inserito il 8/9/2009 alle 09:35
Presa di posizione chiara e netta che condivido. Anche negli ospedali c'è troppo clientelismo politico. Chi non è allineato rischia di restare emarginato. Così non va. E io non sono un elettore stabile della sinistra.
Scritto da Un medico ospedaliero il 8/9/2009 alle 10:38
La spesa sanitaria, non soggetta al patto di stabilità, supera ormai il 75% del bilancio totale della Regione, la diagnostica è fuori controllo. Ricordo ai lettori l'espressione usata da un giudice in un dispositivo di condanna a una famosa struttura privata, scrisse che lì si faceva: "Cardiologia a cottimo". Senza voler demonizzare il sistema, che non è da buttare via, è però necessario un serio ripensamento. Il problema è che la Giunta Formigoni ne è ormai schiava. Il sistema si autoalimenta.
Scritto da Lele il 8/9/2009 alle 12:19
Un appunto sulle nomine in sanità. Ormai la Regione controlla, direttamente o filtrando le abilitazioni, la nomina di tutti i Direttori Generali, i direttori sanitari e quelli amministrativi (pubblici e privati). In questo modo non si premia la capacità ma il servilismo (nel pubblico), alimentando una pericolosa deresponsabilizzazione del personale. Nel privato invece ci sono pericolosi intrecci tra salute e interessi e si sa chi ne fa le spese.
Scritto da Lele il 8/9/2009 alle 12:25
Nessuno può mettere in discussione il fatto che la sanità lombarda è la prima, o tra le primissime, in Italia. Ma gli sprechi nella medicina convenzionata sono tanti e vanno a vantaggio degli amici degli amici. Quando c'è uno scandalo Formigoni interviene con tante rassicurazioni. Poi tutto torna come prima.
Scritto da Un'infermiera di Varese il 8/9/2009 alle 13:16
Sarà anche come dici tu, però la sanità in Lombardia funziona meglio che in tutte le altre regioni.
Scritto da Rodolfo D. il 8/9/2009 alle 13:25
Se sono di più le virtù o i vizi non lo so. Ma certamente c'è moltissimo da migliorare.
Scritto da Giacomina il 8/9/2009 alle 13:35
Sono d'accordo. Credo tuttavia che si debbano attentamente sorvegliare: 1) le "parentopoli sanitarie" che proliferano anche sotto i cieli di Lombardia, a Varese esiste qualche illustre esempio in merito 2) responsabilizzare i medici di base, ridotti in moltissimi casi a semplici digitatori di ricette e prescrizioni di esami. Dovrebero essere loro infatti il primo filtro contro lo spreco. Oggi è difficile imbattersi in qualcuno che "rischi" una diagnosi e azzardi una cura. Esami per tutti e via
Scritto da cesare chiericati il 8/9/2009 alle 15:46 |
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