Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 31/3/2010 alle 12:31

Le vittorie del centrosinistra a Lecco, Lodi e Mantova, per stare solo in Lombardia, mi hanno fatto molto piacere. A Lecco e Lodi hanno vinto due carissimi amici, Virginio Brivio e Lorenzo Guerini. Virginio Brivio, passando da presidente della Provincia (fino a un anno fa) a sindaco del capoluogo fa un bel passo in avanti.
Soprattutto sono soddisfatto delle sconfitte del viceministro Roberto Castelli a Lecco e del ministro Renato Brunetta a Venezia. Per ragioni politiche, si capisce, ma ancora di più per il buon senso degli elettori che hanno rifiutato l’ipotesi del doppio incarico istituzionale. Ne abbiamo troppi di parlamentari e membri del governo (sottosegretari) che sono anche sindaci e presidenti di provincia. Per anni mi sono battuto affinché questo non fosse possibile. In Lombardia questa tesi ha prevalso. Spero che faccia breccia e vinca anche nel rapporto fra Parlamento e autonomie locali. È questione di funzionalità e di un procedere fluido della democrazia con la promozione di una classe dirigente ampia e diffusa che non può avere sopra la testa il tappo di doppi incarichi invasivi ed intrusivi

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 31 commenti -
Terra terra, prosaicamente, il nonnino sempre incattivito da tutto ciò che è politica, di qualsiasi colorazione, osserva: "ogni incaric, tant danèè: ga n'han mai assèe?". Già, doppi, o tripli incarichi... no, grazie! Anche questo è buon senso!
Scritto da Rosella e Carlo il 31/3/2010 alle 12:47
Mi tolga una curiosità,La prego. Lei è un uomo onesto intellettualmente e un politico intelligente; come diavolo riesce a stare nel Pd?
Scritto da Roberta il 31/3/2010 alle 13:48
Dalla lettura su Internet di poco fa. Cacciari, da Venezia, dove è stato battuto Brunetta: "Imparate da Venezia: la riscossa del Pd parte dall'asse con l'Udc". Cacciari, beato lui, la mette in politica (così forse anche per il caso del comune di Lecco, con Castelli battuto) ma quello che invece la gente crede è il fatto vincente del BUON SENSO, cioè il realismo costruttivo e positivo (di Adamoli, per esempio), non dell'ennesima "spiegazione o soluzione" di carattere politico.
Scritto da Robecco sul Naviglio il 31/3/2010 alle 14:04
Meno male che qualche volta prevale il buon senso. Certo, le facce di tolla di certi personaggi bravi solo a cumulare incarichi e (danée) fanno uscire di senno dalla rabbia, oltre a creare disaffezione e generare astensionismo. Qualcuno ha notato quanti incarichi riesce a cumulare l'esimio Lucio Stanca? Uno cosi investito di cariche e di emolumenti dovrebbe avere la peculiarità di Re Mida... Ma non mi pare proprio che si trasformi in oro tutto quello che il sunnominato tocca.
Scritto da Angelo Eberli il 31/3/2010 alle 14:28
Una carica elettiva a testa è sempre meglio. Soprattutto quando pesano parecchio. Complimenti e buon lavoro ai Sindaci. Non conosco le situazioni dei singoli luoghi, ma, così a naso, sembra abbia vinto un modello di dialogo e di amministrazione, collegato all'attenzione dei cittadini. E' dai comuni che si deve ripartire. Nel contatto diretto non ci sono TV, giornali, media di filtraggio. Ci siamo noi. Con, soprattutto, la nostra faccia e la nostra credibilità.
Scritto da FrancescoG. il 31/3/2010 alle 15:21
Io sono nel PD e comincio a farmi la stessa domanda di Roberta. Caro Adamoli, prendi il coraggio a due mani e decidi una sortita. C'è troppo grigiore nel PD.
Scritto da Luciano il 31/3/2010 alle 15:25
@Roberta. "Gente" come Adamoli, ovunque dovesse accasarsi, troverebbe case... (ri)strette. Fortunati coloro che hanno l' opportunità di avere in casa loro personaggi così.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 31/3/2010 alle 15:43
Roberta, non capisco perchè dovete sempre rivolgere ad Adamoli inviti ad uscire dal PD. Mi dici un motivo valido?
