Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 15/2/2010 alle 10:00

Ho aspettato qualche giorno prima di esprimere il mio pensiero sulla vicenda di Guido Bertolaso. Dalla lettura dei giornali non ho ancora capito molto ed ho la sensazione che andremo una volta di più verso un processo senza sentenza. Non entro assolutamente nella schiera dei colpevolisti o in quella degli innocentisti, un vizio che almeno nella primissima fase delle indagini andrebbe estirpato. Mi limito a tre considerazione di carattere politico.
La prima, equiparare i grandi eventi alle emergenze è una sciocchezza. Solo per le catastrofi sono ammissibili le regole speciali. Mi sorprende che si stia ancora a discutere di questi problemi. Berlusconi deve rassegnarsi. La trasformazione della Protezione Civile in una Società per azioni deve essere bloccata.
La seconda, la semplificazione delle procedure è necessaria e urgente in generale. Bisogna provvedere. L’opacità della burocrazia è il terreno più fertile per disfunzioni di ogni genere, anche quelle più odiose. Come Assessore regionale ai lavori pubblici negli anni ’89 e ’90 (allora era un grande assessorato), ho dovuto occuparmi del tormentatissimo “dopo frana” in Valtellina in un quadro normativo confuso tra emergenza e regime ordinario. Ritenevo allora e ritengo oggi che regole chiare, filtri e controlli siano assolutamente indispensabili  non appena finita la fase acuta dell’emergenza.
Quanto al destino di Bertolaso penso che, in casi come questo, un “civil servant” abbia l’obbligo di dimettersi se si sente coinvolto direttamente oppure non ha più la serenità necessaria per continuare. Se è così non resti un minuto in più. Se ha la coscienza a posto, ma proprio a posto, rimanga invece dov’è. Non si destabilizzano le istituzioni per un avviso di garanzia. Sia chiaro, guai se le procure abbassassero la guardia. Anzi la magistratura inquirente deve poter lavorare seriamente e in profondità per il tempo necessario, senza eccessive pressioni mediatiche e politiche. Le dimissioni non volontarie, in questa fase, sarebbero un’enorme responsabilità indiretta dei pubblici ministeri e porterebbero acqua al mulino di chi vuole una magistratura asservita al potere politico.
Immagino che molte lettrici e lettori non saranno d’accordo ma questa è la mia opinione e la affermo chiaramente per il rispetto della trasparenza reciproca.

Commenti dei lettori: 48 commenti -
Aspettavo un tuo commento. Mi domandavo: perchè glissa su queste cose? Adesso sono completamente d'accordo con te.
Scritto da Valceresio il 15/2/2010 alle 10:12
Vorrei rammentare che Bertolaso criticò l'organizzazione degli aiuti americani durante il dopo terremoto di Haiti. La vendetta è arrivata puntuale e neanche troppo fredda.
Scritto da Filippo Valmaggia il 15/2/2010 alle 10:13
La cosa che mi piace di più è che metti sempre qualcosa della tua esperienza personale. E' questo che rende i tuoi post interessanti.
Scritto da Adams il 15/2/2010 alle 10:28
Caro Adamoli, se ti interessa la mia risposta è precisa e non ha dubbi: NO. Grazie. Fabrizio Piacentini
Scritto da Fabrizio Piacentini il 15/2/2010 alle 10:44
Deve dimettersi non perché coinvolto nella corruzione, ma perché non è stato in grado di dire agli 800.000 volontari della Protezione Civile, che lavorano gratis e con grandi sacrifici, se dovevano imparare a convivere o meno con degli sciacalli che gonfiavano di milioni i costi degli appalti e approfittavano delle disgrazie altrui, magari ridendo alle loro spalle.
Scritto da Adam il 15/2/2010 alle 12:14
@ Piacentini Non ho capito. No, non deve dimettersi o No, non sei d'accordo con Adamoli.
Scritto da Un curioso di Tradate il 15/2/2010 alle 12:59
ecco che ritorna la riflessione sulla questione morale. Pongo questa domanda di strategia e lungimiranza politia: sarà vincente, per il futuro, continuare su una strada in cui ognuno biasima i comportamente immorali altrui e nel contempo cerca di difendere i propri.? Non è forse giunta l'ora di fermarsi e ricostruire un partito ripartendo da zero, potendo perdere, momentaneamente, anche tutto, ma investendo per il futuro,piuttosto... di perdere(inesorabilmente) a poco a poco ma senza investire?
