Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 14/12/2009 alle 09:29

Ho sempre ritenuto inverosimile l’accusa a Berlusconi di essere il capo della mafia o l’ispiratore delle stragi dei primi anni novanta. Ho letto senza molto interesse le dichiarazioni di Spatuzza e di uno dei fratelli Graviano al processo di Torino, non condividendo per nulla la spasmodica attesa mediatica che era stata creata. Penso che la politica debba mettere in soffitta corazze ed elmetti moderando i conflitti con l’obiettivo del “bene comune”, una antica definizione a me cara, oggi purtroppo demodé. Non condivido i toni esagitati di Di Pietro il quale troppo spesso veste ancora i panni del pubblico ministero.
Ribadito tutto ciò (anche se per chi segue il blog è forse superfluo), l’aggressione di ieri di una persona mentalmente disturbata, inqualificabile e da condannare totalmente come ha affermato Bersani, non autorizza nessuno a parlare di mandanti morali. Se ci si riferisce alle insopportabili tensioni e polemiche istituzionali, ad esempio, il premier non può certamente chiamarsene fuori. Insistendo irresponsabilmente su questa strada, corazze ed elmetti continueranno ad essere indossati e a fare danni irreparabili all’Italia democratica.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 24 commenti -
Dopo aver apprezzato il pezzetto sportivo di ieri sera (anche se non sono milanista), aspettavo il post di oggi. Lo condivido totalmente per il suo equilibrio intelligente.
Scritto da Mentasti Enrico il 14/12/2009 alle 09:53
E' da un pò di tempo che non ti scrivo perchè sono stato deluso dal tuo annuncio di non candidarti pù in regione. Siccome non sono del PD non so più chi votare. Cattaneo? Sarà bravo ma mi sembra qualche volta un pallone gonfiato. Su Berlusconi concordo con le tue valutazioni.
Scritto da Bianchi Giò il 14/12/2009 alle 09:57
Stava rinunciano a guardare la stampa oggi per la "dietrologia debordante" da una parte e dall'altra. Poi leggo il blog di Adamoli e un raggio di sole in questa valle grigia mi si apre....
Scritto da ale il 14/12/2009 alle 10:08
Adamoli hai centrato il problema. Ma ascoltando, questa mattina, la lettura dei quotidiani nazionali, spicca la "lezione" che un vice direttore di un quotidiano di proprietà dà dell'accaduto. Rimango fermamente sulla mia posizione espressa su Bondi sul blog per il Milan. Ma mi accorgo che il silenzio o quanto meno un moderato uso sia della lingua personale e queste "lezioni" sui quotidiani padronale e mera speranza. Non cadiamo nella trappola di questi "umani"(parola grossa).
Scritto da Penna42 il 14/12/2009 alle 10:18
Caro Adamoli, condivido le sue parole; ma i proclami del premier in Italia e all' estero li trovo onsopportabili e molti provocatori.
Scritto da bruna croci il 14/12/2009 alle 12:12
Non ci sono mandanti morali ma Di Pietro sarebbe meglio non averlo come alleato. Ci fa perdere i vopti.
Scritto da Lorenzo il 14/12/2009 alle 15:12
Condivido quanto da te scritto e sono più che convinto che si debba esecrare il gesto di quello sconsiderato. Quanto però a dire, come stanno facendo i soliti noti, che i mandanti seminatori di odio siano i soliti "comunisti" ritengo ci voglia una bella faccia tosta che, peraltro, da quelle parti non difetta. E alle considerazioni di Bruna Croci sui proclami, aggiungerei una locuzione avverbiale: molto, molto preoccupanti.
Scritto da Angelo Eberli il 14/12/2009 alle 15:13
Giuste le considerazioni su Spatuzza e su Graviano però il premier le sberle, metaforicamente, se le tira.
Scritto da Il perfido il 14/12/2009 alle 15:15
Eh si. Sui conflitti istituzionale il premier è protaginista assoluto. Ma siamo alla politica, quello che è successo domenica è irresponsabilità. Quanto a Di Pietro faccio fatica ad ascoltarlo.
Scritto da Sesto S. Giovanni il 14/12/2009 alle 15:26
No ad una politica di violenze, fisiche, morali e verbali, di qualsiasi parte. Giusta la passionalità delle idee, i caratteri sanguigni... ma se si avverte il clima di rancori, astio, livori, forse persin odio, no, noi lasciamo decisamente il campo.