Scritto da Alessia il 31/3/2010 alle 15:57
Secondo me è fin troppo comodo dare la possibilità di optare a posteriori. Ci si dovrebbe dimettere non appena si decide di candidarsi per un altro scranno. Troppo comodo tenersi quello vecchio in caso di mancata elezione! Quando si ricopre già una carica, sia essa di Consigliere Comunale, Provinciale o Regionale, non ci si dovrebbe poter proprio candidare per "una poltrona più in alto" fino alla fine del mandato in corso. Questo per rispetto dell'impegno precedentemente preso con gli elettori
Scritto da Alberto Ossola il 31/3/2010 alle 16:01
FUORI TEMA. Caro Adamoli, che ne dice, ora che c'è più tranquillità e tempo, di organizzare una serata conviviale (pizzeria, happy hour, birra o simile) dalle parti sue? Invitati i frequentatori del blog che desiderano partecipare. Così ci si può conoscere di persona. Lo so, le sto dando da lavorare ! :-)
Scritto da FrancescoG. il 31/3/2010 alle 16:05
Da Lecco e Venezia una lezione che deve fare scuola per il futuro. Battuti senza se e senza ma due pezzi da novanta dello star system governativo, l'indisponente Castelli che ostentava sicurezza e sicumera una tanto al kg e il borioso Brunetta. Ha prevalso invece il realismo degli elettori che hanno guardato i risultati ottenuti: risse e immobilismo a Lecco, discrete scelte in laguna. Di quì la "punizione" elettorale che dovrebbe essere la regola aurea di una democrazia moderna non ideologica
Scritto da cesare chiericati il 31/3/2010 alle 16:17
@FrancescoG. Ottimo "fuori tema". Da mettere in proramma, piacevolmente. Ma pensa anche a chi, come noi, è "fuori zona".
Scritto da Robecco sul Naviglio e amici il 31/3/2010 alle 16:58
Sottoscrivo anche Cesare Chiericati sempre lucido e concreto.
Scritto da Adams il 31/3/2010 alle 17:10
Sig Adamoli, la sconfitta è quella della sinistra e del Pd. Il discorso Sindaci è tutt'altra cosa, e ha mio modesto parere è ne sono convinto che la gente comune non quella da salotto pensa! E' stato creato un caso mediatico per i politici che hanno due o più impegni, bene! ora non vogliono Sindaci a Part-time e tutto il blaterare si ferma quì. Il Pd non si prenda dei meriti che non gli spettano.La gente PENSA Adamoli e ve lo ha dimostrato sabato e domenica. Saluti
Scritto da Ferruccio il 31/3/2010 alle 17:31
Sig cesare chiericati, Lei non uscirà mai dal suo pensiero romantico, "l'indisponente Castelli," "punizione elettorale" ma se ne rende conto che il Pd ha preso una batosta elettorale che se la ricorda per molti anni! Rifletta prima di esprimersi, altrimenti quel pò di credibilità che è rimasta negli elettori del Pd fa a farsi friggere. Adamoli fermalo Tu!! Buona l'idea della pizza. Saluti
Scritto da Bernardo il 31/3/2010 alle 17:39
sono d'accordissimo con il commento di adamoli, E' questione di buon senso
Scritto da liso il 31/3/2010 alle 18:11
il direttore di VN dice di non pubblicare lettere offensive ora mi chiedo,premesso che non sono e non ho votato PD,il commento della signora roberta(immagino sia la stessa che passa le giornate scrivendo lettere al direttore)commento in cui si deduce che il PD è un partito di persone disoneste intellettualmente e politicamente deficenti come viene definito dal direttore?spero che Adamoli prenda le distanze da commenti simili
Scritto da angelo m il 31/3/2010 alle 18:37
I veneziani hanno sbagliato. Brunetta avrebbe risolto il problema dell'acqua alta. Per lui sarebbe stata una questione di visibilità, oltre che di sopravvivenza.
Scritto da Filippo Valmaggia il 31/3/2010 alle 20:34
@angelo m. - Concordiamo con il tuo commento relativo all'affermazione di quella lettrice. Secondo noi Adamoli è talmente signore che, senza dir alcunchè, segue semplicemente e saggiamente l'invito del Poeta: "non ti curar di lor, guarda e passa!".
Scritto da Inezie il 31/3/2010 alle 20:39
@ Robecco sul Naviglio. Ha ragione, era solo per non far scomodare troppo il nostro. Anch'io sono fuori zona, ma non così tanto come lei. Un luogo baricentrico, magari...... Sentiamo il sig. Giuseppe che dice :-) Vado a seguire l'Inter....
Scritto da FrancescoG. il 31/3/2010 alle 21:15
Io invece trovo il commento di Cesare Chiericati condivisibile. In democrazia la "punizione elettorale" per chi sbaglia, eccede, prende in giro, è un metodo giusto come lo è il premio per coloro che hanno gestito bene o presentano programmi concreti. Altrimenti si cade nella spirale della demagogia.
Scritto da Gerardo Bruni il 31/3/2010 alle 21:25
L'aver vinto a Lecco, Lodi, Mantova è consolatorio come la vittoria a Venezia, cioè nelle due regioni più difficile d'Italia per il centrosinistra. Politicamente però ciò che conta è il risultato delle regionali. Non aver invertito la tendenza nelle elezioni "di mezzo" è segno di una realtà mortificante. Avevi ragione da vendere ieri: sarebbe inutile e gravemente sbagliato ogni considerazione minimalista sulla sconfitta.
