Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 10/6/2009 alle 15:59

Per adesso sono soltanto voci, ma fondate. E dunque è meglio mettere le mani avanti. Il Pd è in crisi e sta avanzando la tribù degli organigrammi. Dario Franceschini segretario, Debora Serracchiani (nella foto) vice, Massimo D’Alema presidente. Oppure Piero Fassino. Poi bisogna trovare un posto importante per Pierluigi Bersani, magari capogruppo alla Camera, e così via… . E naturalmente si parla di congelare il tutto e di rinviare il congresso previsto ad ottobre a dopo le elezioni regionali dell’anno prossimo.
Ma siamo matti? Come non si fa a capire che il successo elettorale della Serracchiani, illustre sconosciuta fino a qualche mese fa, è il segno di una ribellione all’immodificabile “club dei potenti”? L’organigramma sarà il frutto della decisione congressuale. Prima bisogna pensare a completare la costruzione culturale del partito dalla quale derivare tre o quattro messaggi forti da affidare ad una leadership che lavorerà per qualche anno. Usare la Serracchiani od altri come lei come foglie di fico per lasciare il tutto pressoché inalterato, sarebbe un errore drammatico che, sono sicuro, alla fine non si farà se non altro per la rivolta dei militanti.
Sulle alleanze, in questo momento, è giusto essere prudenti ed aperti. Se è stata sepolta la vecchia Unione che ha prodotto le elezioni anticipate, non si può nemmeno coltivare l’illusione di un’autosufficienza che ci condanna all’irrilevanza. L’attenzione al centro, assolutamente necessaria per allargare il bacino elettorale, è un fatto di linea culturale e politica per riconquistare gli astensionisti e gli elettori insoddisfatti di Berlusconi. Poi c’è anche l’alleanza con l’Udc che deve però seguire, non anticipare, la definizione dell’identità e della linea politica. Se rovesciamo il paradigma raccoglieremo un pugno di mosche.  

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 17 commenti -
Ho letto anch'io sui quotidiani questo "retroscena" e già mi sono incarognito. Ma se và veramente così, prima di stracciare la tessera, un sampietrino glielo voglio tirare! Da Varese in su!
Scritto da Lele il 10/6/2009 alle 16:29
E' vero giuseppe. E' meglio una Serrachiani che non entra nel circolo dei pochi eletti che deborah tra i gota del partito. Basta organigrammi e più idee per il partito con un congresso vero e non correntizio
Scritto da francesco il 10/6/2009 alle 16:59
Hai perfettamente ragione. Lasciamo la Serracchiani in Europa a fare il suo dovere. Magari potrà dare un contributo al congresso ma caricarla di responsabilità in questo momento è solo un alibi per i dirigenti nazionali che vogliono un riverniciatina indolore e basta.
Scritto da Francesco C. il 10/6/2009 alle 17:04
Sottoscrivo ogni parola. Fai il congresso da protagonista che io e noi siamo con te.
Scritto da Un tuo amico fedele il 10/6/2009 alle 17:52
Quando finiremo di fiondarci come boccaloni su retroscena che vengono costruiti ad arte da certa stampa solo per dividerci e discutere d'altro ? Il congresso è un impegno e sono certo che verrà fatto.
Scritto da Ambrogio V, il 10/6/2009 alle 18:10
Un post che condivido in pieno: tra l'altro la Serracchiani l'ho vista ieri in video ed ho notato che ha una forte capacità di mettere in discussione "anche" le certezze degli avversari del PD. Dico "anche" perchè di lei si è cominciato a parlare quando aveva usato parole chiare contro i vertici del PD. Quello che stupisce è come, dopo anni, i dirigenti siano incapaci di leggere la realtà, ma forse non tutti visto questo post: ho fiducia. Un neo elettore PD..transfuga da 20 di "noisiamosinistra
Scritto da giaber il 10/6/2009 alle 18:24
Di fronte a un desiderio di novità che si traduce in voti ( tanti) e premia in Friuli Deborah Serracchiani, scatta subito il meccanismo autoconservativo della cooptazione al centro. La si lasci in Europa e si vada la cuore del problema: lo scollamento territoriale del partito, la sua assenza dalle tante criticità presenti nel paese: sicurezza sul lavoro, pendolarismo da terzo mondo nelle grandi aree urbane, disparità di reddito sempre più marcate, evasione fiscale, giustizia da piangere e via...
