Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 26/1/2010 alle 10:06

Alcuni commenti e messaggi sms mi chiedono conto del perché, avendo io sostenuto Enrico Letta e Pierluigi Bersani al congresso, abbia criticato nei mesi scorsi i vari passaggi del Pd in Puglia, chiaramente ispirati da Roma e quindi da loro. Li ringrazio perché mi spronano ad una precisazione di metodo democratico alla quale tengo molto. In sostanza come si dovrebbe stare in un partito e, per quanto mi riguarda, nel Pd.
Premetto che la mia stima per Letta è immutata. Allo stesso modo sosterrei Bersani come segretario ancora oggi. Ma questo non significa affatto una solidarietà di gruppo o di mozione (chiamatela come volete) che possa prescindere dai contenuti dell’azione politica. Mi appariva chiaro già in novembre che in Puglia stavamo imboccando la strada sbagliata. Non sto parlando dell’alleanza con l’Udc, che infatti in altre regioni tiene, ma della sua applicazione in una regione nella quale il Pd rischiava di spaccarsi come una mela e di sconfessare un governo del quale era stato perno per cinque anni con risultati positivi.
Che cosa avrei dovuto fare? Il cortigiano che chiude la bocca per non dispiacere potenti ed amici importanti? Non se ne parla neppure. Mi hanno sempre infastidito le greggi che in fila e ordinatamente seguono il loro pastore. Mi rifiuto di belare in coro. Così non si costruisce il partito nuovo. Massimo D’Alema ha riconosciuto ieri che «in questa vicenda abbiamo toccato con mano il distacco che c’è tra noi e la nostra base».
Ecco, ci fosse meno burocrazia di partito e più abitudine al contributo critico costruttivo, ci sarebbe meno distacco. Al costo di sentirmi dire in passato “sei un popolare, però…” e oggi “sei del Pd, però…”. Però un fico secco.

Commenti dei lettori: 40 commenti -
Tu il cortigiano non lo faresti neanche a pagamento. Nessuno te lo può chiedere. Mantieni la tua libertà, è una buona cosa anche per il blog.
Scritto da Alberto Fumagalli il 26/1/2010 alle 11:43
Il titolo è forte e induce alla lettura. Il contenuto è ragionevole. Ma in Puglia i leader non hanno capito o i militanti si sono sfogati nelle urne ma erano stati zitti prima?
Scritto da Francesca P. il 26/1/2010 alle 11:49
Adesso bisogna ridurre i danni e andare avanti sperando che la Poli Bortone, candidata da Casini, ci dia una mano. Sul metodo concordo con te, ma ci vuole coraggio e non tutti ce l'hanno.
Scritto da Giusy il 26/1/2010 alle 12:02
"Però un fico secco", bravo Giuseppe! Hai ragioni da vendere. Sei sempre stesso, onesto, lineare, chiaro, saggio, coerente, logico... Continua sempre ad esserlo. Anche per chi, come noi, cerca onestà, linearità, chiarezza, saggezza, coerenza, logica...
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 26/1/2010 alle 12:12
Quando dalla stampa era emersa la questione Puglia, qualche tempo fa,con altri ci si è chiesti:"Ma Vendola ha governato male?" Sembrava di no. E' difficile sostenere la sostituzione di un presidente di Regione,dopo il primo mandato,con un buon impatto sulla popolazione e sostenuto fino al giorno prima. Comprendo le logiche politiche che possono sostenere questo percorso. Ma non le condivido nemmeno io (per quanto possa contare). Ai cittadini non interessano assolutamente. Anzi, li allontanano.
Scritto da FrancescoG. il 26/1/2010 alle 12:22
Un partito che vuole crescere dal basso, qualunque partito, dovrebbe temere il gregge non le voci libere. Sulle primarie bisogna però riflettere bene perchè qualche volta creano dei despota locali che alla fine fanno quello che vogliono e se ne fregano di chi si sacrifica per il partito.
Scritto da Formenti Giuseppe il 26/1/2010 alle 12:33
@ Giusy. Casini avrebbe aderito se avesse vinto lo sconfitto, non Vendola. E infatti solo dopo, e subito dopo la vittoria di Vendola, ha deciso di correre da solo con l'ex ministro di destra! Quale eventuale aiuto sperare poi? A quale prezzo? Rileggerei molto attentamente il post di Adamoli...
