Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 27/1/2010 alle 12:16

Considero giusta la nomina di Massimo D’Alema a presidente del Copasir (Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica) in sostituzione di Francesco Rutelli. Da ex capo del Governo e ministro degli Esteri guiderà sicuramente da par suo un organismo delicatissimo che tratterà dossier potenzialmente esplosivi. L’avrei visto meglio come ministro degli Esteri dell’Unione Europa, ma l’Europa si è dimostrata purtroppo fuori dalla nostra portata.
Se c’è chi spera che il Copasir possa far deragliare D’Alema dall’impegno politico diretto si illude. Così come mi fanno sorridere quelli che affermano che dovrebbe volontariamente farsi da parte. Ma come, se è uno dei pochi leader riconosciuti che abbiamo. La sua forza non deriva dalle clientele, semmai dalla tradizione, ma non esiste un leader nel Pd che non ne abbia una alle spalle. A volte anch’io non sono d’accordo con D’Alema, ma chi non lo è sistematicamente ha il diritto/dovere di combatterlo e lui se vince ha il diritto/dovere di stare in campo con le sue idee. A me non piacciono le mezze calzette, chi sta in mezzo al guado, chi lancia il sasso e nasconde la mano. Dico queste cose all’indomani della sua cocente sconfitta in Puglia dove ha sbagliato di grosso, ma ha combattuto a viso aperto e merita l’onore delle armi.  

Commenti dei lettori: 28 commenti -
Intervendo ancora brevemente e ti ringrazio per lo spazio utile e costruttivo che dai a tutti. Su D'Alema, sulle sue qualità, sul suo leaderismo riconosciuto dentro e fuori al Partito e sull' 'onore delle armi', nulla da aggiungere. Sulla vicenda pugliese ha invece commesso un errore imperdonabile (ultimamente ne ha collezionato qualcuno di troppo). Niente male nemmeno Prodi che oggi afferma che il Pd non ha un vero capo (sic!) e che, tra l'altro, a Bologna ha 'imposto' proprio Delbono.
Scritto da paolo rossi il 27/1/2010 alle 12:37
Caro Giuseppe, questa volta non sono con te. Sostenitore da sempre del progetto PD (sono stato portavoce del Comitato Promotore del PD della mia citta', Castellanza) su D'Alema mi trovo d'acccordo con quanto ha detto ieri Umberto Eco in un'intervista: sono 15 anni che non ne azzecca una giusta. Quindi è bene che vada al Copasir, ma vedrei bene che evitasse di continuare a far fare al PD errori come quelli del passato, ultimo e clamoroso la Puglia. Non ne abbiamo bisogno.
Scritto da Riccardo Demaria il 27/1/2010 alle 12:37
D'Alema eletto presidente del Copasir all'unanimità. Unanimità, caro Adamoli. Che cosa commentare sul voto unanime? I maligni hanno sempre da dire: così è impegnato colà, e non lo abbiamo più in mezzo a noi tutti. Cattiveria? Onore invece al merito... o no? Allora è fattibile essere unanimi! O no?
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 27/1/2010 alle 12:46
D'Alema, il ciglio bagnato, raccontò, in una delle sue innumeri apparizioni in tv, di avere scritto con un gessetto sulla parete di un carroarmato sovietico la sua protesta contro il regime di Mosca. Era la "primavera di Praga del 1968". Meno di un anno dopo, Jan Palach si dava fuoco nella piazza principale di quella città. C'è chi giocava con il fuoco e chi con i gessetti colorati. Il Lider Maximo aveva ai tempi diciannove anni. Più tardi, dimentico dei suoi giochi infantili, avrebbe fatto fortuna politica in un partito al quale l'"odiata" Unione Sovietica elargiva abbondanti sovvenzioni.
Scritto da Filippo Valmaggia il 27/1/2010 alle 13:00
D'Alema chi quello di "Capitani coraggiosi" che fece distruggere un'azienda al suo amico Colaninno? Quello dell'inciucio della bicamerale? (conflitto d'interessi,salva tv,etc) Quello che,sx al governo protestava in piazza?Quello dello sgambetto a Prodi?Quello che l'Europa non ha voluto?(purtroppo per noi) O quella della figuraccia in Puglia? Ma esiste solo lui nel Pd? Che vergogna! marco
Scritto da marco il 27/1/2010 alle 13:33
Questo scatenamento contro D'Alema, Adamoli se lo aspettava di sicuro e dice una cosa reale. Se vince lui come si può chiedergli di stare ai margini?
Scritto da Giacomina il 27/1/2010 alle 14:35
Rileggete bene il post prima di scrivere le cattiverie che avete in mente contro D'Alema. L'onore delle armi si da agli sconfitti. Questo blog è stato uno di primi a dire che il PD in Puglia stava sbagliando.
