Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 7/1/2010 alle 15:55

Mario Balotelli gioca nell’Inter, purtroppo. Mi piace molto e vorrei vederlo nel Milan di cui si era dichiarato tifoso. Non giustifico affatto però, anzi, la sua dichiarazione: “questo pubblico mi fa schifo”. Ancor meno giustifico il Sindaco di Verona Flavio Tosi. Prima di condannare il giocatore (19 anni) provi a condannare e contrastare i cori razzisti dello stadio come, per citarne solo uno: “non ci sono negri italiani”, ripetuto incessantemente durante la partita. Il fatto è che i negri italiani ci sono, eccome. Sono gli africani italiani di seconda e terza generazione. E ce ne saranno sempre di più in tutto il mondo progredito, che piaccia o no alla Lega.
Balotelli ha sbagliato con quello sfogo, ma stava lasciando il campo sotto gli insulti e con l’adrenalina ancora in corpo. Il Sindaco ha sbagliato molto di più. Lui ha parlato a nervi distesi, nel caldo del salotto di casa e con una importante responsabilità pubblica sulle spalle. La possibilità teorica di un confronto plausibile non esiste nemmeno.

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 40 commenti -
Purtroppo si amplifica l'eco che va oltre la cronaca sportiva per gli ingiustificati e deprecabili cori contro la persona. Si esagera ancor più gravemente quando irrompe la cattiveria e si fa posto all'astio, al rancore, all'odio gratuiti, quindi ancor più pesanti, verso la persona. Mancando il rispetto della persona non ci sono giustificazioni. Mai. Da nessuna parte. Non solo nello sport.
Scritto da Rosella e Carlo il 7/1/2010 alle 16:24
Plaudo al milanista, ma non illuderti, Balotelli non sarà mai nella tua squadra. Quanto a Tosi meglio lasciar perdere, è piccolo, piccolo.
Scritto da Giacomo il 7/1/2010 alle 16:57
Hai ragione da vendere. Non è un fatto solo sportivo ma anche culturale
Scritto da Zanzi A. il 7/1/2010 alle 17:25
Rosella e Carlo sottolineao un aspetto importante che vale per la vita degli uomini non solo per lo sport.
Scritto da Luigi Crespi il 7/1/2010 alle 18:01
E' certo che certi atteggiamenti del giovane Balottelli sono indisponenti e talvolta non giustificabili, ma non equivochiamo, ha detto " che questo pubblico mi fa schifo" non tutti i citrtadini di Verona. La tifoseria fa ben più che schifo : aggiunge al tifo becero il razzismo. Se Balottelli fosse nero ma un brocco sarebbe ignorato e forse lo ignorerebbero anche i milanisti.
Scritto da Ambrogio V. il 7/1/2010 alle 18:02
E' ora di finirla con i cori razzisti negli stadi. Il ministro Maroni aveva minacciato sfracelli, poi più niente. E' un errore grave non intervenire con misure draconiane.
Scritto da Elisabetta il 7/1/2010 alle 18:04
Non c'è dubbio che se confrontiamo le due dichiarazioni di Balotelli e del sindaco di Verona quella del giocatore è la più veniale. A lui tocca giocare non fare valutazioni di carattere civico, anche se più educazione non guasterebbe.
Scritto da Francesca P. il 7/1/2010 alle 18:53
La Lega finge di non accorgersi che siamo in una società multietnica e i boccaloni ci cascano. Come facciamo a dire che al nord c'è una buona educazione culturale?
Scritto da Albertone da Giussano il 7/1/2010 alle 20:16
Ambrogio V. centra il problema. Le tifoserie sono peggio di Balotelli. Aggiungo che il Sindaco è completamente fuori strada.
Scritto da Tombolini Augusto il 7/1/2010 alle 21:56
La nazionalità non è una maglia che si mette e si dismette. La nazionalità è Sangue. Fiona May è stata giamaicana, inglese e italiana. Se domani divorziasse dal suo allenatore toscano e sposasse un malgascio, salterebbe fra lemuri e indri-indri come ha saltato fino a ora di paese in paese. L’adozione di Balotelli riguarda lo Stato, non la Nazione. Hanno ragione quei tifosi veronesi: non esistono negri italiani.
