Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 14/10/2009 alle 14:26

Una volta si diceva che 150 parlamentari su circa mille erano davvero bravi e qualificavano il Parlamento. Che altrettanti parlamentari andavano cacciati a pedate per mille ragioni. Che tutto il resto rappresentava dignitosamente la media del Paese.
Non ho nessun dubbio che Paola Binetti faccia parte della prima schiera e mi auguro che resti molto a lungo alla Camera dei Deputati. E, se volete il mio parere, anche se so che è poco condiviso, mi auguro che resti a lungo anche nel Pd. Tuttavia, le scriverò oggi stesso per chiederle che bisogno c’era di aggiungere il suo voto favorevole ieri alla pregiudiziale di incostituzionalità della legge sull’omofobia che aveva già una larga maggioranza. Una legislazione di questo tipo è necessaria e semmai bisogna aggravare le sanzioni per tutti gli atteggiamenti discriminanti oltre all’omosessualità. Mi riferisco alle disabilità, alla transessualità e alle minorità dovute all’età. Ho compreso le motivazioni di Paola Binetti per altre battaglie sulle quali mi sentivo di tutelare il suo diritto al voto di coscienza. In questo caso, francamente, non ne ho capito fino in fondo le ragioni.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 23 commenti -
Continuo a credere che debbano esistere i Diritti dei Popoli e non i diritti degli uomini.
Scritto da Filippo Valmaggia il 14/10/2009 alle 15:01
Che bisogno c'era di aggiungere il suo voto a quelli della maggioranza! Mi pare una giustificazione di opportunismo. La legge in questione introduce elementi di una gravità eccezionale circa la libertà di espressione, che la Binetti ha chiaramente evidenziato e che fa bene a sostenere. Qui la libertà di coscenza è giustamente invocata e applicata. E' il PD che introduce elementi gravi di valutazione, con Franceschini che rincorre in modo miserevole Marino per motivi elettorali interni.
Scritto da Lodovico Aspesi il 14/10/2009 alle 15:58
In realtà penso che l'espellerla dal partito sia la soluzione migliore. Al di là dell'affermazione sull'omosessualità/pedofilia (questo forse basta e avanza per mandarla fuori da un Parlamento democratico, visto che le affermazioni ogni tanto si dovrebbe pure pagarle), costei rappresenta in Parlamento posizioni estremiste che nel paese non ci sono. La differenza tra i paesi teocratici del lontano oriente e la Repubblica Italiana sta in cosa? Certo non nella Binetti...
Scritto da Alessandro Magno il 14/10/2009 alle 16:50
Adamoli ha sempre giustificato i casi di coscienza della Binetti e io non condividevo il suo atteggiamento. Al diritto di scelta personale dice ancora di si ma non capisce perchè la Binetti lo abbia esercitato nel caso specifico. Trovo questa posizione ancora troppo prudente ma apprezzo che dica sempre che cosa pensa senza chiudersi in un comodo silenzio (per un cattolico).
Scritto da Bortoluzzi il 14/10/2009 alle 16:54
Lodovico Aspesi e Alessandro Magno rappresentano due concezioni opposte. Credo che il PD debba attestarsi su una posizione intermedia che indichi un alto grado di civiltà e insieme di tolleranza.
Scritto da Elisabetta il 14/10/2009 alle 17:08
Attaccare la Binetti per l'aggiunta del suo voto copre il problema. Credo che in questa materia lei interpreti in maniera intransigente la posizione della chiesa, che è presa paro paro dal CD (meno Fini). La questione è che si torna sempre al riconoscimento dei diritti dell’”omosessualità”. E’ inutile, qualunque provvedimenti riguardi questo tema vedrà lacerarsi le posizioni politiche, che fare? Io, se fossi stato in aula ieri pomeriggio, avrei accettato di tornare in commissione, come era stato proposto… invece no, ci si è andati allegramente a schiantare. Inoltre credo che il progetto di legge Concia fosse un po’ furbesco, non sarà certo un altro inutile “ruggito del coniglio” a far cambiare idea a quelli che pensano di poter impunemente colpire gli omosessuali. Ma il problema rimane, che ci fa la Binetti nel PD, secondo me può starci benissimo, però ieri anche lei ha voluto avere spazio sul palcoscenico, facendo vedere, a chi di dovere, quanto fosse affidabile e di che pasta è fatta, furbetta anche lei!
Scritto da Lele il 14/10/2009 alle 17:24
Concordo pienamente. Ci sono altre leggi eticamente sensibili su cui manifestare il dissenso e quindi il voto di coscienza. In ogni caso la presenza della Binetti è sempre un fatto positivo.