Scritto da Robecco sul Naviglio il 26/1/2010 alle 12:44
Caro Giuseppe, perchè ti sei ritirato dalla regione? Ho paura che piano piano ti perderemo. (Forse qualcuno che conta nel PD di Varese, non so quello regionale, sarà contento)
Scritto da Elisabetta il 26/1/2010 alle 12:46
Puoi dire quello che vuoi ma nei partiti il modo di comportasi è assolutamente diverso da quello che tu dici e io ne sono disgustato. Ti leggo solo perchè un pò di interesse politico mi è restato e perchè ti stimo.
Scritto da Fabio il 26/1/2010 alle 13:06
Purtroppo, sul comportamento dei partiti sono d' accordo con Fabio. Nel merito, condivido le sue idee; secondo me è assolutamente importante in poitica l' attenzione ai cittadini e il cogliere, nelle diverse situazioni, le opportunità che si presentano lealmente.
Scritto da bruna croci il 26/1/2010 alle 14:04
PAROLE SANTE. BRAVO GIUSEPPE LA PENSO COSI' PURE IO...
Scritto da ale il 26/1/2010 alle 14:31
Sono completamente d'accordo con te Giuseppe. Un partito vive e cresce se ha un apporto serio e, quindi, positivamente critico da parte dei suoi iscritti. Ma questo in una nazione normale dove c'è un normale concetto di Democrazia (e quindi di diversità). In Italia dove ormai esiste una dolce (?) dittatura con un "solo uomo al comando" un Partito dove si discute e si critica (e dove anche si vota) viene fatto passare come un disastro, invece dovrebbe essere la sua forza.
Scritto da mauro prestinoni il 26/1/2010 alle 14:36
Complimeti Giuseppe condivido in pieno la tua posizione "solo i servi sciocchi non pensano con la loro testa" il PD per salvarsi deve cambiare rotta e interpretare i bisogni della gente
Scritto da fabio volpi il 26/1/2010 alle 14:40
Conta o dovrebbe contare l'autorevolezza della persona, non la fedeltà ai capi. Purtroppo spesso non è così ma non bisogma mai disarmare.
Scritto da Cittadina cattolica il 26/1/2010 alle 14:58
Ti conosco da tempo e quindi la tua 'reazione' libera e onesta non mi sorprende. Sono però preoccupato. In Puglia abbiamo commesso un errore gravissimo e imperdonabile, tipico di un partito da 'vecchia e obsoleta scuola politica', dislessico rispetto alla società ed ai suoi 'movimenti'. Non la voglio 'ridurre' in modo semplicistico ma il nostro elettorato è da tempo 'incazzato' e ci manda continui segnali. Segnali semplici, chiari e forti e noi? Noi si veleggia in direzione opposta. Drammatico.
Scritto da paolo rossi il 26/1/2010 alle 15:09
@ Paolo Rossi. Ottimo commento, analisi profonda. "Vecchia e obsoleta scuola politica" di un partito "dislessico rispetto alla società" civile. Quando cominceremo davvero a capire che i problemi reali della GENTE (efficienza nel servizio pubblico e sociale in primis) devono diventare prioritari nella scala dei valori di un partito politico? Solo da lì la GENTE fa le sue scelte, di simpatia e di voto. Ogni altro proclama, senza coerenza di servizio concreto alla GENTE, è... fuffa!
Scritto da Gente qualsiasi... il 26/1/2010 alle 16:19
La Puglia può essere una scossa salutare. Può...ma richiede sangue freddo e capacità di reazione. Cioè un partito sanguigno che dibatte e poi lavora. lavora, lavora.
Scritto da PD Pavia il 26/1/2010 alle 17:23
@ Paolo Rossi. Sono dislessici anche quelli che a Varese, invece di fare politica, scodinzolano davanti agli ex DS. E anche qui i militanti si incazzano e poi scappano. Datevi una svegliata perchè le cadreghe prima o poi spariscono.
Scritto da Larpi il 26/1/2010 alle 17:55
Correre in soccorso dei vincitori - perdenti, nella circostanza, è uno sport nazionale tra i più praticati a tutti i livelli. Conoscendoti non potevi che smarcarti e così è stato. Resta la la cecità di fondo di un gruppo dirigente che non ha capito come Vendola, al di là delle simpatie e dei credi personali, sia un personaggio con un radicamento fortissimo dentro la società pugliese. Bastava rammentarsi delle precedenti elezioni. Credo che la nomenclatura ex Ds dovrebbe ripassare Gramsci,almeno.