Scritto da eliseo il 15/2/2010 alle 13:11
Anche quando la penso diversamente riesci a convincermi con le tue opinioni. Chissà se è la tua forza o la mia debolezza.
Scritto da Francesco C. il 15/2/2010 alle 13:31
Se deve dimettersi Bertolaso, Berlusconi che cosa dovrebbe fare? Mi pare che Bersani sia un troppo ondivago. Non chiede formalmente le dimissioni del premier e chiede quelle di Bertolaso. Allora è più coerente Di Pietro.
Scritto da Perrucchetti Luigi il 15/2/2010 alle 13:39
Su Bertolaso concordo pienamente. Stiamo attenti a non dare ragione alla destra quando denuncia la volontà della magistratura di interferire pesantemente sulla politica.
Scritto da Lucianone il 15/2/2010 alle 14:57
Caro Giuseppe sono daccordo con te su tutti i concetti espressi, non per le dimissioni: credo che Bertolaso non sia corrotto, al massimo che sia stato molto compiaciuto dagli imprenditori per renderlo meno inflessibile al momento dei resoconti; ciò non toglie che dalle intercettazioni emerge che i suoi collaboratori invece hanno fatto di tutto.In politica vale come nella vita..se uno è responsabile di una struttura deve controllare e saper cogliere le irregolarità almeno al suo fianco..continua
Scritto da GianMarco Calella il 15/2/2010 alle 15:10
..non lo ha fatto ed è gravissimo a livello amministrativo e ne deve pagare le conseguenze politiche. Per un'azienda a volte può essere necessario strapagare qualcosa per ottenere un risultato nei tempi voluti, per lo stato questo è giustificabile solo in emergenza(es. sisma).Nella pubblica amministrazione non basta far rispettare i tempi per essere un eroe, bisogna pagare il giusto!Non poteva non vedere che i lavori venivano assegnati sempre agli stessi e le spese lievitavano con puntualità!
Scritto da GianMarco Calella il 15/2/2010 alle 15:15
Condivido: i grandi eventi non devono essere emergenzeanche se talvolta si arriva in ritardoagli appuntamenti. La protezione civile SpA ha un senso vero solo per le vere emergenze(terremoti, inondazioni e altro del genere ma con un controllo severo a posteriori sulle scelte fatte..Procedure leggere prima ma controlli pesanti.dopo .
Scritto da pensionato il 15/2/2010 alle 15:47
@ GianMarco Calella. Sei sicuro che possono bastare le intercettazioni sui giornali per essere così certo delle responsabilità di Bertolaso? Io ci andrei più cauto.
Scritto da Broggi V. il 15/2/2010 alle 15:49
Non dimentichiamo che da un terremoto ben più ampio e devastante di quello dell'Aquila, il Friuli, si uscì in maniera positiva con Giuseppe Zamberletti commissario straordinario. Una ricostruzione esemplare apprezzata in tutto il mondo, pure lì con qualche risvolto giudiziario, direi fisiologico quando sono in gioco grandi interessi finanziari. A nessuno però venne in mente di affidare a Zamberletti, mobilitato anche per Irpinia e Valtellina, incarichi disgiunti dall'emergenza delle catastrofi
Scritto da cesare chiericati il 15/2/2010 alle 15:53
E' una storia tutta italiana con cose buone ed altre meno. Ma se deve lasciare Bertolaso dovrebbero farlo moltissimi altri, di tutti i colori politici. Apprezzo sempre più Adamoli, che non avevo mai votato, per la sua franchezza coraggiosa.
Scritto da Federico S. il 15/2/2010 alle 15:55
...come i mondiali del'90. Il vero problema è che Berlusconi vorrebbe costruire pezzi di Stato paralleli al di fuori dei controlli previsti dalla legge. Anziché modificare e snellire gli apparati - e tutti sappiamo quanto sarebbe necessario - preferisce costruirne di nuovi che rispondano solo a lui e ai suoi fedelissimi. Di questo passo potrebbe anche pensare a una Spa Sicurezza, intesa come forza di polizia parallela, con quali rischi democratici è facile immaginare.
