Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 9/9/2009 alle 09:02

C’è un punto della mozione di Dario Franceschini che sta suscitando discussione e preoccupazione in alcune regioni del Nord e in Lombardia in particolare. È il punto relativo al sistema elettorale per il quale propone il ritorno ai collegi uninominali. Questo sistema, dicono i critici, priverebbe gran parte della Lombardia della rappresentanza del Pd. E in effetti potrebbe essere così. La provincia di Varese per esempio non aveva avuto nemmeno un parlamentare del centrosinistra con i vecchi collegi nei quali veniva eletto soltanto il candidato che prendeva un voto più degli altri, mentre ne ha avuti due a partire appunto dal 2006 con la cosiddetta “legge porcata” di Roberto Calderoli, di tipo proporzionale.
Però, attenzione, Franceschini fa riferimento a “collegi uninominali compatibili con diversi modelli di legge elettorale”. Se si adottasse il sistema dei collegi provinciali si potrebbero avere anche più eletti per ogni singolo collegio e il Pd potrebbe ottenere la sua rappresentanza parlamentare anche nel nostro territorio. Per esempio, se i seggi del Pd sono venti in Lombardia, vengono eletti i primi venti del Pd secondo la graduatoria regionale. Come peraltro avveniva una volta per l’elezione dei senatori. In questo caso si premierebbero i candidati più validi e si creerebbe un buon rapporto fra eletto ed elettori, superando la pratica dei parlamentari nominati da parte dei partiti, assolutamente inaccettabile.  
A quanto proposto serve un chiarimento puntuale di Franceschini perché la rappresentanza è la quintessenza del sistema democratico.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 12 commenti -
Preferisco cmq le preferenze ... Con il sistema "Adamoli" ci sarebbe la corsa ai colegi sicuri, quelli più favorevoli per il Pd, lo vediamo anche nelle provinciali... con l'attitudine dei cittaidni Italiani a non guardare ai candidati dei propri collegi (come avviene invece ad esempio in Inghilterra) ma al leader nazionale, il rischio è quello di avere un sacco di "paracadutati" come avviene con il sistema attuale.....
Scritto da ale il 9/9/2009 alle 12:22
Non preoccuparti, questo sistema non lo cambieranno. Fa comodo ai parlamentari yesmen e anche ai leader che tengono sotto controllo tutti i "nominati". Hai visto come deputati e senatori si sono messi subito in fila per il congresso PD?
Scritto da Il perfido il 9/9/2009 alle 14:05
Se tolgono i parlamentari del PD a Varese chi se ne importa? Uno poi non l'ho mai ne visto ne sentito.
Scritto da Uslenghi il 9/9/2009 alle 14:19
Primarie per i nostri candidati provinciali al parlamento: questa e' la via per togliere di mezzo gli yes-man.
Scritto da Andrea Botta il 9/9/2009 alle 14:21
Non entro nel merito tecnico ma mi pare giusto che il PD in Lombardia e a Varese abbia i suoi rappresentanti in Parlamento
Scritto da Un ex DS di sinistra il 9/9/2009 alle 14:41
Concordo con Andrea Botta. Sono stanco di chi non si misura con l'elettorato.
Scritto da Un giovane PD il 9/9/2009 alle 15:05
Le elezioni sono "televisive" e leaderistiche. Quello che un candidato può portare non credo riesca a modificare il voto emozionale o di parte che, anche nelle tornate amministrative, impera. Ritorno al Mattarellum? Se leadership e progetto non scaldano i cuori, non sono i candidati locali a salvare la situazione. Mi dispiace ma vedo una progressiva marginalizzazione dei "campioni" locali, a meno che questi non si connotino "egoisticamente" come rappresentanti di quegli interessi particolari
Scritto da Lele il 9/9/2009 alle 15:53
Questa volta non sono d'accordo con Lele. Può darsi che i candidati locali non portino tanti voti (è tutto da dimostrare) ma se sono scelti dai capi nazionali non si curano neanche di rappresentare i cittadini e i loro bisogni.
Scritto da Giorgio il 9/9/2009 alle 20:45
scrivo dalla toscana, quindi dalla situazione opposta a quella lombarda...secondo me, il maggioritario migliora i candidati, che devono essere comunque gente presentabile, ma peggiora la rappresentanza, nel senso che si corre il rischio di finire come dice adamoli...il mattarellum, col 25%, in parte risolveva il problema...mah. sulla legge elettorale ho rinunciato ad avere una mia opinione...
Scritto da m il 9/9/2009 alle 21:08
Non voglio essere maleducato ma la sorte dei parlamentari locali non interessa per niente alla gente comune.
Scritto da Lucianone il 9/9/2009 alle 21:26
Il problema sollevato da Adamoli è serio. La democrazia vive anche del rapporto fra elettori ed eletto. In regione ci sono le preferenza e va bene, per il Parlamento non si può continuare con i "nominati" dai capi. Franceschini chiarisca bene. Il sistema eletorale è un fatto importante.
Scritto da Montalbetti il 9/9/2009 alle 22:17
Una domanda. Il PD si era dichiarato tanto contrario al "Porcellum" ma lo ha adottato quale strumento interno per l'elezione dei suoi componenti nelle sue assemblee interne, ai vari livelli. Anche in questa fase congressuale le liste per i componenti delle assemblee provinciali, se non ho letto male i regolamenti,sono "bloccate". La preferenza resta solo nelle primarie. Delle due l'una: o cominciamo ad abituare gli elettori, a cominciare dagli iscritti, alla preferenza sempre o allora Primarie!!!
Scritto da Nicola Lombardo il 11/9/2009 alle 11:30
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