Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 9/9/2009 alle 14:56

Il Pd in Regione ha contribuito molto a migliorare il cosiddetto “piano casa” varato nel luglio scorso per rilanciare l’edilizia in difficoltà. Vale a dire la concessione di limitati premi volumetrici rispetto alle regole in vigore in cambio di ristrutturazioni, miglioramenti e allargamenti di case e appartamenti. Il nostro voto finale, come ho sostenuto nella dichiarazione a nome del Pd, è stato contrario perché non eravamo favorevoli all’applicazione delle deroghe, valide diciotto mesi, nei centri storici e nelle zone a parco. La maggioranza ci aveva risposto in modo negativo. Apprendo in questi giorni che il Comune di Milano - dico il capoluogo della Regione, non un piccolo comune – sta preparando una delibera per non applicare il “piano casa” nei quartieri storici. Esattamente come volevamo noi.
Che cosa ne dicono i pasdaran del mattone presenti in Regione?

Categoria: Lombardia
Commenti dei lettori: 6 commenti -
Ieri sera Consiglio Comunale, nel dibattito l'Assessore al bilancio lascia trasparire questo: "Non possiamo smettere di far costruire perché finanziamo i servizi con i proventi dei permessi per costruire", ciò vuol dire che siamo in un circolo vizioso difficilmente scardinabile. La situazione è uguale in moti Comuni, che fare?
Scritto da Lele il 9/9/2009 alle 15:57
La gestione del territorio non può essere guidata da una logica di solo "consumo". Quante sono oggi le "aree industriali dismesse" da recuperare? Quante delle odierne zone commerciali saranno "aree dismesse" quando la concorrenza le avrà svuotate? Con i prodotti industriali abbiamo imparato la lezione del "life cycle assessment" cioè dell'analisi di tutto il ciclo di vita, riuso o riciclo compreso; quando saremo capaci di far lo stesso con l'IMPIEGO del territorio?
Scritto da Giacomo il 9/9/2009 alle 17:45
Concordo con Giacomo. Il consumo del territorio va sottoposto ad una analisi attenta dei costi di futuro.
Scritto da Giorgio il 9/9/2009 alle 20:48
Caro Adamoli, i pasdaran del mattone pensano ai loro interessi, non a quelli della comunità. E' sempre stato così.
Scritto da Architetto neolaureato il 9/9/2009 alle 20:52
Non si rendono conto che di costruzioni ce ne sono già fin troppo? Costruire nei parchi e nei centri storici è un peccato mortale.
Scritto da Lucianone il 9/9/2009 alle 21:29
Un collega, dell'Architetto neolaureato, in una assemblea sul PGT rispondeva ad una precisa domanda di un cittadino che chiedeva a LUI: avete fatto i conti e la previsione di quanti nuovi cittadini potrebbero insediarsi su questo territorio già ora sufficientemente e numericamente occupato? Risposta: non siamo in URSS e quindi ognuno è libero di fare le scelte che si ritengono necessarie, senza i famosi "piani quinquennali". Penso che la tendenza sia in atto nella ns. Regione.Scillieri docet.
Scritto da penna42 il 10/9/2009 alle 21:11
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