Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 23/4/2010 alle 11:03

Campionario delle contraddizioni profonde ieri alla direzione del PDL. Pur avendo l'imbarazzo della scelta ne segnalo una per parte lasciando perdere lo scambio di invettive velenose su cui si divertono i giornali.
Fini e i finiani: "Confermiamo, le correnti sono la metastasi di un partito. noi vogliamo solo organizzare il dissenso interno" (proprio così).
Berlusconi e i berlusconiani: "Il Presidente della Camera non può fare politica in pubblico... Perché non sei venuto a parlare nella grande manifestazione di piazza San Giovanni a Roma?" (proprio così).
Ieri sono esplosi rabbia e rancori covati per lunghissimo tempo. Una rissa pubblica così drammatica tra un leader politico e la terza carica dello Stato non si era mai vista.
Incredibile la ferocia degli applausi degli ex colonnelli di Fini (vedi Gasparri) quando le accuse più aspre si abbattevano sul Presidente della Camera.
Ma il problema è un altro. Fini sta perseguendo un disegno  verso una destra economica e sociale, moderna, di stampo europeo, ferma sui principi della legalità e della supremazia delle istituzioni? Propendo per rispondere di sì e lo dico da più di un anno, ben prima del caso Englaro. Se questo è vero, benché il Presidente della Camera non abbia gettato in terra la "maglia", tra lui e Berlusconi l'addio, per ora camuffato dalla permanenza nello stesso partito, è stato ormai pronunciato.

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 32 commenti -
Se l'addio è vero lo vedremo presto sul voto ai provvedimenti sulla giustizia. Fini in quell'occasione dovrà uscire allo scoperto e lì saggeremo la sua stoffa di leader..
Scritto da Gaspare M. il 23/4/2010 alle 11:27
Il tuo candore, o ingenuità, mi colpisce sempre. Credi ancora alle favole. Eppure di esperienza politica ne hai più di tutti fra chi è all'opposizione a Varese e in Lombardia.
Scritto da Emanuele S. il 23/4/2010 alle 11:31
Le contraddizioni sono un fatto normale nella vita di una grande partito. Qui siamo alla patologia bella e buona. La rottura non è sanabile. Mi domando che cosa farà Casini. Non credo che resterà indifferente rispetto a ciò che potrà succedere nel PDL.
Scritto da Luigi Corsi il 23/4/2010 alle 11:58
Il principio di legalità potrà essere decisivo per la completa rottura. Fini andrà fino in fondo? Dalla risposta a questa domanda dipende il futuro del centrodestra. Quando ieri Fini ha rinfacciato a Berlusconi i danni di certe leggi sulla giustizia il divario fra i due è apparso troppo profondo per essere colmato.
Scritto da Di Salvo il 23/4/2010 alle 12:04
L'opinione dello "strappo covato" tra Fini e Berlusconi è evidente e palpabile da tempo e i segnali sono stati tanti, nemmeno troppo camuffati. Anche la riflessione sulle ipotesi di collocazione dei finiani "fedeli" è sul tappeto da un po'. Credo solo, ma è un parere personale, che il centrosinistra, se lo strappo deifinitivo tra i due dovesse avvenire ora, sarebbe penalizzato da un consenso ancora troppo basso e da un bipolarismo messo in discussione.
Scritto da Luisa Oprandi il 23/4/2010 alle 12:07
Uno spettacolo televisivo. Questo come tutti gli altri in cui si parla di cose attinenti alla politica. Che interessa gli addetti ai lavori, e ai "tifosi" da una parte e dall'altra. Secondo il nostro sommesso, modestissimo parere - che è anche di altri colleghi e di amici, tutti apartitici - aumenterà sempre di più l'astensionismo, i voti nulli, le schede bianche...
