Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 13/7/2009 alle 14:42

Rispondo ad un gentile interlocutore che mi chiede quando deciderò quale candidato sostenere al congresso e aggiunge che più tardi lo farò più sarò sospettato di aspettare per conoscere il possibile vincitore. Ho chiarito fin dall’inizio del percorso congressuale che voglio scegliere fra due o tre piattaforme politiche e non fra due o tre candidati tutti rispettabili e valorosi.
Mi spiego con degli esempi. Giovedì 2 luglio ho partecipato ad una riunione con Enrico Letta (un amico di lunga data) ad Iseo e di fronte ad un importante sponsor di Bersani ho fatto alcune valutazioni critiche sulle sue posizioni politiche. Il giorno dopo a Roma, invitato da Francesco Rutelli a prendere la parola, ho evidenziato problemi e dubbi sulla linea di Franceschini, lui presente, in un’assemblea che maggioritariamente lo appoggerà. Oggi farò la stessa cosa in un colloquio con il collega Pippo Civati, grande sostenitore di Ignazio Marino. Credo che se tutti ci comportassimo così fino a quando non abbiamo raggiunto una convinzione forte, faremmo una cosa utile per il congresso e per il Pd.
Per il resto non mi preoccupo molto. Se avessi scelto subito con chi stare mi avrebbero detto che volevo posizionarmi tempestivamente per godere il relativo vantaggio. Se scelgo Bersani ci sarà chi mi dirà che lo faccio per amicizia e lealtà con Enrico Letta e per schierarmi con chi oggi sembra avere maggiori probabilità di successo. Se scelgo Franceschini qualcuno potrebbe dirmi che ho riascoltato il “richiamo della foresta” delle vecchie appartenenze alla Margherita e ai Popolari.
La scelta che non tradisce mai è solo quella che ti porta a seguire le tue idee. La mia speranza è di un Pd che non si rintana nel recinto di due tradizioni consunte, ma che va in mare aperto per conquistare elettori incerti, indecisi, inquieti, anche sull’altro fronte.
Siamo nati per diventare forza di governo, non per accontentarci di qualche isola felice lungo la dorsale appenninica e di essere il più forte partito di opposizione. La mia scelta congressuale sarà orientata solo su questo parametro. Le proposte articolate dei candidati, che per ora non ci sono, saranno decisive.
Ricordiamoci, in ogni caso, che un partito politico non è solo un insieme di idee, un progetto e un’organizzazione. È una comunità di donne e di uomini con un’alta capacità di convivenza solidale. I congressi passano, i partiti restano e non si può sempre costruire sulle macerie di una polemica eccessivamente aspra.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 13 commenti -
Tu stai già facendo un buon lavoro per il Congresso, stimolando il confronto, punzecchiando e solleticando le meningi degli amici che leggono il blog e che ti seguono. Dico che i candidati devono dimostrare di avere leadership, progetto politico e chiare proposte programmatiche, quando le avranno mostrate, allora sarà doveroso compiere una scelta.
Scritto da Lele il 13/7/2009 alle 15:06
Mi piace particolarmente l'ultimo periodo sulla comunità di persone. Se tutti avessero questo concetto in testa sarebbe molto meglio.
Scritto da Maroni L. il 13/7/2009 alle 15:21
Condivido Lele. Tu stai già facendo il congresso molto più di altri che hanno già scelto per chi votare. Il congresso è una dialettica di idee non solo la scelta del leader. Lo dico io che sono di sinistra e non voto né al congresso né alle primarie.
Scritto da Giustino il 13/7/2009 alle 15:35
Scusate..ma quanti dubbi! Ripetete come replicanti che ci vogliono proposte programmatiche, progetti,ecc. Ma fino adesso il PD dove stava? E pretendavate pure di vincere! Sulla base di cosa? Ma come si fa a votarvi? Sembrate un insieme di vacuità, a cercare differenze?? Tra Bersani e Franceschini, per tranquillizarvi!! Vi state contorcendo, con un declino inarrestabile! Nonostante Berlusconi la gente non vi segue!
Scritto da NARDO il 13/7/2009 alle 16:03
Condivido la tua analisi. Non mi sono ancora iscritto al PD perchè voglio vederci chiaro. Com'è accettabile che il Congresso decida 3 candidati alla segreteria per poi effettuare le primarie,aperte a tutti, che potrebbero ribaltare le decisioni congressuali delegittimandole? Se dal Congresso scaturirà un moderno progetto programmatico alternativo al centrodestra allora si vedrà una concreta prospettiva per il futuro, altrimenti non avremo futuro. Un candidato o l'altro deve essere credibile.
Scritto da Ravani il 13/7/2009 alle 18:02
Condivido l'analisi. Prima di decidere quale candidato votare voglio vedere come si sviluppa il confronto. Se capisco bene abbiamo tempo fino a settembre. Perchè correre adesso?
Scritto da Bernasconi il 13/7/2009 alle 22:48
Caro Giuseppe, hai commentato Grillo, e io sono d'accordo con te, ma perchè non hai detto niente di Ignazio Marino che ha strumentalizzato Bianchini? Mi piacerebbe avere la tua impressione.
Scritto da Stefano A. il 13/7/2009 alle 22:55
Stiamo iniziando un congresso, Nardo, forse la tua veemente negatività sul PD non te l'ha fatto comprendere. E' naturale che si parli di proposte, di candidati, di progetti.
Scritto da Alessandro il 13/7/2009 alle 23:00
Il tuo approccio mi sembra il migliore. Chi ha già deciso buon per lui, gli altri riflettano bene. Correre non è un buon consiglio.
Scritto da Attilio il 13/7/2009 alle 23:22
Vengo da una riunione qui a Milano alla quale ho partecipato pur non essendo iscritto. C'è molta incertezza fra Franceschini e Bersani (Marino ha pochi sostenitori). Ho sostenuto il tuo punto di vista che è abbastanza condiviso.
Scritto da Il pirata il 13/7/2009 alle 23:25
Le due tradizioni sono consunte, questo è il passo più significativo del tuo post. Da come saranno superate dipende il futuro del PD.
Scritto da Giorgio F. il 14/7/2009 alle 09:30
Avevo partecipato alle primarie di Veltroni, alle prossime non andrò più a votare. Complimenti però per questo blog, una delle poche cose positive di area PD in questa provincia.
Scritto da Vittorio il 14/7/2009 alle 10:16
guardate il sondaggio dell'espresso: http://espresso.repubblica.it/sondaggio-risultati?idpoll=2104257 la gente ha voglia di cambiare, basta con i soliti inciucioni con le mani in pasta che promettono tante cose e poi non le fanno....
Scritto da Mauro Lodi il 14/7/2009 alle 16:58
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