Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 13/10/2009 alle 09:51

La proposta di legge Granata-Sarubbi sulla cittadinanza merita di essere menzionata come primo serio proposito di affrontare un problema come l'integrazione degli immigrati, ma anche per la natura bipartisan con cui è stata stata redatta.
Il documento, che propone la riduzione da 10 a 5 anni del periodo di tempo necessario a uno straniero per poter chiedere di diventare cittadino italiano e il passaggio dallo "ius sanguinis" allo "ius soli" per i figli di genitori legalmente soggiornanti e residenti in Italia da ciqnue anni, nasce infatti dall'iniziativa di due parlamentari rispettivamente di maggioranza ed opposizione: Andrea Sarubbi (Pd) e Fabio Granata (Pdl). Non solo: il testo porta in calce la firma di cinquanta parlamentari di tutti i gruppi, tranne la Lega, riuscendo così ad aggregare una maggioranza trasversale.
Un Paese capace di guardare al futuro non solo deve saper attivare politiche di integrazione sagge e lungimiranti, ma farlo in maniera costruttiva con il sostegno di tutti gli schieramenti.

Commenti dei lettori: 12 commenti -
Il futuro sarà offuscato da guerre razziali e i responsabili saranno i nostri politici dissennati e asserviti al Mercato, l' unico a guadagnare da questa babele. Quale vantaggio ne trarrà invece il nostro popolo? “Le differenze arricchiscono”, sentenziano i buonisti politicamente corretti! Scorrettamente rispondo. Quale diamine di arricchimento può dare uno zingaro grifagno piuttosto che un disperato fuggito dalla fame e che vede nel nostro Paese soltanto un'occasione di sopravvivenza a OGNI COSTO? Non ci odiano solo i musulmani. Questi dimostrano la loro avversione per la nostra cultura anche con l'esplosivo. Gli altri covano rancore e sono una bomba a orologeria innescata dalla nostra miope classe politica.
Scritto da Filippo Valmaggia il 13/10/2009 alle 10:41
E' una buona legge nelle intenzioni ma se la Lega non la vuole non se ne farà niente. A questo siamo ridotti.
Scritto da Vuolo A. il 13/10/2009 alle 13:28
Credo proprio, e non spero, che il futuro sarà offuscato da guerre razziali. Le migrazioni sono iniziate da tempo in molti stati dell' occidente, in primis gli Stati Uniti. Senza " buonismo", ma con un' analisi seria delle varie realtà, seguendo anche le prassi degli altri altri Paesi europei, si può considerare questa proposta bipartisan.
Scritto da bruna croci il 13/10/2009 alle 14:10
E' una proposta seria che spero diventi legge. Se il PDL vuole mostrarsi un pò autonomo dalla Lega deve approfittare di questa occasione.
Scritto da Luisa Cardin il 13/10/2009 alle 14:49
Il paragone con gli Stati Uniti non regge. In America non c'è autoctonia (invero, quella che c'era è stata spazzata via), e il sentimento nazionale, improponibile in quelle lande, è stato sostituito da un più modesto patriottismo. Il concetto di Nazione non può addirsi a un miscuglio di popoli come quello americano ma può adattarsi, come di fatto è avvenuto, il più gracile concetto di patria. Il collante non è e non può essere culturale ma più vilmente è un legame economico e di opportunità.
Scritto da Filippo Valmaggia il 13/10/2009 alle 14:57
E' evidente, Filippo, che dobbiamo tenere sotto controllo l'immigrazione pericolosa. Qui si sta parlamdo dei modi come far integrare gente che lavora, paga le tasse e contribuisce a pagare anche le nostre pensioni.
Scritto da Angela il 13/10/2009 alle 15:14
Filippo ha ragione se però si riferisce agli immigrati che arrivano già adulti nel nostro Paese. Per loro effettivamente la cittadinanza diventa un legame solo economico e di opportunità. Ma per i loro figli che nascono sul nostro suolo patrio, il discorso è diverso: loro possono essere i cittadini italiani del futuro. Trovo quindi giusto, e umano, per loro l'applicazione di questa legge, che prevede tra l'altro la cittadinanza alla fine del ciclo scolastico primario (italiani quindi a 11 anni).
Scritto da Pino il 13/10/2009 alle 16:15
Ho letto il testo e mi sembra un'ottima proposta. E' un segnale positivo che si sia riusciti a creare una collaborazione tra i due poli sul tema, guardando con lungimiranza al futuro. Sarebbe davvero un'ottimo risultato se andasse in porto (anche perchè significherebbe una sconfitta della Lega proprio sul suo core business...)
Scritto da davide il 13/10/2009 alle 17:54
L'immigrazione più pericolosa è quella che non delinque. E' invece proprio quella che si integra, anzi, che si insinua.
Scritto da Filippo Valmaggia il 13/10/2009 alle 21:19
Si tratta di una buona proposta che mi auguro diventi presto legge, ma ne dubito molto.
Scritto da Luca il 13/10/2009 alle 21:25
ok filippo. viva i delinquenti.
Scritto da ema il 14/10/2009 alle 11:21
Deliquenti sono coloro i quali attentano all'identità (futura) della nostra Nazione. Non mi riferisco agli allogeni ma alla nostra classe politica.
Scritto da Filippo Valmaggia il 14/10/2009 alle 12:11
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