Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 9/10/2009 alle 09:51

«Le osservazioni degli avvocati del Premier sulla costituzione materiale che è cambiata rispetto alla Costituzione scritta mi sembrano pertinenti. Tu cosa ne dici?», mi ha scritto Zanzi A. sul blog di ieri.
Il mio non è il parere di un esperto. Sono però sensibile su questi temi, ed è bene che se ne parli diffusamente. Da moltissimo tempo sono convinto che le istituzioni sono il cuore della politica. Detto questo, mi sono sorpreso nell’apprendere che gli avvocati Pecorella e Ghedini hanno utilizzato l’argomento che la costituzione materiale è cambiata e che il Premier è ora eletto dai cittadini direttamente. Non è affatto così, sulla scheda c’è l’indicazione del candidato premier che però viene eletto dal Parlamento. L’elezione diretta l’abbiamo per il Presidente della regione, non per il Capo del governo. Come può la Corte accettare l’idea che la Costituzione sia cambiata per effetto di leggi ordinarie (elettorale in questo caso) e non con la procedura che la Costituzione prescrive, compresi i referendum confermativi?
Per questa ragione era abbastanza chiaro che la Corte non avrebbe dichiarato la legittimità del Lodo Alfano se questa poteva significare avallare la tesi ardita e infondata degli avvocati. Un conto è il tribunale ordinario che giudica l’azione degli uomini, un altro conto è la suprema autorità giurisdizionale che giudica la costituzionalità delle leggi.
Pecorella e Ghedini devono essere ottimi avvocati in un tribunale ordinario, ma, dalla Corte, sono stati giudicati pessimi costituzionalisti.

P.S.: ho notato che Zanzi ha scritto costituzione materiale con la c minuscola e Costituzione con quella maiuscola. È un lapsus che la dice lunga e che approvo pienamente.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 15 commenti -
Questa tesi è corretta. Io sono favorevole alla repubblica presidenziale ma è chiaro che bisogna cambiare la Costituzione con la doppia lettura del Parlamento e l'eventuale referendum. Per ora siamo una democrazia parlamentare malgrado il nome del candidato sulla scheda elettorale.
Scritto da Insegnante diritto pubblico il 9/10/2009 alle 10:48
C'è in corso un tentativo di cambiare la Costituzione con forzature legislative inacettabili. La Corte non può fare altro che respingere queste manovre. Quando la Costituzione sarà cambiata formalmente la Corte ne custodirà il profilo e la sostanza come sta facendo adesso.
Scritto da G.G. il 9/10/2009 alle 11:05
E' inutile cercare di discutere in questo modo. La realtà è che si vuole far fuori Berlusconi.
Scritto da Un leghista il 9/10/2009 alle 11:07
Ti sei limitato a rispondere a Zanzi che poneva il problema della costituzione materiale ma c'è un'altra perla in quello che hanno detto Pecorella e Ghedini: la legge è uguale per tutti ma in certi casi si deve applicare in modo diverso.
Scritto da Roberto il 9/10/2009 alle 11:12
Sono d'accordo col leghista. E' Di Pietro che vuole le elezioni anticipate. Voi siete slavati e incerti come sempre.
Scritto da Radice F. il 9/10/2009 alle 11:19
Andrò ancora fuori tema, in parte. Giuseppe Adamoli scrive: "le istituzioni sono il cuore della politica". Non mi riferirò al caso specifico: per me Berlusconi politico non dovrebbe neanche esistere ma il cuore della politica è sempre l'interesse nazionale. Non c'è istituzione né tecnico togato che tenga. La Nazione inanzi tutto e tutti al servizio della Nazione. Ah, dimenticavo, noi non siamo una Nazione, siamo un coacervo di interessi particolari, partitici, massonici, economico-finanziari...
Scritto da Filippo Valmaggia il 9/10/2009 alle 11:36
W gli slavati e gli incerti se significa non essere come Berlusconi e Di Pietro (due facce della stessa medaglia)
Scritto da ale il 9/10/2009 alle 11:42
E' chiaro che la Corte aveva ragioni da vendere. Se si vuole buttare tutto in politica si faccia ma non bisogna truccare le carte.
Scritto da Fumagalli C. il 9/10/2009 alle 12:11
Voto PDL e sono un ammiratore del tuo blog. Spesso dissento ma trovo stimolante il tuo modo di ragionare. Questo post lo condivido. Sono per il sistema parlamentare, forse per l'influenza del mio maestro d'università
Scritto da Armiraglio C. il 9/10/2009 alle 12:29
"Gli organi di garanzia devono operare in aderenza al dettato istituzionale e alla volontà del corpo elettorale". Così hanno scritto ieri Fini e Schifani, dimostrando che a destra c'è totale analfabetismo costituzionale: secondo loro chi prende più voti deve avere più garanzie di chi ne prende meno. Ma siamo matti ? La Costituzione è una sola e vale per tutti i cittadini in ugual misura; almeno questo, cari Bossi e Berlusconi, lasciatecelo.
Scritto da Larpi il 9/10/2009 alle 14:31
E' bello quando si ragiona in modo non fegatoso, come fa anche Armiraglio. In questo momento ce n'è una grande necessità.
Scritto da Sofia il 9/10/2009 alle 15:20
Caro Larpi, il comunicato di Fini e Schifani è stato l'esito di una mediazione estremamente ardua fra le tre più alte cariche dello Stato. Il mio giudizio è come il tuo. Come vedi possiamo anche dividerci sulla congiuntura politica ma non sui principi costituzionali che fondano la nostra democrazia.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/10/2009 alle 15:35
Concordo con altri che sono intervenuti. In questo periodo bisogna ragionare con calma. Peccato che il premier non ci riesca.
Scritto da Ruggero R. il 9/10/2009 alle 16:21
Beh, la differenza fra avvocati di tribunale e costituzionalisti di fama è enorme.
Scritto da Ercole il 9/10/2009 alle 21:19
Berlusconi dovete batterlo sul piano politico non su quello giudiziario. Mi auguro che ce la facciate, ma Franceschini mi sembra inadeguato.
Scritto da Gaetano B. il 9/10/2009 alle 22:27
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