Scritto da Filippo Valmaggia il 7/1/2010 alle 22:04
Sono sincera, anche se poco politica.Non riesco neanche ad entrare nel merito tra la distinzione ( anche, se c'è) tra le dichiarazioni del giocatore e del sindaco.Perchè umanamente e culturalmente non riesco a capire perchè si possa fischiare una persona perchè di pelle nera.
Scritto da bruna croci il 7/1/2010 alle 23:41
Sono totalmente d'accordo con Ambrogio V.
Scritto da davide il 8/1/2010 alle 00:10
Signori vorrei ricordare a tutti che esistono già i neri italiani, per esempio esiste mio figlio nato da me italiano bianco e da mia moglie nera perché di origine africana. Io sono orgoglioso di essere italiano pallido,farò di tutto perchè lo diventi , crescendo, anche mio figlio abbronzato, e ogni giorno lotto perché alla faccia dei “simpatici” tifosi o leghisti lo diventi anche mia moglie di colore scuro. Lei ad oggi non può esserlo speriano domani. Viva l’Italia multicolor la vera Italia
Scritto da fausto il 8/1/2010 alle 08:51
Filippo Valmaggia deve rassegnarsi, i neri italiani esistono come i neri inglesi, francesi, tedeschi, danesi. Esistono anche secondo le regole della cittadinanza in vigore, piuttosto restrittive. Il caso di Fiona May è totalmente diverso, trascinata dal fatto di essere un'atleta ambita per le varie nazionali. Una volta, a questo proposito, avevano inventato gli oriundi riscoprendo fantomatici bisnonni italiani. Balotelli è tutta un'altra storia.
Scritto da Botti Giulio il 8/1/2010 alle 09:31
Ambrogio V. ha fatto la giusta osservazione. Balotelli ha detto che gli fa sempre più schifo "il pubblico di Verona" cioè tifosi ed ultras dello stadio Bentegodi. Non tutti i cittadini di Verona, cosa ben diversa. La replica di Tosi quindi è partita da un presupposto sbagliato.
Scritto da Antonio C. il 8/1/2010 alle 09:34
Sig.Adamoli, perché vuole scaldare gli animi con questo articolo mal messo. Nell'Inter ci sono non uno ma 9 se non più giocatori di colore, allora perché fischiano Balotelli...se lo è mai chiesto? Forse è giusto dire come ha detto il Sindaco che è "ora che cresca"! e a quanto ne so è stato anche multato con 7mila € e Moratti dichiara di riprenderlo per il suo comportamento sbagliato. Sig.Adamoli faccia il pompiere non il piromane. Si conservi
Scritto da Gualtiero il 8/1/2010 alle 09:52
Perchè non vengono evidenziati tutti i commenti....fate i censori...
Scritto da Ferruccio il 8/1/2010 alle 11:12
Balotelli Sindaco di Verona!
Scritto da Lele il 8/1/2010 alle 11:28
Non mi rassegno affatto. Esistono negri con passaporto italiano ma non saranno mai italiani. Sono stato residente per anni nello Zaire di Mobuto Sese Seko ma non per questo ero un congolese bianco e la cittadinanza non mi avrebbe reso più nero. Quando si capirà che sangue, radici e cultura non si coniugano con adozioni, matrimoni, carte bollate e documenti?
Scritto da Filippo Valmaggia il 8/1/2010 alle 12:23
Balotelli deve crescere a 19 anni? e ci mancherebbe che deve crescere... ma diamogli tempo o voi conoscete tutti 19 enni con la testa sulle spalle? boh forse sono io che vivo in un altro mondo. Scusate Tosi quanti hanni ha? Lui invece quando è che cresce? Mai perchè a fare così prende tanti voti e chi se ne frega se poi qlc sulle sue parole continua a spargere odio.
Scritto da ale il 8/1/2010 alle 12:24
@Ferruccio. Nessunissima censura. Probabilmente non ha funzionato la trasmissione del tuo commento. Rimandamelo così lo pubblicherò subito.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 8/1/2010 alle 14:24
Caro Gualtiero, a me invece fa molto piacere questa discussioine aperta sul blog. Abbiamo bisogno di un dibattito aperto su questi temi, non camuffato o troppo addolcito. Il problema della società multietnica, che non significa multiculturale, dobbiamo affrontarlo per quello che è.
