È la domanda che si stanno facendo in molti. In realtà fino a qualche giorno fa Filippo Penati era considerato generalmente l’antagonista più probabile e temibile di Letizia Moratti per la carica di sindaco di Milano nel 2011. Un obiettivo più raggiungibile per sua stessa ammissione. Perché questa svolta improvvisa? La ragione è semplice. Il Pd deve fare i conti con l’oggi nel territorio più difficile e perfino ostile, come dicono tanti osservatori intelligenti e non malevoli. In questo momento Penati è sicuramente l’uomo del centrosinistra più popolare e accreditato di capacità di governo.
Alla Direzione regionale del Pd ho espresso il mio parere favorevole alla sua candidatura aggiungendo però una preoccupazione che i lettori del blog possono immaginare. Si sta formando una coalizione Pd –Idv – Sinistra e Libertà che sarà percepita come un forte sbilanciamento a sinistra in assenza di correttivi sostanziali. Per questo è decisivo che l’impostazione ideale, culturale e programmatica di Penati sia tale da correggere questa impressione. Tale da attirare pezzi di società lombarda e di forze moderate che sono stanche del predominio formigoniano e che vogliono l’alternanza di governo anche come antidoto alle clientele e alle corruttele sempre in agguato.
Sosterrò tenacemente questa tesi, sperando che faccia breccia, fino alla chiusura delle liste e alla presentazione della piattaforma politico – programmatica.