Scritto da Raffaele B. il 27/1/2010 alle 14:39
Eh si, chiedere ad un leader di mettersi da parte è un pò ridicolo. Bisogna batterlo nei congressi altrimenti è inutile, anzi è controproducente lamentarsi. Meglio lui dieci volte di quel chiacchierone inconcludente di Veltroni.
Scritto da Il pirata il 27/1/2010 alle 15:03
Caro Giuseppe, sottoscrivo una per una le tue parole. D'Alema è un leader e per questo va rispettato fino in fondo anche quando sbaglia o è sconfitto. In Puglia ha sbagliato, ma va detto che non è stato il solo a sbagliare lì. Quello che preoccupa è la presenza di troppi "adulatori" e troppi "denigratori". Con i leader occorre sempre avere la schiena diritta. Se vuoi rispetto dai rispetto. Nel nostro partito troppi sanno stare solo con il "vincente" di turno.
Scritto da roberto molinari il 27/1/2010 alle 15:39
Ho scritto nelle lettere al Direttore sull'antidalemismo, vezzo tipico di una certa sinistra brava a distruggere i suoi leader,Veltroni e Prodi compresi. Impariamo almeno qualcosa dalla destra, dove l'antiberlusconismo è una bestemmia: non si dice di arrivare anche noi a tanto con i nostri dirigenti ma evtiamo di farci sempre del male! Per qualcuno D'Alema sembra belzebù e dimentica che è forse uno dei pochi leader che possiamo spendere non solo al Copasir ma in Europa.
Scritto da B.BRUNI il 27/1/2010 alle 15:45
Ormai gli antidalemiani hanno trovato il caprio espiatorio per tutti i mali del PD. E' un errore serio. Se questo post vuole mettere in guardia da queste semplificazioni ridicole mi trova totalmente in sintonia.
Scritto da Pietro il 27/1/2010 alle 15:56
Solo Adamoli ha avuto il coraggio di farsi da parte spontaneamente anche se i maligni sussurrano che glielo hanno fatto capire. All'interno del Pd, D'Alema ai servizi segreti? speriamo che non si metta a sbianchettare i fascicoli. D'Alema intelligente? è difficile dare giudizi solo su strategie magari fallite, certamente sa navigare bene per resistere a diversi naufragi politici.
Scritto da pensionato il 27/1/2010 alle 16:36
Condivido le tue osservazioni e quelle di Molinari. D'Alema non può e non deve diventare il capro espiatorio del momemto anche se negli ultimi tempi ha commesso qualche errore di troppo. Certo non è il leader che può far breccia nel cuore della gente, non convince gli indecisi, gli incerti, quelli che il PD dovrebbe recuperare alla causa riformista, non all'antiberlusconismo militante.Tuttavia è un'intelligenza sottile, un ragionatore finissimo, una grande personalità con cui misurarsi, comunque
Scritto da cesare chiericati il 27/1/2010 alle 17:23
@ Pensionato. Un commento molto pepato, sarcastico, ironico, piacevole. "Certamente sa navigare bene per resistere a diversi naufragi politici": è la caratteristica, da sempre, di quasi tutti i nostri rappresentanti politici. Mister "Baffino" poi, in fatto di navi, piroscafi e affini, è senz'altro un ottimo... navigatore. Diciamola tutta, allora: egli, essendo ben "navigato" in ogni mare, pardòn, campo, avrà sempre tanti denigratori e tanti estimatori. Sia con mare mosso che con mare calmo...
Scritto da Robecco sul Naviglio il 27/1/2010 alle 18:11
Caro Giuseppe sei stato perfetto. D'Alema ( e credo la maggioranza del PD) ritiene utile e lavora per realizzare una alleanza tra tutte le forze che oggi sono all'opposizione in parlamento, in primis, e realizzare ed estendere questa alleanza anche in tutte le regioni, provincie, comuni. Ha senso che l'UDC sia all'opposizione in Parlamento e collabori coi berlusconidi e padani nel Paese ? La contraddizione non è nostra. L'importante sarà vincere la guerra., dopo il crack di Puglia
Scritto da Ambrogio V. il 27/1/2010 alle 19:20
Gentile Adamoli, concordo con lei : difficilmente la sinistra in Italia potrà vincere senza D'Alema. La politica italiana attuale è un mondo di squali che non esitano a mirare all'emotività della gente ed utilizzano ogni possibile mezzo di persuasione per convincere l'opinione pubblica, non certo un posto per candidi agnelli. I politici veri come D'Alema sono essenziali per qualsiasi progetto serio, ma lo sono anche i leader nuovi e carismatici come i Vendola se la sinistra vuole vincere.