Scritto da Fatti non parole! il 23/4/2010 alle 12:11
Ieri si è visto un uomo fare politica, un altro fare propaganda e NON dare risposte, se non a questioni personali. La cecità degli uomini del PdL sulla mancanza di una visione futura è AGGHIACCIANTE. E' un partito allo sbando e ora è chiaro, sono uniti non sui temi ma su Silvio. Ma quando non ci sarà Silvio? Noi non perdiamo l'occasione e creiamo una vera ALTERNATIVA, con le nostre proposte concrete, uniamoci e rafforziamoci...dobbiamo esser pronti al dopo, non perdiamo l'ennesima occasione!!!
Scritto da Federico Antognazza - Portavoce PD il 23/4/2010 alle 13:00
@Fatti e non parole. Le cose che dite sono abbastanza fondate ma la politica sono anche le parole se esprimono concetti e orientamenti seri. La politica del fare quando prescinde da un progetto spiegato democraticamente alle "masse" porta ai risultati che abbiamo sotto gli occhi.
Scritto da Giuseppe il 23/4/2010 alle 13:13
Sarà anche stato uno spettacolo televisivo ma deprimente. Hanno vinto le elezioni e quindi governino. Io lo ho votati per questo. La prossima volta ci penserò su due volte.
Scritto da Borghi A. il 23/4/2010 alle 13:15
Fin quando durerà questo governo? Il fatto è che l'opposizione non è pronta ad approfittarne.
Scritto da Onofri Battista il 23/4/2010 alle 13:19
Bossi questa mattina ha dichiarato che Fini lavora per la sinistra. Come possiamo restare con personaggi di questo tipo? Avanti Gianfranco, siamo con te:
Scritto da Amico di Fini il 23/4/2010 alle 13:38
Voi potete dire tutto quello che vi pare e piace, ci mancherebbe. Ha forse ragione l'amico tedesco: "voi italiani siete soltanto capaci di cercare divisioni e difendere il particolare; mai l'insieme, che è la Nazione, il popolo che vi ha scelti. Ieri, oggi, domani...". Guardando infatti la storia recente, come dargli torto? Tra ribaltoni, abbandoni da partiti per altri, formazione infinitesimale di gruppi politici, correnti, movimenti, partiti... E gli astensionisti sempre di più...
Scritto da Carlo A.A. il 23/4/2010 alle 14:47
Dopo la (finta) rottura fra Berlusconi e Fini, Castelli si è detto molto preoccupato per il cammino della riforma sul federalismo... La Lega è diventata scomoda, vuole troppo e ha sfidato i poteri forti: le banche. Alle prossime, imminenti elezioni (settembre?), il Gatto Berlusconi e la Volpe Fini faranno numeri tali per cui potranno mettere Bossi in un cantone buio.
Scritto da Filippo Valmaggia il 23/4/2010 alle 14:52
Qualche settimana fa tre o quattro post sulle elezioni., settimana scorsa tre o quattro sulle riforme istituzionali, in questi giorni sulle vicende in casa PDL. Ti chiedo se segui una logica oppure se dai spazio solo al tuo intuito nell'insistere su alcuni argomenti.
Scritto da Francesco C. il 23/4/2010 alle 15:07
Non so se augurarmi che Valmaggia abbia ragione o torto. Ritengo però più probabile l'ipotesi di una rottura vera e profonda.
Scritto da Montalbetti il 23/4/2010 alle 15:20
Ottimo il "regista" Valmaggia: è un aggiornamento, alla trama (proposta ieri) del film che è in lavorazione... Sempre credibile, la trama, e quindi - magari - anche il film in divenire... Ma sarà di fantascienza o ... di real politik? Staremo a vedere.
Scritto da Robecco sul Naviglio il 23/4/2010 alle 16:34
La vera domanda è:perchè Fini ha impiegato 17 anni per capire che a Berlusconi non interessa il partito. Per lui "il PDL è un popolo non un partito". Questo ha fatto inserire nel documento finale della direzione di ieri. Questo è il concetto che Silvio ha di un partito e non l'ha mai nascosto. Ma mi chiedo: Fini e i suoi colonnelli - quasi tutti traditori - perchè hanno accettato di far confluire AN nel partito del predellino? Non si può certo pensare che siano dei politici preveggenti.
Scritto da Ravani il 23/4/2010 alle 16:42
D'accordo con l'amico di Fini. Io gli sono meno amico ma voto PDL e lo stimo. Avanti Presidente.