Scritto da Gianfranco il 8/1/2010 alle 15:04
Partendo anche da questo fatto di cronaca, bisogna prendere atto e/o "rassegnarci" (purtroppo o per fortuna? chissà...) che ormai il mondo è diventato un villaggio globale, irreversibilmente, coinvolgendo l'intera società. Cultura, mentalità, convinzioni, usi, costumi, individuali e collettivi, sono messi in discussione, raffrontati per forza di cose, fatti, avvenimenti. Fino a ieri non era così. Un cambiamento epocale che coinvolge ogni piega della vita sociale.Nolenti o volenti. Violenti mai.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 8/1/2010 alle 16:18
Gualtiero, come puoi considerare piromane una persona che tratta in questo modo il problema degli italiani di seconda generazione. E' la realtà che sta di fronte a noi. Basta vederla senza paraocchi.
Scritto da Valceresio il 8/1/2010 alle 18:15
Fausto con il suo bellissimo commento descrive la realtà. Tutti dovrebbero prenderne atto. Ringraziio chi, magari a partire da fatti sportivi che non mi interessano tanto, tiene aperta questa discussione.
Scritto da Giacomina il 8/1/2010 alle 18:20
Bravo Fausto. Mi basta dire così.
Scritto da Giorgio il 8/1/2010 alle 21:01
@filippo valmaggia non le si chiede certo di considerarli italiani nel suo cuore. quello se lo gestisce lei. ma saranno italiani per l'inps, per la scuola, per il collocamento, per l'ospedale, per il tabaccaio, per le case popolari, per tutto quello a cui ha accesso anche lei. io non avrò problemi, non è la mia italia, tradizionalista e strapaesana, quella che si sta sfarinando : lei forse qualcuno in più. a tutt'oggi c'è chi dice : non esistono negri francesi !...ma con poca convinzione
Scritto da marco il 8/1/2010 alle 21:31
E’ meraviglioso quello che ha scrito Fausto. L’italiano del futuro come quello europeo sara’ cosi’. Non ha senso le razze, ha senso un’unica razza. Tutti uguali e felici, senza distinzioni. Saremo tutti un po’ piu’ scuri e non ricorderemo neanche piu’ come eravamo. Come dice il poeta, beato quel paese che non ha bisogno di radici.
Scritto da Claudio Ennam il 8/1/2010 alle 21:33
@ Claudio Ennan Scusa ma non ho capito se la tua è ironia oppure se parli sul serio. Io ho trovato bello il commento di Fausto perchè basato su vita vissuta.
Scritto da Giorgio il 9/1/2010 alle 10:45
@ Claudio Ennan. Sottoscriviamo in pieno le idealità da te esposte. Una magnifica visione di un mondo fatto di umanità, uguaglianza, fraternità... Utopia? Del resto già duemila fa ci fu Chi ha cominciato a dire in quel senso... Chissà, nel tempo. Per ora se ognuno di noi, di qualsiasi credo o ideologia o filosofia, iniziasse a mettere in pratica nella quotidianità individuale, senza grandi proclami, qui, ora...
Scritto da Idealisti nonostante tutto... il 9/1/2010 alle 10:52
@ marco. Il destino di una Nazione non passa per l’inps ma per la sopravvivenza dei suoi elementi. Bisogna distinguere e discriminare. Distinguiamo: esistono appartenenti alla Nazione e appartenenti allo Stato. Gli allogeni non apparterranno MAI alla Nazione. Considerare italiano uno straniero solo perché scimmiotta la nostra lingua o paga le tasse è assurdo. Discriminiamo: l’impatto sociale che hanno i nordafricani, i romeni, gli albanesi è molto diverso dall’impatto sociale che hanno filippini e cingalesi. La popolazione carceraria nel nostro Paese conferma il mio asserto. Lo Stato dovrebbe essere subordinato agli interessi nazionali, invece è servile nei confronti dei poteri sovranazionali. Solo gli idioti pensano che in Italia governi Berlusconi o Prodi o Fini o D’Alema. In Italia, come in Europa, governa Goldman Sachs, braccio finanziario delle multinazionali. Queste mani forti, che ci stanno stritolando, favoriscono immigrazioni selvagge allo scopo di disintegrare ciò che resta delle nazioni e creare nuovi mercati. I nostri padroni ci vogliono far credere che l’accoglienza sia un valore e che il multiculturalismo sia un arricchimento (su questo punto potrei essere d’accordo ma non sono certo un branco di disperati che approdano a Lampedusa o i ceffi nei pressi delle stazioni o i rom agli angoli delle strade che possano arricchirci culturalmente), e la cosa desolante è che ci stanno riuscendo.