Scritto da cesare chiericati il 26/1/2010 alle 18:12
Diciamo che anche parlar bene di Vendola si rischia di essere cortigiani; la sua giunta è stata un disastro sul piano della trasparenza. E' stato bravo a mobilitarsi.Il problema del Pd è sempre quello della sua identità Ci sono dirigenti che sono partite dalla DC,poi partito popolare.poi margherita ecc oggi Pd; un po' meno quelli del PCI in quanto hanno solo cambiato sigla. E' un'amalgama difficile, io la vedo quasi impossibile
Scritto da pensionato il 26/1/2010 alle 18:45
@ Larpi A varese c'è chi scodinzola davanti ai leghisti. Questo è il problema!
Scritto da mauro prestinoni il 26/1/2010 alle 20:26
Nulla da eccepire sulla tua posizione ... e chi ti cononosce non aveva bisogno della precisazione. Diversa dal coro la mia analisi della situazione in Puglia: se errore c'è stato è stato quello di ricorrere "in ritardo" alle primarie. Guardo al risultato che è stato ottenuto: una candidatura forte, legittimata da 200mila "elettori" che può essere sostenuta (finalmente) "senza se e senza ma" da tutto il PD (e lo dico da sostenitore di Francesco Boccia). Senza le primarie cosa avremmo avuto?
Scritto da Giacomo il 26/1/2010 alle 20:32
Condivido quello che dici ma non il fatto che tu sostenga Bersani che mi pare troppo sottomesso a D'Alema. Però, accipicchia, le cose le affermi chiaramente.
Scritto da Vincenzo il 26/1/2010 alle 21:06
Alla fine con la Poli Bortone in campo potrebbe vincere ancora Vendola. In questo caso il raccordo con l'UDC potrebbe essere rilanciato.
Scritto da Giuseppe Orsatto il 26/1/2010 alle 21:09
Larpi ha ragione. Le critiche del post potrebbero essere rivolte pari pari al PD di Varese, burocratico e sottomesso culturalmente alla Lega.
Scritto da Democratico Gallarate il 26/1/2010 alle 21:37
Critiche fondate?) su Pd a Varese dove "c'è chi scodinzola davanti ai leghisti" (M. Prestinoni) o chi è "sottomesso culturalmente alla lega" (Democratico Gallarate): non è un pò esagerato o strumentale o pretestuoso affermare, sic et simpliciter, tali opinioni? E se invece fosse un tentativo di dialogo con una forza ben radicata e popolare sul territorio? Perchè, oggettivamente, non potrebbe essere? Il dialogo è cortigianeria?
Scritto da Cortigiani? No, grazie! il 26/1/2010 alle 22:07
E pensare che io credevo che Adamoli dopo la sua rinuncia in regione si sarebbe disimpegnato totalmente dalla politica. Avevo sbagliato e sono contento anche se non l'ho mai votato e probabilmente non lo voterei. Men che meno il suo partito.
Scritto da G. D. il 26/1/2010 alle 22:16
Grazie Casini che ti sei deciso a presentare la Poli Bortone ( e forse a darci qualchje speranza per una vittoria di Vendola ). Ma chi ha convinto Casini a non accodarsi al PDL e ad andare da solo ? I giornali dicono che è stato D'Alema . Maditate gente. Meditate.
Scritto da Ambrogio V: il 26/1/2010 alle 22:32
I primi cortigiani sono i parlamentari che devono essere cortigiani per salvare il loro posto. Prima riforma da fare è quella elettorale per far scegliere i cittadini come avviene per la regione.
Scritto da Roberto il 26/1/2010 alle 22:59
Ambrogio V. mette sul tavolo un argomento interessante. D'Alema può aver convinto Casini. Però Ambrogio V. deve ammettere che Baffino, a parte questo, ha sbagliato tutto.
Scritto da Giusy il 26/1/2010 alle 23:06
Caro Giuseppe, se ce ne fosse bisogno e nonostante la tua lunga militanza politica nella DC e nelle sue metamorfosi, hai dimostrato ancora una volta di essere uno, tra pochissimi, che hanno capito cosa significhi creare un PARTITO NUOVO. La maggior parte dei dirigenti è rimasta arroccata sui vecchi schemi e continuano ad inanellare errori su errori. Smettiamola con i giochi di potere e con i calcoli elettorali: la POLITICA è una cosa seria ! E i cittadini si aspettano ben altro dal NUOVO PD.