Scritto da Martignoni G. il 23/4/2010 alle 16:58
@ Francesco C. - Seguo una logica dettata dalle letture online che sono molto brevi. Così spezzetto gli argomenti in varie parti dedicando più di un post a ciascun soggetto che ritengo interessante per il blog.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/4/2010 alle 17:08
Ravani afferma una cosa che condivido. Perchè Fini è entrato nel partito del predellino? E' mai possibile che uno si svegli e decida di fare un partito nuovo comunicandolo dalla sua Audi bianca blindata? E che un leader esperto come Fini abbocchi? Questo per il passato, per il presente spero che il presidente della Camera faccia sul serio.
Scritto da Attilio il 23/4/2010 alle 17:35
Per Federico Antognazza. Quando non ci sarà Silvio nessuno sa cosa succederà. Speriamo che l'opposizione sia pronta. Ad oggi sono scettico.
Scritto da Bossi Renato il 23/4/2010 alle 17:38
A proposito di addii camuffati ..... quando ritornerà in Consiglio Regionale per qualche nuovo ruolo?
Scritto da Mafalda - Pd nonostante tutto il 23/4/2010 alle 18:57
Sel le minacce do Bossi sono vere la rivincita di Fini è già cominciata. In ogni caso le cose sono cambiate nel centrodestra.
Scritto da PD Laveno il 24/4/2010 alle 08:44
Cara Mafalda, il mio non è stato un addio camuffato ma assolutamente reale. Quando hai lasciato il Consiglio regionale sei fuori e basta. Questo è tutto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/4/2010 alle 11:43
"PD Laveno" ha ragione. La minaccia di Bossi segna un momento di difficoltà del berlusconismo. E' presto per preverede conseguenze serie, però....
Scritto da Paolo B. il 24/4/2010 alle 12:04
Di questo litigio sentiremo parlare ancora per molto tempo. Speriamo che si parli però anche di altro perchè abbiamo bisogno di affrontare problemi come quello dei precari, della aziende che chiudono, delle scuole e delle università. Comunque, che la fine del berlusconismo sia iniziata?
Scritto da Acanfora Giacomo il 24/4/2010 alle 12:14
Forse Fini vuo fare la destra europea e moderata e il PD che cosa vuol fare? Pencola sempre fra Casini e Di Pietro e in questo modo scontenta tutti.
Scritto da PD deluso il 24/4/2010 alle 14:26
Il comenti di Ravani è molto azzeccato. Casini ha avuto il coraggio di dissentire e ha pagato un prezzo alto. Fini non ha osato, anzi ha avuto paura ed ora è quasi isolato. Magari recupererà ma ci vorrà tempo.
Scritto da Carlo (UDC) il 24/4/2010 alle 14:33
Mi metto in scia agli ultimi commenti. Fini, dopo l'annuncio del partito del predellino fatto da Berlusconi a Milano, aveva detto che "siamo alle comiche finali". Poi ha partecipato a queste comiche e ora si lamenta. Molto meglio Casini che ha detto subito no.
Scritto da Ludovico il 24/4/2010 alle 17:37
Addia camuffato? Mah, penso che fra un pò potrebbe esserci tra i due una pace altrettanto clamorosa per evitare elezioni che sfigurerebbero Fini.
Scritto da Uno del PDL il 24/4/2010 alle 17:48
Carlo A.A. mette in guardia in modo convincente sul rischio montante di una crescente astensione. Stiamoci attenti al di là di chi premia o svantaggia a breve.
Scritto da Giorgio Biotti il 24/4/2010 alle 19:03
Ho letto questa mattina su certi giornali che nella direzione del PDL sarebbe andato in onda il solito teatro della politica. Penso che il copione non era scritto da Berlusconi questa volta e che l'addio fra i due cofondatori possa essere questione di tempo. Non c'è dubbio però che la minaccia delle elezioni anticipate porterà Fini a più miti consigli almeno a breve.
Scritto da Giorgio F. il 24/4/2010 alle 20:23
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