Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 17/11/2009 alle 10:43

Bella riunione ieri a Varese organizzata intelligentemente da Confesercenti (foto di Varesenews). Il tema, apparentemente lontano da quelli drammatici delle micro e piccole imprese che faticano a tenere aperti negozi, officine e laboratori (ne avevo già parlato qui), è in realtà importante. Si tratta della crisi delle associazioni di categoria che riuniscono molto meno della metà delle aziende. Inoltre ci sono due o tre associazioni di commercianti, due o tre degli artigiani (dipende dalla provincia e dalla regione) e queste divisioni sono ancora adesso il frutto delle separazioni della guerra fredda. Nel mio intervento ho sostenuto la necessità di voltare pagina e, insieme a Piero Bassetti “l’inventore” della moderna Camera di commercio, la necessità che essa diventi l’ente di riferimento territoriale per le politiche economiche. Una vera istituzione pubblica di coordinamento e di sussidiarietà. È il modo più efficace perché le imprese familiari diventino protagoniste dei progetti economici nei vari territori. E si lasci finalmente alle spalle il secolo delle ideologie.

Commenti dei lettori: 7 commenti -
Le Associazioni sono in crisi da tanto tempo come i partiti e i sindacati. Solo che i partiti hanno messo il problema sul tavolo tempo fa, le assciazioni no. Che comincino a farlo è importante.
Scritto da Colombo R. il 17/11/2009 alle 11:13
La tripartizione delle sigle nelle realtà associative era il frutto del traino che i 3 maggiori filoni culturali e politici , quello del Cattolicesimo democratico e liberale, quello comunista e quello social democratico, suscitavano in tutte le realtà aggregative del Paese. Oggi che la politica non ha idee e va al traino , spesso queste divisioni sono solo amarcord e retaggio di vecchi modelli organizzativi . Ben venga l'unità su proposte e progetti concreti in nome di una vera rappresentanza.
Scritto da Nicola il 17/11/2009 alle 11:52
Se queste associazioni non si svegliano continuerà a dominare solo e soltanto Confindustria.
Scritto da Un piccolo imprenditore il 17/11/2009 alle 12:42
La Camera di commercio per noi è quasi soltanto un costo. Deve trasformarsi se vuole contare ed essere sostenuta.
Scritto da Un artigiano il 17/11/2009 alle 13:56
"E si lasci finalmente alle spalle il secolo delle ideologie". E' troppo tardi, ormai: l'ideologia ha di fatto creato nei decenni steccati invalicabili che (ora) non si possono (più) ripianare con semplici dichiarazioni di intenti. Occorrono fatti, caro Adamoli: una vicinanza concreta alle problematiche delle micro imprese, che è la gente che lavora, che fatica, come tutta la gente che fatica e che lavora; e non ama fraseggiar ideologie...
Scritto da Amici Alto Milanese il 17/11/2009 alle 17:23
@ Amici Alto Milanese. Vi sembrerà forse strano, ma sulla circostanza che occorrono fatti concreti sono d'accordo con voi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/11/2009 alle 20:30
Adamoli, la tua coerenza che è onestà intellettuale è proverbiale! Grazie anche a queste doti la gente qualsiasi, senza tessere di partito, come noi, può sentirsi appassionata per la "res" pubblica e il coinvolgimento della gente è la miglior garanzia di vita democratica, quella vera! Non è affatto cosa di poco conto. Grazie.
Scritto da Amici Alto Milanese il 18/11/2009 alle 12:45
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)