Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 30/6/2009 alle 16:06

Vi segnalo il bell’articolo di Vittorio Zucconi sulla Repubblica di oggi in merito alla pena esemplare inflitta negli Usa a Bernard Madoff. Per anni Madoff, ex presidente del Nasdaq, aveva truffato ignari investitori fra cui il premio Nobel Elie Wiesel e il regista Steven Spielberg. Ieri è stato condannato a 150 anni di reclusione, in pratica morirà in carcere. È questo un altro esempio, se ancora ce n’era bisogno, di come le cose funzionano diversamente in America e in Italia. Scrive Zucconi: «La giustizia usa un martello tremendo anche se arriva troppo tardi per salvare le vittime, nella nazione dove nessuno è mai immune dalla legge, dal Presidente degli Stati Uniti al volgare pusher di quartiere, passando per i signori di Wall Street».
Madoff è stato processato in sei mesi. Da noi Cragnotti e Tanzi (crac Cirio e Parmalat) ancora vivono nelle loro ville dopo anni dalla scoperta della bancarotta. E Tanzi, coetaneo di Madoff ovvero settantenne, non andrà comunque in carcere perché ha superato i limiti di età previsti dalla legge italiana per la detenzione.

Commenti dei lettori: 5 commenti -
Ci si scandalizza ma poi tutto rimane come prima,che governi la Destra come la Sinistra. Visto che aspettate i programmi dei contendenti alla segreteria PD,vedremo se qualcuno scriverà una riga al riguardo, oltre al solito bla-bla-bla sulla sicurezza...
Scritto da NARDO il 30/6/2009 alle 17:08
Non solo: non mi pare che esista nemmeno un qualsiasi "lodo" che preservi Barack Obama dal carcere
Scritto da Adriano il 30/6/2009 alle 19:27
Non seguite sempre Repubblica. E' sempre stata profeta di sventura e vi porta male.
Scritto da Luigino il 30/6/2009 alle 21:47
Da noi invece approvano il lodo Alfano. Meno male che c'è Di Pietro. Non mi piace molto però a Berlusconi non gliele manda a dire.
Scritto da Oreste il 30/6/2009 alle 21:52
In tema di giustizia Usa e Europa hanno storie profondamente diverse e non sovrapponibili. Ma il discorso è troppo lungo e complesso. Basterebbe che in Italia la giustizia avesse tempi e costi ragionevoli e che la certezza del diritto fosse assicurata a tutti: innocenti e colpevoli. Invece è lo sfascio organizzativo che tutti conosciamo e che si trascina dal dopoguerra soprattutto in campo civile. Una tra le tante gravi responsabilià della classe politica intesa nel suo complesso.
Scritto da Cesare Chiericati il 1/7/2009 alle 09:47
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