Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 8/2/2010 alle 15:32

Ho letto e discusso questa mattina gli ultimi dati disponibili della congiuntura economica in Lombardia. Dopo sei trimestri negativi, la produzione industriale ha finalmente mostrato un segno positivo, pari però soltanto allo 0,4 per cento. Questo risultato è confermato da altri indicatori: gli ordini sono cresciuti e così pure le ore lavorative. Questi dati, parzialmente positivi, sono prontamente utilizzati per la grancassa elettoralistica di chi ha interesse a trasmettere l’idea di una crisi ormai superata dopo averla per lunghissimo tempo negata. Gli esperti ci dicono invece che la ripresa, anche qui da noi, sarà lenta e incerta soprattutto per quanto riguarda l’occupazione. Per questo è necessario uno sforzo congiunto di tutti i protagonisti in campo, imprenditori, sindacati e istituzioni. Bisogna combattere da un lato un pessimismo che non aiuta, dall’altro aspettative rosee destinate ad essere smentite.

Categoria: Economia, Lombardia
Commenti dei lettori: 13 commenti -
Il dato vero sulla reale gravità della crisi non è ancora stato elaborato. La cassa integrazione in deroga, il supporto della famiglia (in particolare dei nonni di medio reddito) hanno sostenuto i consumi ed hanno scongiurato ai più il non riuscire a mettere qualche cosa nel frigo e il saltare la rata del mutuo. Intanto chiudono uno dopo l'altro gioiellerie, negozi di abbigliamento e agenzie di viaggio... Segno che si taglia il superfluo. Questo lo si vede girando in centro a piedi la domenica.
Scritto da Nicola il 8/2/2010 alle 16:09
Messaggio efficace ed equilibrato in un periodo senza equilibrio. I sindacati dovrebbero essere più forti nella loro attività anche di educazione ai dati del lavoro.
Scritto da Un precario adulto il 8/2/2010 alle 17:51
Il titolo rispecchia la realtà. Ci sono tante coce che non vanno anche da noi.
Scritto da Giusy il 8/2/2010 alle 17:56
L'ufficio Studi della Confindustria Varesina ha documentato la situazione della nostra provincia. Hai perfettamente ragione Giuseppe. Purtroppo "la grancassa elettoralistca" è prontamente scesa in campo e spende e spande i denari di tutti per mostrare opere da iniziare o non finite. La situazione rimane seria, conosco diversi piccoli imprenditori che vivono, con i loro addetti, alla giornata e si stanno stancando con l'ottimismo gridato oltre misura.
Scritto da penna42 il 8/2/2010 alle 18:15
Il capo di una Nazione dovrebbe seguire la stessa sorte del Paese che governa. Ci fu un tempo, non lontano, che capi di Stato in guerra si sacrificarono al fronte, come soldati semplici. Ora, noi siamo tutti più poveri. Chi ci governa, invece, sta accumulando ricchezze più ancora che capi di imputazione. Demagogia? No, nostalgia.
Scritto da Filippo Valmaggia il 8/2/2010 alle 18:26
forse vado un po' fuori tema, ma mi e' venuta spontanea una riflessione: probabilmente all'idea che la crisi sia terminata hanno decisamente prestato fede sia i consiglieri regionali del Piemonte sia quelli della Puglia,che, senza polemizzare su chi ha votato la norma e senza scandalizzarsi, incasseranno rispettivamente come tfr per una legislatura rispettivamente 86.000 e 80.000 Euro (calcolato sul doppio dello stipendio).
Scritto da elieo il 8/2/2010 alle 19:14
Se i dati fossero anche solo leggermente negativi avremmo avuto la gran cassa della sinistra alternativa; così va la politica . Pensando ai nostri nipoti,speriamo che l'economia ricominci a migliorare
Scritto da pensionato il 8/2/2010 alle 20:49
Che l'occupazione sia ancora in difficoltà ognuno lo può vedere. La cassa integrazione ha fatto la sua parte ma non si vede ancora la fine del tunnel.
Scritto da Giorgio il 8/2/2010 alle 20:59
Ho una fratello che aveva trovato un posto di lavoro subito dopo l'università ed ora si trova a casa. Questa è l'amara realtà di molti giovani.
Scritto da Rosanna M. il 8/2/2010 alle 21:11
@eliseo 19:14. Macchè fuori tema! Anzi! Sicuramente molti hanno aguzzato gli occhi leggendo quanto hai scritto. Sarebbe interessante una chiarificazione da parte di chi può dire: alla gente, la matematica, quella dei numeri, interessa assai più della letteratura, quella dei proclami e delle belle parole.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 8/2/2010 alle 22:35
Caro Nicola, hai ragione. Il fatto è che si cominciano a tagliare anche le spese mediche che non sono proprio voluttuarie.
Scritto da Giacomina il 8/2/2010 alle 23:30
Nella mia provincia di Bergamo le ore di cassa integrazione non accennano a diminuire. Le altre cose che sento da molti politici sono solo propaganda.
Scritto da Operaio PD il 8/2/2010 alle 23:54
@ Filippo Valmaggia A parte la tua nostalgia che non condivido affatto, sul resto posso concordare.
Scritto da Lucifero il 9/2/2010 alle 11:08
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