Scritto da Carlo il 27/1/2010 alle 19:48
Caro Giuseppe, ottimo l'onore delle armi. Poi sappiamo bene che quella pugliese è stata una battaglia. Vedremo chi vincerà la guerra. La guerra delle alleanze che vanno ampliate altrimenti saremo alternativi sono a parole con vivi ringraziamenti da Berlusconi. Il PD si batte per fare in modo che lo stesso schieramnto politico che oggi è all'opposizione in Parlamento lo sia anche nelle regioni, nelle provincie e nei comuni. A questo va conquistata l'UDC. Vedo tanto antidalemismo. A che pro ?
Scritto da Ambrogio V. il 27/1/2010 alle 20:22
E' un post che apprezzo molto perchè viene da uno che dalemiano non è stato mai e non lo è sicuramente nemmeno adesso. Adamoli gradisce i combattenti e D'Alema lo è anche quando sbaglia. Dire che il PD è in condizioni non brillanti per colpa del Baffino mi senbra poco serio.
Scritto da Maurizio A. il 27/1/2010 alle 21:18
Mi piace quando si cerca di andare contro corrente e di far riflettere la gente sul fatto che la politica è più complessa di quello che spesso appare. Il partito che nasce dal basso è questo.
Scritto da Andrea il 27/1/2010 alle 21:21
Il post dice cose sacrosante. Non divoriamo i nosri leader. Da un post democristiano una lezione di realismo e saggezza.
Scritto da Giovane PD il 27/1/2010 alle 21:37
leggo che molti parlano di un leader ( D'Alema), ma cosa deve essere un vero leader, penso debba essere colui che capisce da solo quando a furia di errori politici enormi... è ora che si faccia da parte. la lista degli errori è lunghissima e non si pareggia con le cose buone fatte, poi, per le cose buone nessuno ci da medaglie .. ma gli errori si pagano... o si dovrebbero pagare. la questione non è di essere anti o pro D'Alema, semmai è ora che cambi mestiere visti i tanti fallimenti.
Scritto da franco zanellati il 27/1/2010 alle 21:48
La politica non è una passeggiata. E' un confronto duro. Si possono fare errori, è inevitabile. Importante è non nascondersi e non scappare come ha fatto Veltroni, il chiacchierone pavido.
Scritto da Giuseppe Bossi il 27/1/2010 alle 21:53
www.nandodallachiesa.it La mafia in Lombardia. Grande corso di formazione popolare!Dal 2 febbraio ogni martedì alle 21, si terrà allo Spazio Melampo v.Tenca 7, Milano Lo promuove la Scuola di formazione politica “Antonino Caponnetto” in collaborazione con Libera.Parteciperanno G.Barbacetto,Alberto Nobili,Lorenzo Frigerio,Carlo Smuraglia,L. Beltrami è qualcosa di eccezionale: ass.ni private che spiegano agli amm.ri quel che sta accadendo e che tutte le istituzioni politiche negano stia accadendo.
Scritto da marco il 27/1/2010 alle 22:21
D'Alema non si accontenterà del Copasir. Ci piaccia o no è uno dei pochissimi cavalli di razza che ha il PD. Azzopparlo non ha senso.
Scritto da Giorgio da Mantova il 27/1/2010 alle 23:11
Ottimo post. Anticonformista e insieme realista. In politica ci vuole coraggio e schiena diritta. Il resto sono balle come il nuovismo che ci ha ucciso.
Scritto da Roberto il 27/1/2010 alle 23:18
Fra D'Alema e La Repubblica preferisco farmi guidare da D'Alema. Malgrado tutto.
Scritto da Un PD incavolato il 27/1/2010 alle 23:30
Il signor Bruni dimentica che fu D'Alema a buttare dalla torre il povero Veltroni, dopo averlo fatto salire, per una questione che andava risolta definitivamente, cioè quando Mister Baffo fregò a Veltroni la segreteria del partito. D'Alema fece fuori il Prodi 1 e il Prodi 2, l'Ulivo e l'Unione. E quando dopo l'esito delle Regionali si dimise fu solo perchè il suo straripante ego non sopportava critiche o ammissione D'Alema soffre della sindrome di Berlusconi e Craxi: l'egocentrismo smisurat
Scritto da Roberta il 28/1/2010 alle 00:40
D'Alema è sempre stato un uomo che divide. Ha fatto degli errori ma serve ancora al PD. Che sia Adamoli a rendergliene atto lo trovo importante per la sua storia personale molto diversa.
Scritto da PD Milano il 28/1/2010 alle 09:05
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