Scritto da Loredana il 31/3/2010 alle 21:37
Si, più che la politica in questi casi di Lecco e Venezia è valsa la saggezza popolare. Se è così dovete però ammettere che la stessa saggezza popolare ha sconfitto il centrosinistra alle regionali. Non è da molto tempo che seguo questo blog e lo trovo molto interessante. Lo sapete perchè? E' poco ideologico.
Scritto da Un padano vero il 31/3/2010 alle 21:43
Ben tornato Filippo Valmaggia. Ma dove sei stato, all'estero? Non condividevo quasi mai ma ti leggevo con gusto.
Scritto da Lucky il 31/3/2010 alle 21:56
Il "padano vero" fa una considerazione giusta. Il blog però si fa apprezzare non solo perchè è poco ideologico ma perchè è intelligente. Confrontatelo con altri blog...
Scritto da Il pirata di Milano il 31/3/2010 alle 22:14
Si può essere contenti per la vittoria in questi comuni ma non cambia la situazione negativa in cui si trova il PD.I comuni della provincia di varese (vedi Laveno) in cui il centrosinistra ha perso anche per poco si trovavano già in una situazione a rischio;.non si è fatto niente per modificarla.e le nuove alleanze lega/Pdl hanno provocato la caduta del centrosinistra. C'è da mettere in conto anche la miopia o l'arroganza della dirigenza politica locale che voleva resistere così com'era.
Scritto da pensionato il 31/3/2010 alle 23:31
@Filippo Valmaggia. - Finalmente si rivede! Mancava la sua voce, i suoi pareri, le sue analisi, soprattutto in questo lungo periodo pre-post elettorale. Sarebbero (stati) commenti sicuramente interessanti, sempre che il tema stesso fosse di suo interesse. A meno che anche lei appartenga a quel 40% di astensionisti (e voti nulli e bianchi).
Scritto da Finalmente! il 1/4/2010 alle 08:03
Caro FrancescoG, la tua idea di trovarci insieme per una volta è buona ma devi tener conto del fatto che molte persone che scrivono sul blog desiderano mantenere l'anonimato e che altre si ritengono più libere di esprimersi con spontaneità e sincerità proprio per il fatto di non conoscersi. In più ci sono ormai amiche ed amici che abitano parecchio lontano. Ne riparleremo. Grazie del suggerimento e della tua partecipazione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/4/2010 alle 08:42
La politica bassa non mi appassiona. Trovo che nulla sia più infimo dei periodi che precedono e susseguono consultazioni elettorali. Mi divertono, non lo nego, gli aspetti curiosi. Emma Bonino appoggiata dal PD, per esempio. Questo partito bifronte avrebbe dovuto provare astio per la donnina: troppo liberista, filoamericana e filoisraeliana per piacere alla componente rossa del partito di Bersani; e l’anima cattolica che contraddistingue buona parte del PD avrebbe dovuto disconoscerla per le sue istanze abortiste, antiproibizioniste e “omosessualiste”. Curioso che Mara Carfagna, per restare nel gineceo parlamentare, sia stata la più votata in Italia. Quali sono i criteri di scelta dell’elettorato? La preparazione tecnico politica del candidato? La sua intelligenza? La sua esperienza? No, il suo culo. Curioso l’atteggiamento di Di Pietro: quanta fretta nel riconoscere la vittoria del centrodestra! E quali proclami di apertura nei confronti della maggioranza! Curioso che la sinistra abbia rinunciato al Piemonte: bastava convincere Chiamparino e Cota sarebbe tornato a falciare i campi. Curioso il caso Puglia. Lì, invece, avrebbe potuto prevalere il PDL ma ha fatto pochissimo. Tutto questo sa un po’ di spartizione. Ma io sono un dietrologo, e sono anche un astensionista in servizio permanente. Avrei votato solo in un’occasione: in Germania nel 1932. Ma il Destino, a cui tutto soggiace, me lo ha impedito.
Scritto da Filippo Valmaggia il 1/4/2010 alle 11:04
Caro Adamoli, la tua risposta all'attento e propositivo FrancescoG. è sicuramente realistica. Nel senso che tanti commentatori, approfittando appunto di poter esprimersi liberamente, senza vincoli di identità, offrono autentici spunti di brillante dialettica, onesta, sincera, costruttiva, serena, rispettosi sempre. Un fatto oggettivo e una ricchezza intellettuale (e umana) per tutti. Merito loro, certo, ma anche e soprattutto tuo. E poi, chissà, nel tempo, qualche idea nel senso suggerito...
Scritto da Robecco sul Naviglio e amici il 1/4/2010 alle 12:03
Filippo Valmaggia, piacevolmente frizzante nella forma espositiva; sagace, sarcastico persin canzonatorio, quasi irriverente nella chiarezza del dire, osservatore completo, nei contenuti sempre concreti, attuali e di attualità... Un'ottima, originale, stucchevole presenza! Se possibile, una visita più continua farebbe piacere a molti, nonostante diversità - anche profonde - di intender "politichese", pur e ben consci che degli altrui commenti avversi ella non si cura!
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 1/4/2010 alle 12:51
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