Scritto da cesare chiericati il 15/2/2010 alle 16:00
Bertolaso, a mio modo di leggere le prime notizie, disse di dimettersi. Il Premier Berlusconi le respinse. Se così è si è comportato in modo corretto. Quindi la sua volontà è stata espressa e respinta dal massimo rappresentante del Governo. Chi ha fatto ulteriori forzature per accreditare la responsabilità indiretta dei pubblici ministeri? Condivido il tuo scritto ed espongo il mio pensare. E' difficile entrare nei panni del coinvolto e tirare considerazioni corrette. Seguo il blog.
Scritto da penna42 il 15/2/2010 alle 16:43
@BroggiV. Sono sicuro delle responsabilità politiche e amministrative di Bertolaso, non credo sia corrotto, credo che non abbia svolto il suo ruolo che non si limita a fare in certi tempi certe cose, ma a pagarle il giusto e a non sperperare i soldi del contribuente: se non ci sono appalti "veri" se in nome di una emergenza si fanno opere spendendo cifre fuori mercato per eventi non urgenti...e poi si copre che un conto di 300 milioni diventa di 800 qualcuno il proprio lavoro non lo ha fatto!!
Scritto da GianMarco Calella il 15/2/2010 alle 17:35
Significativo il tuo ricordo personale per la Valtellina, quel che si dice l'esperienza. Non si possono costruire strutture parallele non soggette alle regole delle istituzioni. Su Bertolaso non bastano le intercettazioni per condannarlo.
Scritto da Marcello S. il 15/2/2010 alle 18:03
@GianMarco Calella Appunto in nome dell'emergenza non si possono fare opere non d'emergenza. La concorrenza va al pallino. E' una questione di regole più che di Bertolaso. Sono Adams e non Adam che è un'altra persona che ha un'altra opinione.
Scritto da Adams il 15/2/2010 alle 18:24
Non ho le idee chiare ma il discorso delle regole è convincente. Soprattutto non c'è strumentalizzazione politica e questo mi piace molto.
Scritto da Giorgio Banfi il 15/2/2010 alle 18:30
Ma che domande ??? Certo che deve dimettersi subito, poi se dimostrerà di essere innocente e onesto tornerà .
Scritto da Emanuele Salvadè il 15/2/2010 alle 18:45
no non deve dimettersi assolutamente perche' ha fatto e sta ' facendo cose che la sinistra non era e non e' tuttora all'altezza da fare. e' bello parlare e criticare a cose gia' fatte,e poi accusare dobbiamo solo vergognarci sia di di scrivere certe calunnie e anche chi le pubblica.che si aspetti almeno la sentenza e poi si condanna . mi dimenticavo ci sono le elezioni.
Scritto da gianluigi il 15/2/2010 alle 19:01
La vicenda è complicata, meglio aspettare un pò prima di trinciare giudizi. Anche sulle procedure è ragionevole stringere la maglie. Protezione Civile SPA non s'ha da fare.
Scritto da Ex leghista il 15/2/2010 alle 19:02
Bravo Giuseppe, sempre lucido! Condivido soprattutto la parte in cui condanni l'estensione delle competenze della Protezione Civile ai grandi eventi: è il solito tentativo di sottrarsi alle regole, coi bei risultati cui assistiamo in questi giorni. Su Bertolaso, è difficile escludere ogni sua responsabilità, quantomeno.."in vigilando". Antonio Conte,
Scritto da Antonio Conte il 15/2/2010 alle 19:03
X Gianluigi: forse nn te ne ricordi, ma Bertolaso ha avuto incarichi anche sotto i governi di centrosinistra. L'unica differenza era che oltre a fare non era indagato: non c'erano Spa né altri giri oscuri, ma si lavorava alla luce del sole
Scritto da Adriano il 15/2/2010 alle 19:48
Anche Zamberletti aveva avuto i suoi guai giudiziari. Il rischio è connaturato alla protezione civile. L'obiettivo dev'essere di limitarne il campo non di estenderlo come voleva Berlusconi. E poi bisogna avere fiducia del Capo. Bettolaso non deve dimettersi.