Scritto da Filippo Valmaggia il 9/1/2010 alle 11:12
Ho scritto questo post con questo taglio perchè volevo dire apertis verbis che non mi era piaciuta per nulla la giustificazione del Sindaco di Verona delle parti più becere e ululanti della tifoseria del Chievo. Il Sindaco è chiamato sempre ad una funzione educativa, non a mettersi sullo stesso piano di un ragazzo di 19 anni ancora in preda al furore agonistico e sotto attacco dagli ultrà. Verona è nel complesso una città civilissima che merita rispetto e stima. (Complimenti a Fausto).
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/1/2010 alle 12:20
@Filippo Valmaggia...allora siamo tutti contenti : rimarranno fuori dalla comunità ideale dei "veri italiani", dalla quale potete escludere tranquillamente anche me, e tutti quelli che conosco, dagli ottantenni ai neonati delle mie parti (toscana) che mi pare non si sentano proprio parte della "nazione" come l'intende lei. altrove non so. noi ci batteremo perchè entrino nella comunità statale che garantisce i diritti pubblici e civili, e prima o poi, ci entreranno. così siamo tutti contenti.
Scritto da marco il 9/1/2010 alle 12:39
Caro Adamoli, il sasso gettato in piccionaia, o sulle acque chete del laghetto, provocano reazioni di positivo e grande interesse sul piano intellettuale, sociale, relazionale... che sicuramente arricchiscono, contribuiscono ad aprire gli occhi e la mente e, anche, ampliare umanità, nonostante oggettive considerazioni storiche e antropologiche, sempre acute e intelligenti, del dotto Filippo Valmaggia. La Storia comunque prosegue imperterrita il suo corso...
Scritto da Robecco sul Naviglio il 9/1/2010 alle 13:30
D'accordo con Robecco sul Naviglio, caro Adamoli vai avanti a gettare sassi in piccionaia. Ci fai discutere con intelligenza.
Scritto da Elisabetta il 9/1/2010 alle 19:03
@ marco. Non nutrivo dubbi sul fatto che lei, marco, stesse dalla parte dei potentati economici e finanziari, nemici delle comunità nazionali.
Scritto da Filippo Valmaggia il 9/1/2010 alle 19:13
@ Marco 12;39- "... dalla quale potete escludere...": un frase che non riusciamo a valutare e comprendere (ti riferisci alla tua Toscana, a persone di un'ampia fascia di età... che non si sentono proprio parte della "nazione"...). Forse una sottile, sarcastica o acuta ironia, la tua, con Filippo Valmaggia, magari un pochino esagerata e fuori luogo perchè, oggettivamente, non esiste assolutamente alcun problema. Cordialità.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 10/1/2010 alle 11:23
@legnanesi siccome c'è una "Nazione", dice il signor Valmaggia, alla quale si aderisce per razza, valori -i suoi-, lingua e ideologia, e che individua gli italiani "veri", volevo solo segnalare che io, fra tutti quelli che conosco, non ne conosco nessuno -ma nessuno !-che dia un qualche tipo di valore a qs. tipo di comunità, o che dia qualche importanza al fatto di appartenere o meno agli "italiani veri", o gli si inumidisca il ciglio innanzi alla retorica nazionale. tutto qui.
Scritto da marco il 11/1/2010 alle 09:01
mentre invece conosco molte persone che hanno negli ingranaggi sociali la stessa mia posizione di carne da cannone, solo che a me va meglio, perchè se licenziano me ho delle tutele, se licenziano loro diventano clandestini e vengono espulsi. nessuno mi convincerà mai che loro sono diversi da me, mentre quello che decide se lavoro o no invece è mio concittadino. altro che stare dalla parte del "grande capitale" ! tutto il contrario, caso mai !
Scritto da marco il 11/1/2010 alle 09:47
@ Marco. Grandi valori ideali, su cui concordiamo pienamente. Uguaglianza dell'uomo è Umanesimo. Chi va più in là sostiene che è Fraternità. Comunque è Giustizia. Grande mèta che si può e si deve realizzare e l'artefice resta sempre l'uomo, cittadino del Mondo.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 11/1/2010 alle 13:37
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