Scritto da Una cittadina cattolica il 14/10/2009 alle 17:37
Sono contenta che almeno questa volta non la comprendi. Non sono del PD e sono laica (non lesbica). Perchè non si dovrebbe dare più protezione a chi è diverso dal punto di vista sessuale?.
Scritto da Elena il 14/10/2009 alle 17:44
Ad Alessandro Magno dico che quelle della Binetti non sono posizioni estremistiche minoritarie. Perchè se io vedo per strada due uomini baciarsi in bocca debbo essere libero di pensare e di dire che ciò mi fa schifo, senza per questo essere denunciato per omofobia. E sono anche convinto che come me la pensi la stragrande maggioranza degli elettori sia del CD che del PD.
Scritto da Lodovico Aspesi il 14/10/2009 alle 19:19
Non concordo con Lodovico Aspesi però questo Franceschini è patetico. E' pronto a tutto per un piatto di lenticchie.
Scritto da Giovanni il 14/10/2009 alle 20:10
Non condivido né Lodovico Aspesi né Alessandro Magno. Piuttosto, come dice Lele, i dirigenti del gruppo hanno fatto un altro errore non portando il progetto in commissione. Eppure erano presente anche Franceschini e gli altri big.
Scritto da Gerardo Moschin il 14/10/2009 alle 20:16
Il voto di coscienza va sempre rispettato. La Binetti da sicuramente prestigio al Parlamento perchè è una donna in gamba. Ha sbagliato? Forse ma merita rispetto.
Scritto da Ex DS di sinistra il 14/10/2009 alle 21:20
Sarei curioso di sapere dove metteresti i nostri parlamentari. Non lo dirai, penso, ma mi piacerebbe saperlo. Tu secondo me saresti nella prima fascia.
Scritto da Andrea il 14/10/2009 alle 21:50
Interessante come tutti o quasi tutti i tuoi post. Hai avuto un relarivo successo in politica perchè ti hanno fermato sul più bello. Ma saresti riuscito lo stesso in altri campi. Anche in parlamento, oltre che in regione, avresti fatto la tua bella figura. Nella parte alta.
Scritto da Gianluigi M. il 14/10/2009 alle 21:57
Non mi piace la Binetti e nemmeno la Concia che esibisce troppo la sua diversità. Credo nella libertà di coscienza ma nella fattispecie è esagerata. Franceschini ha fatto autogol.
Scritto da Piccolo poeta il 14/10/2009 alle 22:21
Quando ho saputo dell'on. Binetti mi sono riproposto di andare sul suo blog. Ha impostato bene il post. Se mi posso permettere, le raccomando solo di guardare tutte le sfaccettature del problema. Continui con le sue riflessioni. Per essere così brevi sono davvero buone.
Scritto da Un prete anonimo il 14/10/2009 alle 23:09
Io quello che non capisco è quali siano le motivazioni che spingono Paola Binetti a stare nel PD.
Scritto da ema il 15/10/2009 alle 00:11
Paola Binetti ha espresso liberamente e democraticamente il suo voto: attività desueta.....
Scritto da signoraoscura il 15/10/2009 alle 10:30
Perchè non espellete subito la Binetti? Non potete tenere lei e la Concia, non ve ne rendete conto?
Scritto da Giustino il 15/10/2009 alle 11:11
Caro Giustino, sono assolutamente contrario all'espulsione dell'On. Binetti. Sulla libertà di coscienza e disciplina di partito scriverò un post nei prossimi giorni.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/10/2009 alle 11:27
Concordo con Giustino. Che ci sta a fare la Binetti con noi. Evviva Franceschini, abbasso Bersani.
Scritto da Un PD incavolato il 15/10/2009 alle 12:27
La posizione della Binetti è stata male presentata e peggio interpretata. La senatrice (che non è una sprovveduta ma persona dotata di rara coerenza e specifica competenza professionale) è pienamente rispettosa delle persone "gay" tra le quali vanta amici e persino collaboratori. Il punto è che non condivide una legge che, al di là del merito, si ispira esplicitamente ad una posizione culturale secondo cui i generi sarebbero cinque e non due. Il problema è reale e complesso: non banalizzate.
Scritto da Massimo il 15/10/2009 alle 21:43
Va bene, Massimo, non banalizziamo. Intanto spiegalo agli omosessuali che si sentono minacciati e per cui la legge sarebbe stata un segnale "culturale" (come dici tu) chiaro e prezioso.
Scritto da eleuterio il 15/10/2009 alle 22:28
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