Scritto da Un PD Luino il 15/2/2010 alle 19:52
il tuo contributo è sempre molto puntuale e acuto, non giustizialista ma anche difesa dell'azione e agibilità della magistratura per assicurare al paese e ai cittadini una politica pulita; secondo me Bertolaso dovrebbe dimettersi senza se e senza ma, se poi le sue responsabilità dovessero essere estranee a quanto sta emergendo tornerà più forte di prima. Non ti sembra che Berlusconi abbia strumentalizzato sul piano politico la Protezione Civile anche con la complicità di Bertolaso? robinews
Scritto da robinews il 15/2/2010 alle 20:37
Sono di sinistra-sinistra, come si dice oggi, epperò su Bertolaso ti do ragione. Ti ricordi quando sembrava, qualche settimana fa, che anche Vendola fosse da mettere da parte per qualche noia giudiziaria?
Scritto da Angelo M. il 15/2/2010 alle 20:51
Bertolaso e Varese. E' chiaro anche ai bambini dell'asilo infantile che la concessione ,su terreni perfino vincolati, di edificare alberghi, contro il parere anche di forze al governo della città di Varese, era pura speculazione. Non occorre essere onesti, basta non avere le fette di salame sugli occhi. Solo Bertolaso non aveva capito che due alberghi a Varese, per altro neppure completamenti finiti a settembre 2008,ed uno perfino vuoto a metà, non servivano certo al GRANDE EVENTO dei mondiali
Scritto da grr il 15/2/2010 alle 21:06
Le procure non debbono avere licenza di uccidere politicamente. I politici debbono sottoporsi ai processi ma almeno aspettiamo il rinvio a giudizio. Che diamine!
Scritto da Tombolini Augusto il 15/2/2010 alle 21:26
La questione delle regole e delle procedure l'ho capita da questo post. Condivido tutto. Sulle dimissioni di Bertolaso sono in dubbio ma penso che non le debba dare se ritiene di avere le carte in regola. Il metodo delle intercettazioni che si pubblcano sui giornali mi fa schifo. La magistratura non ha responsabilità su questo?
Scritto da Francesca P. il 15/2/2010 alle 21:36
Belle discussioni su questo blog. Niente a che vedere per serietà e compostezza con gli altri blog e giornali online che frequento. Non conosco l'autore, vorrei incontrarlo un giorno. (Però non voto PD, propendo per la sinistra quando vado a votare)
Scritto da La pulce di Torino il 15/2/2010 alle 22:21
L'impostazione è seria. Il pezzo è scritto con cognizione di causa. Sulle dimissioni è cautamente per il no se Bertolaso ha la coscienza tranquilla. Concordo.
Scritto da Giuseppe il 15/2/2010 alle 22:30
La mia risposta è no, non deve dimettersi se si ritiene innocente. Altrimenti non siamo in una civiltà giuridica buona. Mi dispiace se il PD va su un'altra strada, lo voterò ancora ma disapprovo.
Scritto da Lorenzo il 15/2/2010 alle 23:07
per adriano, e vero, Bertolaso ha avuto incarichi da diversi governi, di destra e di sinistra, ma il problema sta proprio qui, LA COLPA PIU' GRANDE DI BERTOLASO E' STATA QUELLA DI AVER PERMESSO ALLA POLITICA (berlusconi) DI APPROPRIAPRIARSI POLITICAMENTE DELLA PROTEZIONE CIVILE, CHE ERA E DOVREBBE RESTARE UNO STRUMENTO DI TUTTI GLI ITALLIANI: prova a pensare se i caribinieri o il suo camandante si schierassero con una forza politicda o un governo (che resta sempre di parte). Robinews
Scritto da robinews il 15/2/2010 alle 23:40
Quante chiacchere anche urlate e sempre in mezzo il berlusca, ma quando anche Bersani lo voleva per fare le grandi feste? E Di Pietro lo aveva in consegna? e non era questo che volevo dire. Ma quanti di questi urlatori fanno parte della Protezione Civile nel proprio paesello? Bertolaso deve rimanere al suo posto anche se fosse andato a donne, sono AFFARI SUOI !!!
Scritto da Giuseppe B il 16/2/2010 alle 09:19
L'uso di strumenti di emergenza per questioni ordinarie non penso sia corretto. Bertolaso credo sia una brava persona. Se sono stati fatti errori, è giusto che se ne renda conto. Penso che in situaizoni complesse possano capitare. Se c'è stato dolo la situazione è ben più grave. Personalmente penso che la gogna mediatica sia da stato di diritto. Concordo con il sig. Chiericati e lo ringrazio per aver citato Zamberletti, uomo serio, umano e capace.
