Ho firmato questa mattina, insieme con tutti i colleghi dell’opposizione, la richiesta di istituire ai sensi del nuovo Statuto regionale una commissione di inchiesta sulle bonifiche dei siti contaminati in Lombardia sui quali sono stati autorizzati dal Governo regionale interventi per circa 115 milioni di euro. L’arco di tempo va dal 2001 al 2009. Non appongo mai la mia firma molto volentieri su queste iniziative, soprattutto quando sono in corso procedimenti giudiziari a carico di colleghi, loro congiunti, loro amici, società nelle quali hanno parte in causa. Sono i magistrati che, in questi casi, hanno in pugno la matassa e tocca a loro sbrogliarla senza nessuna interferenza. Ma l’inchiesta, in questo caso, va al di là dei problemi strettamente giudiziari e investe la procedura, i sistemi, le modalità della autorizzazioni, dei contributi pubblici, dell’esecuzione dei lavori e del loro controllo. È assai probabile, come noi sosteniamo da molto tempo, che occorra registrare e modificare l’intera macchina che presiede alla gestione delle bonifiche. E questo è un compito del consiglio regionale.