Scritto da cesare chiericati il 10/6/2009 alle 18:46
Ho scritto recentemente che se vogliamo che i nostri potenziali elettori tornino a votarci, occorre azzerare la “nomenclatura autoreferenziale” che ci ha portato di sconfitta in sconfitta. Ma lorsignori fanno orecchio da mercante. Era quello che paventavo e che puntualmente si verifica. Cercano di intruppare il nuovo per spirito di autoconservazione. Sono veramente indignato. Se non si andrà a congresso e non si stabilirà una nuova leadership ( e non escludo possa essere Franceschini) su tesi chiare, credo proprio che si andrà alla dissoluzione. Intanto D’Alema affila le armi… Disperante!
Scritto da Angelo Eberli il 10/6/2009 alle 19:34
Ho paura, caro Ambrogio V., che questi non sono retroscena inventati. Sono tentativi veri di costruire un organigramma prima del congresso e poi di farli approvare come sono. Li ho trovati anche sull'Unità, non solo su Repubblica che sono i due giornali che leggo.
Scritto da Osvaldo V. il 10/6/2009 alle 20:25
La rissa fra Veltroni e D'Alema non era una montatura dei giornali. Non lo era nemmeno la lotta fra Soru e il partito in Sardegna che ha portato alle elezioni anticipate e alla perdita della regione e moltre altre cose. Perciò mettiamo davvero le mani avanti e diciamo che non ci stiamo a fare un congresso farsa.
Scritto da Paolo il 10/6/2009 alle 20:56
La Serracchiani ieri sera a Ballarò, questa sera a Otto e Mezzo. Accidenti sarà brava, meglio delle signorinelle che Veltroni aveva messo in Parlamento, ma lasciamola crescere senza bruciarla. Secondo me potrà dare molto, adesso faccia bene in Europa.
Scritto da Bernasconi L. il 10/6/2009 alle 22:22
Mi piace soprattutto il passaggio sulle alleanze. Per realizzarle è importante che non vinca il si al referendum, ma questo mi pare un pericolo scampato.
Scritto da Carlo P. il 10/6/2009 alle 22:26
Hai affronato il problema del centro in maniera convincente. Questo mi fa molto piacere.
Scritto da Bortoluzzi il 10/6/2009 alle 23:12
Come sempre, caro Giuseppe, hai centrato il punto. E come sempre la nomenklatura del partito non ha capito niente e pensa solo a conservare il proprio orticello, sempre più piccolo e asfittico.
Scritto da larpi il 11/6/2009 alle 09:14
Per riacquistare gli astensionisti e convincere gli incerti non basta l'alleanza con il centro, è vero, bisogna cambiare pelle al partito che oggi è una rielaborazione di una sinistra vecchia.
Scritto da Bassani il 11/6/2009 alle 09:19
Sono completamente d'accordo con Adamoli e aggiungo... Se veramente la Serracchiani ha fegato si deve sottrarre immediatamente da questo gioco, altrimenti anche lei, si accoderà al gioco. Personalmente starò con chiunque non avalli lo scenario qui paventato e se non ci sarà nessuno (ma non penso) allora vorrà dire che questa non è più casa mia.....
Scritto da ale il 11/6/2009 alle 10:49
D'Alema o Fassino presidenti?? non vuole essere una negazione delle loro capacità politiche ma....ASSOLUTAMENTE MAI!!!! L'italia e gli italiani, sia nosti elettori che non vogliono vedere volti nuovi alla guida del PD!!! ci siamo presentati come partito del rinnovamento!! abbiamo perso tutto quello che si poteva perdere...in una squadra di calcio paga l'allenatore... l'allenatore in politica sono i dirigenti..e qui mi fermo...
Scritto da Federico A. il 11/6/2009 alle 12:17
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