Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 20/11/2009 alle 09:28

La delusione non è solo e tanto per Massimo D’Alema. È per l’Europa. È chiarissimo che hanno vinto, come temevano tutti gli europeisti, gli stati nazionali. Questo è avvenuto per la debolezza dei partiti politici europei, sia i socialisti che i popolari. Sul blog di ieri, notando appunto che gli interessi nazionali stavano prevalendo, mi auguravo almeno che vincesse il patriottismo italiano che con D’Alema offriva una personalità esperta e conosciuta. Adesso ascolteremo le dietrologie di tutti i tipi su Berlusconi e su molto altro, ma nella sostanza un cittadino attento non può che trarre una conclusione. Ieri abbiamo assistito all’ennesima battuta d’arresto nella costruzione di una forte Europa politica.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 8 commenti -
Cucù, cucù, l'Europa non c'è più. Verrebbe davvero voglia di cantare questa cantilena.
Scritto da Marco B. il 20/11/2009 alle 10:08
Concordo con Adamoli e non per D'Alema. Se al suo posto fossero state individuate figure di alto profilo sarebbe stato un buon lavoro comunque. Invece un Presidente mediatore a tutti i costi e una Ministro degli Esteri con poca esperienza sul tema sono una manna per i primi ministri degli stati più influenti. Italia non compresa.
Scritto da ale il 20/11/2009 alle 10:21
Adamoli, in Europa il socialismo esiste ancora? Che figura! A "far fuori" il candidato sostenuto persin tanto dal governo italiano non è stato Silvio Berlusconi! Se D'Alema fosse stato eletto ci sarebbero stati commenti contro i "meriti" che SB avrebbe accampato per sè... Non ci meravigliamo ora di sentire commenti, ancora una volta, contro il SB perchè Massimo non è stato eletto. A furia di "tirare in ballo" il SB in ogni occasione, la gente alla fine lo vota (anche di più?). Noi, invece...
Scritto da Bustocchi e Legnanesi il 20/11/2009 alle 11:13
L'Europa in mano a figure deboli e non troppo europeiste. Questo è il risultato mentre l'Italia (e il momdo intero) avrebbe bisogno di un'Europa forte.
Scritto da Antonio S. il 20/11/2009 alle 11:17
Con il senno di poi, il sostegno berlusconiano alla candidatura di D'Alema ha sinistre analogie con il bacio mafioso.
Scritto da Filippo Valmaggia il 20/11/2009 alle 13:51
Non so se dispiacermene o no. Non ho mai creduto in questa Europa del commercio e degli sprechi.
Scritto da Albertone da Giussano il 20/11/2009 alle 14:15
L'Europa aspetta e l'Italia arranca. Nessuno si lamenti poi se i cittadini si distaccano dal sentimento europeo.
Scritto da Carlo il 20/11/2009 alle 16:12
D'Alema è un ex comunista, se non lo fosse stato avrebbe avuto probabilmente l'incarico agognato.
Scritto da Un leghista il 20/11/2009 alle 17:18
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