Scritto da galattco il 27/1/2010 alle 00:15
Un flash a Roberto. Lo dico contro i miei interessi perchè ne ho beneficiato: hai ragione. Un sistema elettorale del genere favorisce ed incrementa dipendenze personali. Qui a Roma se ne vedono di tutti i colori. Dai 'salti della quaglia' a 'sottomissioni' indecorose (a destra come a sinistra). Non ha molta importanza come ti comporti in qualità di parlamentare; per essere (eventualmente) riconfermato conta come e con chi ti collochi in una logica appunto 'cortigiana'. Triste. Occorre cambiare.
Scritto da paolo rossi il 27/1/2010 alle 08:44
L'elettorato Udc in Puglia voterà ovviamente Udc che si presenta da solo con un ex ministro di destra! Se non avesse vinto Vendola avrebbe votato Pd. Quale "regalo" quindi avrebbe fatto il nostro baffino al Pd convincendo Casini a correre da solo, non alleandosi al Pdl? (che l'avrebbe accolto?). Congetture, certo; ipotesi, se, ma, forse, magari, chissà... Ma è un modo di fare politica questo ridursi a vivere alla giornata senza progetti a lungo termine? Noi siamo molto delusi.
Scritto da Delusi non poco il 27/1/2010 alle 08:45
Caro Paolo, ti ringrazio. La tua testimonianza è molto importante.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/1/2010 alle 09:46
Ultime notizie da Internet. Sembra che in Puglia Casini vuole affiancarsi al Pdl con la sua candidata ex ministro di destra per le regionali. Se così dovesse confermarsi... Forse il titolo del post di Adamoli dovrebbe sovrastare in ogni e qualsiasi argomento di politica (e non solo). Rispondono: è sano pragmatismo... Però noi semplici commentatori delle cose, ci sentiamo... alt! "Però in fico secco!"
Scritto da Ultime notizie il 27/1/2010 alle 11:04
@ a Giusy e a Delusi non poco. E' proprio il modo di fare politica guardando avanti il ricercare l'intesa con l'UDC , strategica, senza rincorrere le sirene del momento e i vecchi ancoraggi. C'è qualcuno convinto che la Poli Bortone non toglierà voti al PDL.? C'è qualcuno che pensa che in caso contrario i voti di Casini non andrebbero al PDL ? Solo un accordo senza Vendola era possibile per avere l'UDC con centrosinistra. Si tratta di fantapolitica, o solo di ragionare ?
Scritto da Ambrogio V. il 27/1/2010 alle 12:24
@ Ambrogio. Tutto può sembrare e tutto può essere, e il proprio contrario. Noi, nel nostro piccolo, non riusciamo (più) a comprendere un filo logico di coerenza... ma siamo troppo semplici, noi, e magari anche ingenui, noi... Fatto è che cominciamo a stancarci di credere alle lucciole scambiandole per lanterne, e viceversa. Una sensazione avvertiamo fra amici e colleghi.
Scritto da Delusi non poco il 27/1/2010 alle 12:53
C'era una volta un partito di Centro e uno di Sinistra. Li abbiamo distrutti per creare un partito di Centrosinistra, ma qualcosa è andato storto e il PD sta perdendo sia il Centro che la Sinistra. Siccome senza Centro non si può costruire una coalizione di peso per governare, stiamo giustamente inseguendo l'UDC. Non potevamo evitare lo scioglimento dei due partiti? Avremmo mantenuto una Sinistra più unita ed un Centro più forte, in grado, assieme, di sconfiggere la Destra. Sarà retorica, ma...
Scritto da Romeo il 27/1/2010 alle 21:09
@ Cortigiani! No grazie! Non penso che il mio commento sia "esagerato o strumentale o pretestuoso", ma anzi realista. Il dialogo è verso chiunque: gli elettori della Lega innanzitutto e gli stessi leghisti. Ma un conto è dialogare (e quindi anche dissentire) e un conto scodinzolare o peggio ancora copiare "bruttamente" e "brutalmente". Anche la Politica ha la sua dignità!
Scritto da mauro prestinoni il 27/1/2010 alle 22:58
@ mauro prestinoni. "Anche la politica ha la sua dignità". Certo. Ma forse sarebbe meglio sostenere che "anche la politica DEVE avere la sua dignità". Con quello che invece ci tocca di sentire, vedere, assistere... Appunto. Chissà, forse, sia pure partendo da diverse interpretazioni, vogliamo intendere la stessa cosa.
Scritto da Cortigiani? No, grazie! il 28/1/2010 alle 09:19
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)