Scritto da Bistocchi e Legnanesi il 14/12/2009 alle 15:43
Un personaggio importante mi disse: "Quando hai delle responsabilità su pesone o cose ogni tua parola detta e non ragionata può farti male. Ma la cosa più grave è che può far più male a tutte quelle persone che dipendono da te". Ognuno di noi ha delle piccole / grosse responsabilità su quello che sta accadendo... Svegliamoci
Scritto da francesco il 14/12/2009 alle 15:53
Berlusconi non ha nè autorevolezza nè, tampoco, dignità politica. La qualità degli "attentati" subiti confermano il mio asserto. Colpito al collo da un vile treppiede nel 2004, raggiunto ieri al viso dal più kitsch fra i souvenir milanesi.
Scritto da Filippo Valmaggia il 14/12/2009 alle 16:00
Giuste le considerazioni di Francesco. Le parole possono essere pietre scagliate. Questo vale sia per Berlusconi che per Di Pietro.
Scritto da Giacomina il 14/12/2009 alle 16:11
O.K. ti do ragione. Ma il primo a mettere elmetto e corazza è stato certamente Berlusconi. Di Pietro continua a fare il questurino.
Scritto da Bianchi R. il 14/12/2009 alle 16:32
"Bene comune", una definizione d'altri tempi di cui s'è perso il senso. Il fatto che non lo si richiami più per un cattolico come me è un brutto segno.
Scritto da Ghiringhelli il 14/12/2009 alle 16:40
Indubbiamente il clima non è dei migliori. I toni sono alti, eccessivi, molti animi esacerbati e.... poi capita il Duomo. Oltre alla follia personale che ha scatenato la furia, mi immagino che molti, da una parte e dall'altra, siano frustrati e colmi di rabbia. Il Premier è stato colpito sia come simbolo sia come rappresentante delle istituzioni, se fossi un politico mi preoccuperei anche per la mia ghirba, il tasso di esasperazione cresce.
Scritto da Spartacus il 14/12/2009 alle 16:54
La violenza anche, quella probabilmente accidentale, che ha colpito Berlusconi va fermata subito senza tentennamenti come hanno detto subito con vigore Napolitano e Bersani. Il rischio grave è che a un gesto violento ne segua un altro di segno opposto di livello un po' più alto e così via come è accaduto in un recente passato. Questi fuochi vanno spenti subito ma per farlo servono comportamenti adeguati, senza esasperazioni strumentali come purtroppo ha fatto il premier in diverse circostanze
Scritto da cesare chiericati il 14/12/2009 alle 19:21
Cresce l'incomunicabilità fra le istituzioni ma cresce anche l'esasperazione della gente perchè la crisi occupazionale è tutt'altro che finita. E' di questo che bisogna preoccuparsi.
Scritto da Giordano M. il 14/12/2009 alle 20:34
Servono comportamenti adeguati, dice Chiericati. che poi sottolinea le esaserazioni strumentali del premier. Questo è il punto. Con questo premier dove possiamo andare?
Scritto da Carlo B. il 14/12/2009 alle 21:10
Berlusconi è stato vittima ieri e mi dispiace molto. Adesso non faccia la vittima politica perchè ha delle responsabilità nel clima avvelenato del Paese.
Scritto da Meroni G. il 14/12/2009 alle 21:16
Ecco come si abbassano i toni : il portavoce Buonaiuti ha riferito alla TV lo stato d'animo del Presidente Berlusconi : " è sempre il vecchio leone e tra poco farà sentire la sua zampata ..."
Scritto da A. Vaghi il 14/12/2009 alle 21:35
Sto ascoltando Porta a Porta. Sono pessimista sulla possibilità di disinnescare le bombe polemiche. Ci vorrebbe più senso di responsabilità da ambedue le parti.
Scritto da Francesca P. il 14/12/2009 alle 22:13
@ A.Vaghi - Se la zampata è politica che problema è? Certo se fosse una zampata contro gli organi di garanzia il discorso sarebbe diverso.
Scritto da Lucky il 14/12/2009 alle 22:17
Questa dei mandanti morali è una stupidaggine. Ma anche Di Pietro deve rendersi conto che continuando così non risolve i problemi e, in più, fa vincere Berlusconi alla grande.
Scritto da Elisabetta il 14/12/2009 alle 22:44
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)