Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 24/5/2009 alle 10:26

Fatti importanti sono successi nel congresso nazionale Cisl terminato ieri. La conferma, peraltro scontata, di Raffaele Bonanni, il dialogo con Confindustria al massimo livello, il confronto sia pure difficile col governo. Io però ho visto con enorme piacere soprattutto l’accoglienza calorosa che la platea ha riservato al leader Cgil Guglielmo Epifani dopo la rottura dei mesi scorsi. L’idea che la più forte organizzazione sindacale sia isolata è pericolosa e non la posso condividere. In queste difficili situazioni  i passi di riavvicinamento devono sempre essere reciproci ed è ciò che è avvenuto a Roma. Nelle settimane scorse ho riascoltato le vecchie denominazioni di sindacato bianco per la Cisl  e di sindacato rosso per la Cgil. Seppelliamole un’altra volta e definitivamente.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 9 commenti -
ho visto e sentito ultimamente uno Scajola che dopo lui e il suo governo detto peste e corna della CGIL e di Epifani, ora chiede di sedersi al tavolo e di Epifani come una persona sempre corretta. Fossi Epifani mi arrabbierei, fino all'altro giorno era l'irresponsabile che faceva perdere PIL con qualche sciopero...non la crisi e non il governo facevano perdere punti PIL, bensì Epifani. Anche questo un altro caso di detto/disdetto di questo governo.
Scritto da ema il 24/5/2009 alle 10:44
Caro Giuseppe, sono allarmato. Tabacci ti ha già intruppato con pubblico avviso di chiamata? O ti hanno mandato anche la cartolina di precetto.? Che modo di fare politica. Ciao
Scritto da AMBROGIO VAGHI il 24/5/2009 alle 12:56
Bravo Adamoli, sempre il graffio dell'uomo di classe. Sono convinto che una cosa sia la dialettica tra i sindacati, un'altra cosa sia cercare sempre l'unità. Quest'ultima è necessaria e urgente.
Scritto da Un ex DS di sinistra il 24/5/2009 alle 13:28
Sono per l'unità sindacale ma per i contratti mi sto convincendo che le proposte di Cisl e Uil sono le migliori. La Cgil non vuole mai cambiare niente.
Scritto da Valceresio il 24/5/2009 alle 13:39
caro Adamoli leggiti tra le lettere a V.N."un lusso vivere con 1300 euro al mese" leggi i commenti e cerca di capire che ai lavoratori serve un sindacato VERO altro che bianco o rosso. P.S e con le cenette a palazzo Grazioli come la mettiamo?
Scritto da angelo il 24/5/2009 alle 17:43
Sono quasi sempre d’accordo con gli interventi di Vaghi, ma questo proprio non riesco a comprenderlo. Cosa c’entra Tabacci col tuo appello all’unità sindacale? Quanto al superamento di antiche denominazioni, io che sono stato sindacalista e segretario di categoria della CISL negli anni settanta, non ricordo di averle mai sentite, se non dagli anziani di allora che però si riferivano agli anni cinquanta. Ricordo solo che l’epiteto spregiativo rivolto a tutti era “la triplice”. Allora il desiderio di unità era palpabile. Spero possa ancora essere attuale.
Scritto da Angelo Eberli il 24/5/2009 alle 18:41
ora Scajola vorrebbe valutare moratoria sui licenziamenti...chi è che l'aveva proposta qualche mese fa?
Scritto da emanuele martini il 24/5/2009 alle 19:58
Ad Angelo risponderà, forse, Adamoli. Credo che Giuseppe voglia proprio dire che ci vuole un sindacato forte e unito, non uno bianco e uno rosso. A me pare del tutto evidente.
Scritto da Lucky il 25/5/2009 alle 08:53
Oggi il Sindacato se vuole essere moderno, efficace e attuale deve interessarsi soprattutto della maggioranza dei nuovi "proletari sfruttati" che sono il popolo,non solo giovanile purtroppo, dei precari a progetto e dei disoccupati.Proprio perchè retto dalle adesioni di chi un lavoro lo ha deve guardare a questi non con compassione ma con l'impegno di chi lotta per loro.Scelte coraggiose sul contratto anche se riducono rendite di posizione,sono sostenibili se creano occupazione nuova. W l'unità.
Scritto da Nicola Lombardo CISL-FP Regione Lombardia il 25/5/2009 alle 10:11
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