5/2009 alle 09:04

Non è senza significato che i tre anni di presidenza di Giorgio Napolitano siano coincisi con un forte discorso contro la xenofobia e l’intolleranza. Il rispetto della persona e la tutela del più debole sono state la costante del suo altissimo ufficio. Non era facile subentrare  a Carlo Azeglio Ciampi, un presidente amato dagli italiani che non veniva dalla storia dei partiti. C’è riuscito benissimo fungendo, nell’ultimo anno, da contrappeso istituzionale indispensabile al dominio berlusconiano nel governo del Paese.Devo riconoscere che ho sempre avuto per lui una forte simpatia. Ho già ricordato una volta sul blog che nel 1992, partecipando in Parlamento all’elezione del capo dello stato in rappresentanza della Lombardia,  presi la parola nel corso di una drammatica riunione dei grandi elettori della DC (cosa difficile e rara poiché in queste occasioni parlavano solo i leader) per pronunciare, da solo, il nome di Napolitano. Sarebbe stata l’occasione, sostenni con la voce che mi tremava, per chiudere un’epoca e per rimescolare profondamente le carte politiche. Ciò che sarebbe avvenuto poco dopo per effetto di tangentopoli che concludeva di fatto la prima repubblica.
Quelle votazioni infinite terminarono improvvisamente con l’elezione di Oscar Luigi Scalfaro sotto l’enorme emozione del tragico assassinio del giudice Falcone. Ma il nome di Napolitano mi è rimasto dentro  perché ritenevo che sarebbe stato il difensore della Costituzione, ma anche il tessitore del suo ammodernamento per quanto riguarda i poteri del governo e del parlamento. Lo strapotere  di Berlusconi rende il compito difficile, ma ancora più urgente e necessario. Sta qui la bellezza della sfida che Giorgio Napolitano sta già affrontando con grande intelligenza ed autorevolezza.

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 6 commenti -
E' l'ultima seria ancora di salvezza per la nostra malata democrazia.
Scritto da A.V. il 16/5/2009 alle 12:04
Ottimo il ricordo del 1992. Me lo ricordavo anch'io perchè ce lo avevi detto più volte in quell'anno terribile.
Scritto da Un tuo amico fedele il 16/5/2009 alle 13:42
Mi sento di centro e quando tu non sei in lista voto Forza Italia o UDC. Però condivido le tue considerazioni su un ex comunista come Napolitano. Da lui mi considero rappresentato.
Scritto da Luciano il 16/5/2009 alle 14:17
Ti ho appena ascoltato a Samarate per la celebrazione dell'elevazione a città. Sei stato breve e bravissimo. Quando il Sindaco Solanti ha ringraziato Napolitano mi sono venute in mente le tue parole sul Presidente che avevo letto a mezzogiorno.
Scritto da Mazzucchelli il 16/5/2009 alle 17:35
Condivido pienamente. Napolitano è il miglior presidente possibile, un argine contro il caudillismo montante di Berlusconi e dei suoi seguaci. Penso con inquietudine a quando bisognerà scegliere il nuovo Capo dello Stato. Se il trend attuale non verrà in qualche modo arginato, il Cavaliere farà di tutto per salire anche al Qurinale. E allora il cerchio si chiuderebbe davvero. Ne sarei soddsifatto di dover ripiegare su Fini, sdoganato ma con radici nel fascismo
Scritto da cesare chiericati il 16/5/2009 alle 17:58
Napolitano è davvero un ottimo presidente. Interpreta bene il ruolo di garante della Costituzione. Speriamo che duri più a lungo possibile.
Scritto da Attilio il 17/5/2009 alle 17:44
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