Scritto da FrancescoG. il 16/2/2010 alle 09:37
Solo una nota per informazione. Bertolaso è stato nominato capo del Dipartimento della Protezione Civile da Romano Prodi nel 96/97. E' tornato nel 2001, con Amato. Nell'ottobre 2006, Bertolaso è stato nominato sempre da Prodi commissario per l'emergenza rifiuti in Campania. Probabilmente Prodi+Amato, prima, e Berlusconi poi hanno visto delle capacità nell'uomo e gli hanno affidato responsabilità. Per una volta pare vincano il merito, il lavoro e non l'appartenzenza. Qualunque essa sia.
Scritto da FrancescoG. il 16/2/2010 alle 09:44
Se dovessero dimettersi tutti quelli che hanno ricevuto un avviso di garanzia non ci sarebbe in giro nessuno; la cosa cambia in caso di condanna, ma qui siamo alle indagini che, spesso hanno dimostrato l'estraneità delle persone alle accuse mosse. piuttosto, visto che si parla di poca serenità per chi opera nella PC, mi chiedo se non siano più rilevanti queste continue uscite di notizie che dovrebbero essere riservate. Solo per alcuni vale la correttezza nell'operare?
Scritto da Daniela - Laveno il 16/2/2010 alle 10:15
Deve dimettersi e lasciare l'incarico a chi probabilmente crede nel lavoro civile. Lasciamo lavorare gli onesti, che di truffatori ne abbiamo piene le palle...
Scritto da giusy il 16/2/2010 alle 10:24
ERRORE. Mi scuso, ma mi sono mangiato una parola. ho scritto:"Personalmente penso che la gogna mediatica sia da stato di diritto." Sbagliato:mancava un NON: "Personalmente penso che la gogna mediatica NON sia da stato di diritto."
Scritto da FrancesoG. il 16/2/2010 alle 10:51
Da gente qualsiasi, che avverte il sentire della gente, tutto sembra uguale nella storia del dio-quattrino-dio-potere: esso profuma chi lo possiede e attira chi non lo possiede. Come i fiori profumati e le api... che, zac!, succhiano il nettare. Da sempre. Oggettivamente è così. Però esiste l'etica che soltanto l'uomo giusto ha e VUOLE viverla. E le api non vengono attirate, nonostante tutto. Scappano. Utopia o realtà?
Scritto da Prosa e poesia il 16/2/2010 alle 11:46
Concordo con "La pulce d Torino". Per un post comunista come l'autore, oggi nel PD, è una bella dimostrazione di libertà e coraggio.
Scritto da Un veneto di Vicenza il 16/2/2010 alle 12:04
Buttata lì, senza malizia alcuna, magari poco attinente, ma è l'osservazione che amici ci hanno esternato quando avevamo citato il tema di questo post. Guido Bertolaso, da anni capo della Protezione Civile, lo sapete?, è nipote del cardinale Camillo Ruini. Embè? Cambia qualcosa nel giudizio su di lui o sulla sua carriera? Beh, noi non lo sapevamo fino ad oggi. E probabilmente lo ignoravano in tanti. Ora lo sappiamo.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 16/2/2010 alle 16:03
Fantastico! nessuno di noi ha visto davvero le carte (vere), ma ci basiamo tutti solo su quanto si legge sui giornali o sentito sulle tv; che poi, ognuno di noi, legge i giornali e guarda le tv più vicino alle proprie idee..... eppure siamo colpevolisti o innocentisti solo per quanto ci hanno detto. Ma andiamo in Abruzzo, e sentiamo la gente! quanti altri ci sarebbero riusciti? ci saranno gli scontenti, ovvio, qualcosa può essere stata sbagliata, ma chi di noi è perfetto?
Scritto da Daniela - Laveno il 16/2/2010 alle 16:35
@ Un veneto di Vicenza - Ti ringrazio con una precisazione. Stimo molto i post-comunisti con i quali mi trovo bene insieme nel PD ma io vengo dalla tradizione culturale e politica dei cattolici democratici.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/2/2010 alle 09:47
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